Inaugurato a Bologna il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing
Pubblicato il 05 dicembre 2022 | Ateneo
L’Università di Bologna è una dei 400 partner strategici del nuovo centro Nazionale di supercalcolo, inaugurato il 25 e il 27 novembre all’interno del Tecnopolo di Bologna.
Un hub multitematico che include spazi di ricerca che variano dalla Space Economy al clima, dalla fisica fondamentale alle smart city, dall’astrofisica all’ambiente, dall’ingegneria alle scienze molecolari, dalla medicina omica al calcolo quantistico.
ICSC sarà una vera e propria risorsa infrastrutturale per la ricerca pubblica e per il mondo imprenditoriale privato: grazie alla sua capacità di supercalcolo di tipo cloud data take, esso offre risorse di calcolo virtualmente illimitate su tutto il territorio nazionale, dando spazio ad attività di ricerca e sviluppo per l’innovazione nel campo delle simulazioni, del calcolo e dell’analisi dei dati ad alte prestazioni.
Un sistema nazionale di risorse computazionali che, dal punto di vista tecnologico e sociale, non avrà eguali nel panorama internazionale: il centro, infatti, si impegna a investire sullo sviluppo delle carriere femminili, giovanili e sul rilancio del Sud Italia. La partecipazione a questo progetto vede in prima linea L’Università di Bologna che, da sempre, considera la sostenibilità economica, ambientale e sociale un principio fondante per la realizzazione della sua missione. Essere Alumni significa anche potersi fregiare di appartenere a un’università attenta alle necessità del Paese e attiva verso lo sviluppo e il benessere del territorio e dei suoi abitanti.