La campagna di scavo del 2023 (tra maggio e giugno) ha proseguito le indagini iniziative nei due anni precedenti, concentrandosi sull'area tra le Insulae 4a e 4b della Regio I, vicino al tempio tuscanico. Gli scavi hanno rivelato nuove e interessanti scoperte, approfondendo quanto già emerso nelle campagne del 2021 e 2022. Nel Settore 1, a nord, è stato rinvenuto il proseguimento di un grande invaso, probabilmente colmato in epoca romana, con materiali che confermano questa ipotesi. Questa zona era già stata parzialmente esplorata negli scavi del 2014-2015, tra il santuario di Tinia e quello di Uni. Più a sud, nel Settore 2, è stato esaminato un sistema di canalette e setti murari, che ha rivelato la complessa stratigrafia di un edificio suddiviso in cinque vani. Un grande invaso al centro di questa area, riempito con terreni ricchi di materiali e carboni, era coperto da un acciottolato che sovrastava le fasi murarie precedenti. Nell'area orientale sono emerse due basi di colonne in ciottoli, in continuità con quelle trovate negli anni passati. Nei pressi, una grande buca ellittica colma di terra bruciata, carboni e ceramiche ha aggiunto un altro tassello alla comprensione delle attività che si svolgevano in quest'area. Infine, un saggio sulla plateia B (Settore 3) ha messo in luce una canaletta lungo il muro di delimitazione dell'isolato, precedentemente sconosciuta, dopo il risanamento delle fasi di crollo e dell’acciottolato del piano calpestio. Questi nuovi scavi continuano a gettare luce sulla topografia urbana e sulle strutture complesse di Kainua, rivelando nuove informazioni sul contesto e sull’evoluzione del sito.