Ali

Spettacolo del Teatro La Ribalta che racconta l'incontro tra un giovane uomo qualunque e un individuo con due ferite rosse sulle spalle, un angelo caduto che ha voglia di soffrire e di amare come fanno tutti gli esseri umani.

  • Data:

    18 NOVEMBRE
    -
    19 NOVEMBRE 2021
     dalle 18:30 alle 21:00
  • Luogo: DAMSLab/Teatro (piazzetta P. P. Pasolini, 5b - Bologna)

  • Tipo: La Soffitta

ALI

di Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt

Testo di Gianluigi Gherzi, Remo Rostagno, Antonio Viganò  | Regia di Antonio Viganò | Coreografie di Julie Anne Stanzak (Tanztheater Wuppertal) | Direzione di produzione Paola Guerra  | Con Michael Untertrifaller e Jason De Majo | Ispirato allo spettacolo ALI del 1993 (coproduzione Le Grand Bleu e Teatro la Ribalta, premio ETI Stregagatto 1995) | Una produzione: Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt – Lebenshilfe Südtirol | Un omaggio a Joseph Scicluna 
INGRESSO GRATUITO | Per partecipare sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass), l’utilizzo della mascherina e la prenotazione on line (vai al box di pagina)

Nell'ambito di
Corpi eretici – 2a tranche. Il teatro di Antonio Viganò
A cura di Cristina Valenti

Giovedì 18 novembre (prova aperta) | ore 18.30 (INGRESSO A INVITO)
Venerdì 19 novembre | ore 20
DAMSLab/Teatro

 Ali è il racconto di un incontro tra un giovane uomo qualunque, un po' disilluso e pessimista, e un individuo con due ferite rosse sulle spalle, un angelo caduto che ha voglia di soffrire e di amare come fanno tutti gli esseri umani. La creatura, scesa dal cielo attraverso un palo della luce, chiede, interroga, vuole capire il perché di ogni cosa. È curioso e ingenuo come un bambino.

L'angelo e l'uomo si incontrano, si scontrano, lottano, si riconoscono, si agguantano e si sfiorano in una danza della vita fino alla morte. Scoprendo ricordi seppelliti, l'angelo mette a nudo la vita dell'uomo, i suoi dolori e le sue gioie. Perché tocchi dove fa male? Domanda l'uomo. La lotta fra i due diventa un gioco crudele e poetico, nel quale l'uomo scoprirà la sua unicità, mentre l'angelo dovrà scegliere se assumere un’identità terrena, rinunciando alla sua dimensione divina.
Hanno guidato il lavoro: Rainer Maria Rilke con Elegie Duinesi, Peter Handke e Wim Wenders con Il cielo sopra Berlino, L'angelo necessario di Wallace Stevens, I semidei di James Stephens e Angelus Novus di Walter Benjamin.

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Dove siamo

DAMSLab (piazzetta P.P. Pasolini 5b - Bologna)