Nuovi scenari per i founder italiani in USA con la presidenza Trump

StartupItalia ha intervistato l’Alumna Irene Mingozzi nella rubrica" America chiama Mondo"

Pubblicato il 22 gennaio 2025 | I nostri Alumni

Startup Italia ha intervistato persone esperte in economia e finanza nel suo speciale "America Chiama Mondo" dedicato a un’analisi su come cambieranno gli investimenti nell’era del secondo mandato di Donald Trump. Tra queste, l’Alumna Unibo Irene Mingozzi, con una solida esperienza decennale nel panorama delle startup e dei venture, in particolare nella Silicon Valley, ha portato la sua voce su come cambieranno i rapporti con l'Italia e le sue start up.

Oggi, Irene Mingozzi è Investment Principal di Italian Founders Fund, una nuova società di venture capital che sostiene fondatori e imprese in fase pre-seed e seed con legami italiani.

Nell’interessante intervista si fa riferimento al crescente endorsment nella Silicon Valley al Presidente Trump, specialmente dopo l’ingresso in politica di Elon Musk e la possibile deregolamentazione nell'ambito dell'intelligenza artificiale.

Si parla anche delle opportunità per founder italiani dove il tema più delicato, secondo Irene Mengozzi, resta il visto, che rappresenta una barriera importante; tuttavia, si prospettano cambiamenti specialmente per l’ambito Big Tech sempre alla ricerca di profili high-skilled alimentando così il fenomeno dell'immigrazione qualificata.

In chiusura, Irene ci regala una bella riflessione sul sogno americano  di andare a costituire una start up in US, suggerendo di non idealizzare la cosa: meglio andare prima, investirci un po’ di tempo per creare un network per vedere se è il posto giusto perchè c'è tanto contesto che non passa attraverso i media.

Fonte:  StartupItalia