Times Higher Education 2025: Unibo prima in Italia per il sesto anno consecutivo

L’Alma Mater conferma il primato nazionale e migliora la propria posizione nella classifica mondiale THE

Pubblicato il 14 ottobre 2025 | Ateneo

L’Università di Bologna si conferma, per il sesto anno consecutivo, al primo posto tra gli atenei italiani nel World University Rankings di Times Higher Education (THE), una delle classifiche accademiche più prestigiose al mondo.

A livello globale, l’Alma Mater guadagna 16 posizioni, passando dal 146° al 130° posto, e consolida la propria presenza tra le migliori università del mondo. Solo negli ultimi quattro anni l’Ateneo ha scalato complessivamente 29 posizioni, confermando un trend di crescita costante che riflette la qualità della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione.

L’edizione 2025 del ranking THE ha considerato 2.191 università, di cui 54 italiane, su un totale stimato di circa 26.000 atenei nel mondo: l’Università di Bologna si colloca così stabilmente nell’1% dei migliori atenei a livello globale.

Tra gli indicatori chiave, l’Alma Mater si distingue per:

  • Qualità della didattica: 105° posto mondiale (+2,1% rispetto all’anno precedente), a conferma dell’efficacia del modello formativo.
  • Reputazione e contesto della ricerca: 132° posto (+5%), riflettendo la solidità e l’impatto della produzione scientifica.
  • Profilo e apertura internazionale: +4,7%, evidenziando la dimensione globale dell’Ateneo e la capacità di attrarre talenti e collaborazioni.
  • Rapporti con imprese e mondo del lavoro: +3,4%, a conferma del legame tra formazione, innovazione e occupabilità dei laureati.

Primati come questo sono per noi soprattutto un riconoscimento del prezioso e costante impegno della nostra grande comunità – commenta il Rettore Giovanni Molari –. È grazie alle capacità formative, scientifiche e professionali di colleghe e colleghi se possiamo continuare a competere e a crescere a livello internazionale. Sono risultati che ci invitano a proseguire su questa strada, rafforzando la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi per studentesse e studenti, senza rinunciare alla nostra identità di grande Ateneo pubblico, aperto e inclusivo.”