Enrico Buscaroli e Matteo Poggi, ricercatori presso l'Università di Bologna, hanno ricevuto, a Dubai, un prestigioso riconoscimento per le loro invenzioni.
Pubblicato il 14 marzo 2022 | Riconoscimenti
Dal 28 febbraio al 1° marzo, si è svolta presso l'Expo di Dubai la fase finale dell'Intellectual Property Award (IPA), premio dedicato alle invenzioni sviluppate dai ricercatori italiani in 7 aree tematiche: Agritech and agrifood, Cybersecurity, Artificial Intelligence and Big Data, Green Technologies and alternative materials, Life science and health care, Aerospace, Renewable sources, Alternative energy and water e Future Mobility.
I progetti selezionati sono stati 35, 5 dei quali ideati da Alumni e ricercatori dell'Università di Bologna. Tra questi, 2 si sono aggiudicati il primo premio per le aree tematiche Green Technologies and alternative materials e Future Mobility.
Gli ideatori dei due progetti vincitori sono rispettivamente gli Alumni Ernico Buscaroli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, e Matteo Poggi, ricercatore al Dipartimento di Informatica - Scienze e Ingegneria.
Enrico Buscaroli è stato premiato perché - come si legge nella motivazione che ha accompagnato la proclamazione - "nel settore del riciclo di carta e cartone contaminati da inchiostri e idrocarburi, la soluzione proposta rappresenta un’opportunità concreta per aumentare significativamente la percentuale di riciclo di questi materiali abilitando processi e metodologie che hanno come obiettivo l’ottenimento del 100% di materiale riciclato, una soluzione pratica ed ecosostenibile".
L'idea di Matteo Poggi, invece, ha convinto i giudici per "l’accuratezza degli algoritmi di machine learning nel contesto dei sistemi di ausilio alla guida e guida autonoma è una delle sfide principali per la sicurezza di queste piattaforme. La soluzione proposta può inoltre essere pensata per utilizzi più ampi nel settore dei sistemi di visione artificiale".
Ai due Alumni vanno naturalmente i complimenti dell'Associazione AMA e della sua Community.
Fonte: Unibo Magazine