" Esporre l’arte italiana negli USA dal Futurismo all’Arte povera. Prospettive transnazionali e questioni decoloniali " di Raffaele Bedarida (Cooper Union, New York)

La conferenza è parte della rassegna i Mercoledì di S. Cristina. Incontri con l'arte

  • Data: 15 MAGGIO 2024  dalle 17:00 alle 19:00

  • Luogo: Aula Magna di S. Cristina (Piazzetta G. Morandi 2 - Bologna)

  • Tipo: DAMSLab

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA - INCONTRI CON L'ARTE 2024

A cura di Fabio Massaccesi e Francesco Spampinato

 

"ESPORRE L’ARTE ITALIANA NEGLI USA , DAL FUTURISMO ALL’ARTE POVERA. PROSPETTIVE TRANSNAZIONALI E QUESTIONI DECOLONIALI"

Conferenza di  Raffaele Bedarida (Cooper Union, New York)

 

Coordina: Pasquale Fameli e Francesco Spampinato

 

L'esportazione dell'arte contemporanea italiana negli Stati Uniti tra anni trenta e settanta del novecento ha svolto un ruolo molteplice e spesso ambiguo. Se, gli obiettivi evidenti erano la conquista di un mercato dell'arte in crescita e la diplomazia culturale nei confronti di un interlocutore sempre più influente, l'impulso più profondo anche se spesso contraddittorio era quello di rivalsa nei confronti dell'egemonia dell'arte contemporanea francese, prima, e statunitense, poi; ma era anche una ricerca di legittimazione nel luogo simbolo della modernità. Tra Ventennio e Guerra fredda, negli anni in cui gli USA emersero come potere economico, politico e culturale dominante, esporre l'arte italiana contemporanea negli Stati Uniti fu uno sforzo proiettivo attraverso cui gli italiani periodicamente ridefinirono la propria modernità rispetto allo sguardo, in parte reale ma soprattutto immaginato, dell'America.