La tecnologia "Leonora" consente di rendere più semplice il riciclo del tetrapak ed è stata brevettata grazie al contributo dell'Alumna Alice Garau.
Pubblicato il 13 febbraio 2023 | I nostri Alumni
Il tetrapak fa parte del nostro quotidiano. Il contenitore per il latte (e altre bevande) composto da poliaccoppiato in carta, polietilene e uno strato sottilissimo di alluminio che protegge il contenuto in esso conservato dall'ossigeno e dalla luce è sulla carta riciclabile in toto. L'unico problema è rappresentato dal costo che necessita tale processo di riciclo, che di fatto limita il numero di confezioni che tornano a nuova vita.
Proprio per abbattere questi costi, Alice Garau, fondatrice e responsabile Ricerca & Sviluppo di Caolchry Green, spin-off di Ly Company Italia, ha brevettato una tecnologia in grado di semplificare il processo di riciclo del materiale. Tale tecnologia è stata battezzata Leonora e si basa su processi biologici che permettono la separazione dei materiali che compongono un contenitore di tetrapak in soli 30 minuti, abbattendo i tempi del 40%.
Una scoperta rivoluzionaria quella di Garau, che solo negli ultimi anni si è concentrata sulla sua passione: la biologia. Nata in Sardegna, la ricercatrice ha un curriculum articolato. Dopo aver frequentato l'istituto d'arte, ha seguito un percorso legato alla psicologia e ha lavorato nell'ambito delle risorse umane. Solo qualche anno fa si è infine iscritta al corso di laurea in Scienze farmaceutiche applicate presso l'Università di Bologna.
Grazie a Leonora l'azienda Coalchry Green si è anche aggiudicata recentemente un importante riconoscimento da parte della Regione Toscana: il premio Amerigo Vespucci 2022, assegnato ogni anno ai progetti green e di innovazione digitale meritevoli.
Fonte: Corriere della Sera