Biblioteca del Senato della Repubblica
Centro di studi sulla civiltà del tardo medioevo San Miniato
Comitato per gli studi e le edizioni delle fonti normative
La raccolta di statuti dei comuni e delle corporazioni cittadine dal medioevo alla fine del secolo XVIII, posseduta dalla Biblioteca del Senato, costituisce da oltre un secolo un punto di riferimento necessario sia per gli storici del diritto, i medievisti, i linguisti, i cultori della storia locale, sia per gli stessi rappresentanti politici, istituzionalmente legati alla realtà delle città e comunità di cui sono espressione.
La pubblicazione, iniziata nel 1943, del Catalogo di questa raccolta testimonia, con l’ampiezza dei riferimenti bibliografici e con note accurate e documentate, l’attenzione che la Biblioteca del Senato dedica a questo fondo bibliografico, continuamente accresciuto sia con acquisti in antiquariato, sia con le edizioni recenti di testi statutari.
Il rinnovato ed esteso interesse nei confronti dello ius proprium e del suo concreto svolgersi si è manifestato – nel corso degli ultimi anni – in forte incremento di edizioni e di studi storico-critici in materia, prodotti da varia tipologia di autori, in parte istituzionale (il mondo accademico), in parte legata ad iniziative individuali o di singoli enti locali. La dispersione di questa produzione scientifica su tutto il territorio nazionale e la scarsa efficacia dell’attuale normativa sul deposito obbligatorio delle opere a stampa (la cui riforma è peraltro al vaglio del Parlamento) si sono finora risolte nell’impossibilità di disporre di corredi bibliografici sicuri e completi.
In tale contesto, per l’iniziativa del Centro di studi sulla civiltà del Tardo Medioevo di San Miniato e del Comitato per gli studi e le edizioni delle fonti normative e con la collaborazione della Biblioteca del Senato, nasce questa bibliografia, volta alla ricognizione dello specifico settore delle fonti statutarie italiane, e realizzata grazie all’organica e coordinata cooperazione di numerosi docenti universitari attivi per singoli ambiti regionali, il che ha consentito una efficace e capillare verifica di tutta la produzione scientifica in materia.
Le acquisizioni compiute dalla Biblioteca del Senato sul mercato antiquario, attualmente anch’esse in fase di incremento, sono descritte in una sezione a parte.
È auspicabile che questa iniziativa, frutto di un complesso lavoro di gruppo, possa proseguire con la pubblicazione di futuri aggiornamenti.