Dell'utilità e il danno dell'algoritmo per la vita. Dell'artificialità intelligente e del potere

Il seminario discute l'analisi di Éric Sadin dell'intelligenza artificiale capace di trasformarsi da supporto tecnico a decisore dell’azione.

  • Data: 09 FEBBRAIO 2022  dalle 17:30 alle 19:30

  • Luogo: Diretta streaming sulla pagina Facebook @Algoritmopotere - Evento online

Dell'utilità e il danno dell'algoritmo per la vita. 

Dell'artificialità intelligente e del potere

Ciclo di seminari

A cura di: Maurizio Ricciardi e Raffaella Baritono

Matteo Cavalleri discute Critica della ragione artificiale, di Éric Sadin

evento online

Il seminario avrà luogo sulla piattaforma Zoom, in diretta streaming sulla pagina Facebook @Algoritmopotere

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Scopo del ciclo di seminari è quello di discutere gli ambiti in cui l’algoritmo e più in generale le tecnologie digitali stanno diventando il criterio fondamentale organizzativo e simbolico delle forme sociali e di potere. È nostra intenzione fare dei seminari di discussione, quindi non necessariamente con specialisti dei diversi ambiti che verranno attraversati. Si tratta piuttosto di porre domande a determinati testi, per discutere insieme dei problemi che essi suscitano. Dal punto di vista pratico ogni seminario prevede la lettura ragionata di alcuni testi da parte di una relatrice o relatore e una successiva discussione.

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Il seminario discute il volume di Éric Sadin, Critica della ragione artificiale. Una difesa dell’umanità. Esso si sviluppa come una ricostruzione dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, che coglie proprio nel sempre più integrato nesso uomo-macchina lo sviluppo di un antiumanesimo radicale che si esprime in tutte le sfere dell’esistenza e che trova nell’antropomorfizzazione della macchina la sua concretizzazione più pericolosa. Pericolosa proprio perché presenta – l’apparente – fuoriuscita, per interposta macchina, dal problema classico del rapporto uomo-natura.

Fondamentale, nella ricostruzione di Sadin, risulta essere il concetto di ingiunzione, ovvero la capacità dell’intelligenza artificiale di trasformarsi – attraverso un salto che Sadin definisce ontologico e non meramente frutto di progresso tecnologico – da supporto tecnico all’azione a decisore dell’azione: «L’intelligenza artificiale non è un’innovazione come tante altre; essa rappresenta più che altro un “principio tecnico universale” fondato su un modello di identificazione delle relazioni: l’analisi robotizzata […] di circostanze di diversa natura, la formulazione istantanea di equazioni, presumibilmente le più adeguate, con il fine in genere di avviare le corrispondenti azioni appropriate, o mediante interventi umani, o, in modo autonomo, attraverso i sistemi stessi. Questa logica è pensata per essere applicata, sul lungo periodo, a tutti gli aspetti della vita individuale e collettiva, nel rapporto con il nostro corpo, con gli altri e con l’ambiente, nell’organizzazione della città, nelle reti di trasporti, negli spazi professionali, nella sanità, nelle attività bancarie, nella finanza, nella giustizia, nelle pratiche militari, nel futuro funzionamento dei cosiddetti veicoli “autonomi”».

Perché, a ben guardare, «stiamo assistendo all’emergere di una tecnologia dell’integrale», che obnubila le nostre possibilità di critica e di presa di responsabilità individuali perché impone una sempre più completa esperienza immersiva. Dietro al diffuso entusiasmo per i giudizi automatizzati, infatti, si cela un «rifiuto della nostra vulnerabilità» e fallibilità. Il seminario potrebbe svilupparsi come una ricostruzione critica del nodo teorico forse più importante presentato dal libro, ovvero quello denominato come «il potere di enunciare la verità» affidato ai sistemi di intelligenza artificiale: «Perché l’aletheia algoritmica deriva da un principio di rivelazione ed è destinata a esercitare il suo genio lungo un continuum che va dal minimo dettaglio delle nostre vite fino a situazioni collettive, come nessun’altra istanza simbolica tutelare aveva fatto fino a quel momento».

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Incontri già avvenuti:

19 gennaio, ore 17.30
Floriano Milesi
 discute The Data Revolution, di Rob Kitchin

15 dicembre 2021, ore 17.30
Marzia Vaccari discute Discriminating Data Correlation, Neighborhoods, and the New Politics of Recognition, di Wendy Chun

24 novembre 2021, ore 17.30
Luca Cobbe discute Gli algoritmi del capitale. Accelerazionismo, macchine della conoscenza e autonomia del comune, a cura di Matteo Pasquinelli

10 novembre, ore 17.30
Michele Filippini discute L’algoritmo definitivo, di Pedro Domingos

20 ottobre, ore 17.30
Roberta Ferrari
 discute Cent’anni dopo: 1917-2017. Da Lenin a Zuckerberg, di Rita di Leo

6 ottobre 2021, ore 17.30 
Giorgio Grappi discute Red Mirror. Il nostro futuro si scrive in Cina, di Simone Pieranni