È morto, nella sua Bologna, lo scrittore Valerio Evangelisti, uno dei più acclamati scrittori italiani di fantascienza, low fantasy e horror
Pubblicato il 19 aprile 2022 | I nostri Alumni
Il bolognese Valerio Evangelisti si era laureato in Scienze Politiche, con indirizzo storico, presso l'Università di Bologna nel 1976. Se fino al 1990 aveva portato avanti la carriera accademica alternandola all'attività di funzionario del Ministero delle finanze, da quell'anno in poi intraprese il suo percorso come scrittore, partendo dalla stesura di saggi storici.
La vera svolta arrivò nel 1993, quando cominciò il viaggio nella narrativa fantastica raggiungendo la notorietà con la vittoria del Premio Urania (concorso letterario specializzato nel genere fantasy) grazie al romanzo Nicolas Eymerich: Inquisitore, pubblicato l'anno seguente da Mondadori per l'omonima collana.
Evangelisti è stato uno degli scrittori italiani di punta sia del filone New Weird, che mescola fantasy e fantascienza, sia di quello retro-futuristico contraddistinto da temi socio-politici e filosofici. Entrambi i filoni sono caratterizzati da atmosfere horror e dal cosiddetto “abbandono al bizzarro”, poetica che rifiuta i cliché di genere tipici del fantasy classico contemporaneo. La forza dei suoi racconti si trova nella contaminazione di canoni e forme della letteratura di genere, reinventati con uno stile molto personale che lo ha reso una voce distintiva e riconoscibile nel panorama letterario italiano.
Nei suoi romanzi best seller, il ciclo di Eymerich e la trilogia di Nostradamus, ad esempio, era solito unire gli archetipi della letteratura fantastica a una buona dose di realismo sociale, proveniente dall'impegno politico che l'autore portava avanti, in parallelo, nella vita privata. L'attivismo culturale militante di Evangelisti venne coronato, infatti, dalla fondazione di Carmilla on line una rivista di "letteratura, immaginario e cultura d’opposizione", nata inizialmente come fanzine e cresciuta negli anni fino a diventare un web magazine di riferimento per autori interessati a tematiche antagoniste, tra i quali il celebre collettivo Wu Ming.
Sfruttando le approfondite conoscenze in ambito storico e il passato da saggista, l'Alumnus aveva dedicato alla storia d'Italia le sue opere più recenti: 1849. I guerrieri della libertà (2019) e Gli anni del coltello (2021).