Data: 15 OTTOBRE 2019 dalle 16:00 alle 18:00
Luogo: Palazzo Marescotti - Via Barberia 4, Bologna (Aula Camino)
Tipo: La Soffitta
Presentazione del volume di Alban Berg e Theodor W. Adorno, “Sii fedele”. Corrispondenza 1925-1935 (Milano, Archinto, 2016)
a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo
partecipano
Maurizio Giani (Bologna) e Pietro Cavallotti (Torino)
La corrispondenza intercorsa tra Alban Berg e Theodor W. Adorno – durata un decennio, dal 1925 alla morte del compositore nel 1935 – testimonia il fervido rapporto umano che intercorse tra due grandi protagonisti dell’arte e del pensiero del Novecento. Inoltre il carteggio rappresenta un significativo, benché atipico contributo alla ricostruzione storica e alla comprensione critica dell’ambiente intellettuale ed artistico entro cui operarono, tra negli anni ’20 e ’30, i tre grandi viennesi, Schönberg, Webern e Berg, tra i pochissimi compositori che in tal periodo perseguirono con strenua coerenza (e in un crescente isolamento artistico ed ideologico), l’idea estetica e la prassi compositiva di una “Nuova musica” linguisticamente radicale. Le lettere che si scambiarono Berg e Adorno evidenziano come il compositore nutrisse grande stima sia per le capacità intellettuali (de facto lo elesse ad una sorta di privilegiato interprete delle proprie opere) che per l’attitudine alla composizione del filosofo-allievo. Nel contempo il carteggio rivela come Adorno avesse sin dall’inizio maturato una sorta di lucida venerazione per il compositore-mentore, quel “maestro del minimo passaggio” al quale dedicherà – pubblicandola nel 1968, a più di trent’anni dalla morte – un’appassionata ed illuminante monografia, a suggello di un rapporto in cui etica ed arte, fedeltà e dialettica coesistettero in un caleidoscopio affascinante per suggestione intellettuale e coerenza estetica.