Ciclo di conferenze online sui temi della conferenza sul futuro dell'Europa
Data:
Luogo: Canali facebook e Youtube del Punto Europa
Tipo: Conferenze
Tutte le presentazioni si svolgeranno in modalità online su Facebook (https://www.facebook.com/PuntoEuropaForli/), YouTube (https://www.youtube.com/user/EDForli) e Twitter (https://twitter.com/PuntoEuropa).
Il 10 marzo 2021 il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il Primo ministro portoghese António Costa a nome della presidenza del Consiglio e la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno firmato la dichiarazione comune sulla conferenza sul futuro dell'Europa.
La conferenza sul futuro dell'Europa si prefigge come obiettivo conferire ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle politiche e delle ambizioni dell'UE, migliorando la resilienza dell'Unione alle crisi, sia economiche che sanitarie. Costituirà un nuovo spazio d'incontro pubblico per un dibattito aperto, inclusivo, trasparente e strutturato con i cittadini europei sulle questioni che li riguardano e che incidono sulla loro vita quotidiana.
La conferenza fa capo alle tre istituzioni che guidano l'iniziativa, rappresentate dai rispettivi presidenti che fungono da presidenza congiunta. Presto sarà istituito un comitato esecutivo che rappresenterà le tre istituzioni in modo equilibrato, con i parlamenti nazionali nel ruolo di osservatori. Il comitato esecutivo supervisionerà i lavori e preparerà le riunioni plenarie della conferenza, compresi i contributi dei cittadini e il loro follow-up.
Il Punto Europa di Forlì è stato individuato dalla Commissione europea come Hub territoriale di riferimento per la Conferenza sul Futuro dell'Europa ed ha deciso di dedicare ai temi prioritari di discussione l'intero nuovo ciclo di conferenze online "L'Europa sul sofà".
L’Unione europea, pur non avendo una reale delega dagli stati in merito alla politica estera, si è affermata come una realtà importante nel panorama internazionale, di cui costituisce un attore fondamentale. La politica commerciale, la politica legata ai successivi allargamenti, la politica agricola, la politica verso i paesi in via di sviluppo o verso il mediterraneo e i paesi del vicinato, sono solo alcuni degli elementi che hanno influito nelle relazioni esterne della Comunità prima e dell’Unione poi, rendendo il ruolo e la presenza dell’Ue nelle varie organizzazioni internazionali sempre più rilevante. In questo primo incontro dedicato ad uno dei temi che saranno in discussione alla conferenza sul futuro dell’Europa, l’Ue nel mondo, rifletteremo sulla presenza e l’azione dell’Ue presso le Nazioni Unite, nel 75° anniversario della fondazione dell’ONU.
Relatori:
Silvio Gonzato, ambasciatore, vicecapo delegazione dell’Ue alle Nazioni Unite
Alexandre Stutzmann, Consigliere del Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, capo della task force sul 75° anniversario dell’ONU
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Dopo l’uscita del Regno Unito si potranno approfondire i meccanismi sovranazionali o l’architettura istituzionale rimarrà immutata? Si completerà l’allargamento “balcanico”? è plausibile un’UE a più velocità? La Conferenza sul Futuro dell'Europa è l'occasione anche per discutere ed approfondire il futuro assetto istituzionale dell'UE ed i meccanismi di partecipazione dei cittadini alla vita dell'Unione. Il dibattito presente sin dall'inizio del processo di integrazione fra federalismo, funzionalismo e confederalismo è ancora attuale? Alla luce delle difficoltà degli ultimi anni è necessario ripensare le istituzioni europee per renderle più efficaci? sarebbe necessario un nuovo trattato?
Relatori:
Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo
Sergio Fabbrini, Università LUISS di Roma
Marco Borraccetti, Università di Bologna
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Dopo la seconda guerra mondiale Europa si sviluppò un peculiare modello economico e sociale, che anche la nascita delle Comunità contribuì a sviluppare. Si tratta di un modello che, pur inserendosi perfettamente nel mondo occidentale e nell'economia di mercato, prevede comunque un intervento importante dello stato in favore di un riequilibrio del benessere all'interno della società. Del resto "l'uguagliamento verso l'alto delle condizioni di vita della manodopera" era già uno degli obiettivi della Dichiarazione Schumann per la CECA. Dopo oltre 70 anni cosa è sopravvissuto dei principi di quel modello? quali insegnamenti ci ha dato la crisi economica degli ultimi anni? Che cosa vogliamo portarci nel futuro del modello sociale europeo? economia e lavoro saranno fra i temi più discussi della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Emanuele Menegatti, Università di Bologna
Simone Paoli, Università di Pisa
Da sempre lo sport rappresenta "un veicolo per la costruzione e la definizione delle identità individuali o di gruppo, sia per chi lo pratica, sia per chi vi partecipa come tifoso" e costituisce infatti uno dei principali elementi identitari delle nazioni o delle realtà locali, spesso utilizzato dalle élite dominanti nei processi di nation building e di rafforzamento dell'identità nazionale. L'Unione europea, pur tentando di rafforzare l'identità europea attraverso molti strumenti (ad esempio il programma erasmus), non ha mai utilizzato lo sport a questo scopo. Non esistono infatti squadre sportive europee, con l'eccezione del golf. e soltanto a partire dal 2007 esiste, all'interno del programma erasmus +, un'azione specifica dedicata allo sport.
Relatori:
Fulvio Cammarano, Università di Bologna
Luciano Di Fonzo, Capo del settore Sport, Commissione europea - Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA)
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Nicola Sbetti, Università di Bologna
La politica ambientale, il green deal e la lotta ai cambiamenti climatici sono fra le priorità più importanti della Commissione europea presieduta da Ursula Von Der Leyen. La conferenza sul Futuro dell'Europa sarà l'occasione per una riflessione approfondita su questi temi, sulle prospettive delle politiche ambientali europee, il ruolo dell'Ue nella lotta ai cambiamenti climatici e nel portare avanti uno sviluppo ed una crescita che siano sempre più sostenibili.
Relatori:
Vincenzo Balzani, Professore emerito Università di Bologna
Elly Schlein, vicepresidente Giunta regionale Emilia Romagna
Patrick Leech, Università di Bologna
L'economia sociale è "una storia di successo europea", che ha acquisito sempre più visibilità politica come settore che costituisce un pilastro importante in particolare in termini di occupazione e coesione sociale in tutta Europa e come attore chiave per il raggiungimento dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In questo senso, il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea, il Comitato economico e sociale europeo, gli Stati membri, il gruppo di esperti della Commissione sull'imprenditoria sociale e le organizzazioni rappresentative dell'economia sociale hanno costantemente sollecitato lo sviluppo di un'ambiziosa politica europea per economia sociale con risorse adeguate proporzionate al suo peso socioeconomico nell'Unione europea.
Relatori:
Antonella Noya, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)
Giulio Ecchia, Università di Bologna
Link all'evento
L’Unione europea, pur non avendo una reale delega dagli stati in merito alla politica estera, si è affermata come una realtà importante nel panorama internazionale, di cui costituisce un attore fondamentale. La politica commerciale, la politica legata ai successivi allargamenti, la politica agricola, la politica verso i paesi in via di sviluppo o verso il mediterraneo e i paesi del vicinato, sono solo alcuni degli elementi che hanno influito nelle relazioni esterne della Comunità prima e dell’Unione poi, rendendo il ruolo dell’Ue sulla scena internazionale sempre più rilevante. Federica Mogherini è stata vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, ha diretto il Servizio Europeo per l’Azione esterna, avuto un ruolo centrale nel negoziato sul nucleare iraniano, sviluppato la “strategia globale dell’Ue”.
Relatori:
Rettore del College of Europe, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue e vicepresidente della Commissione europea 2014-2019
Giuliana Laschi, Università di Bologna
Sonia Lucarelli, Università di Bologna
Link all'evento