La scrittrice e Alumna Unibo Silvia Avallone vince il premio letterario Viareggio-Rèpaci per la sezione narrativa con il romanzo “Cuore Nero”.
Pubblicato il 02 agosto 2024 | Riconoscimenti
Il premio Viareggio è uno dei più antichi e prestigiosi riconoscimenti italiani in ambito letterario che ha premiato negli anni scrittrici e scrittori come Saba, Morante, Gadda, Calvino, Quasimodo e tantissimi altri autori illustri dal Novecento sino ad oggi.
Il “Viareggio” nasce infatti nella lontana estate del 1929 in Versilia, per iniziativa di tre amici Leonida Rèpaci, Carlo Salsa e Alberto Colantuoni. È proprio l’amicizia, la forza speciale che fa da sfondo ai romanzi dell’autrice vincitrice di questa edizione 2024, Silvia Avallone. Il suo ultimo libro “Cuore Nero”, edito da Rizzoli, già apprezzatissimo dai lettori italiani e in corso di traduzione in oltre 20 Paesi, ha vinto la 95° esima edizione del premio per la categoria narrativa.
Silvia Avallone, laureata all’Università di Bologna, città dove tutt’ora vive, nel 2019 ha ricevuto la Medaglia Petrarca durante la cerimonia degli Alumni Awards per i suoi successi letterari. Oggi Silvia è una delle scrittrici più amate della letteratura contemporanea ed è ormai giunta alla sua quinta pubblicazione.
Con queste parole ha voluto condividere con la community degli Alumni Unibo un ricordo degli anni universitari e lasciare loro un augurio speciale:
“Ricordo ogni istante dell’autunno del 2003: l’arrivo a Bologna, allo studentato Carducci, il primo ingresso alla Facoltà di Filosofia, la prima lezione in Aula III, e poi il primo esame, la scoperta delle biblioteche storiche della città, i portici e le piazze gremite di studenti. È stato per me l’inizio di un percorso di libertà e creatività che mi ha formata come scrittrice, e prima ancora come persona. Non si può pensare né sognare con la propria testa senza le parole giuste: quelle complesse, polifoniche, della Letteratura e della Conoscenza. Studiare, leggere, sono azioni rivoluzionare per sé stessi, e per la società in cui viviamo, che possiamo e dobbiamo sempre cambiare, migliorare, rendere più giusta. Devo moltissimo, per la mia libertà e consapevolezza, all’Alma Mater Studiorum di Bologna, a cui sarò sempre, profondamente, grata. E sono felice oggi di condividere l’onore del Premio Viareggio Répaci assegnato al mio ultimo romanzo, “Cuore nero”, con la comunità universitaria. La Letteratura è quel luogo dove gli ultimi – gli invisibili, gli emarginati, le vittime dell’ingiustizia – diventano i primi. Dove vengono sconfitti indifferenza ed egoismo, tramutati in partecipazione ed empatia. Tutte e tutti possiamo uscire da noi stessi, diventare gli altri attraverso la lettura e il racconto di storie autentiche, e, cambiando il linguaggio, lo sguardo, la coscienza, incidere nelle crepe della realtà, prendercene cura.
Auguro a tutte e tutti voi il futuro che meritate: di diventare voi stessi, in libertà e indipendenza, e di migliorare un mondo che ha tanto bisogno di cultura, coraggio e solidarietà."