Già professore associato di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Mi occupo della storia economica di Roma e dello Stato della Chiesa. Per la ricostruzione dei processi della società e dell'economia urbana fondamentali sono state le indagini rivolte agli statuti di alcune corporazioni.
A questo riguardo ricordo alcuni lavori:
Tra scienza e mercato. Gli speziali a Roma nel tardomedioevo, Istituto Nazionale di Studi Romani, Fonti e Studi per la storia economica e sociale di Roma e dello Stato pontificio, VII, Roma 1996; Gli Statuta artis barchiarolorum fluminis Tiberis: per una storia del trasporto fluviale a Roma (secc. XV-XVI), in Scritti per Isa. Raccolta di studi offerti a Isa Lori Sanfilippo, a cura di A. Mazzon, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 2008, pp. 1-12; Todi fra XIII e XIV secolo: prime osservazioni sull’economia di una città all’apogeo dello sviluppo, in Todi nel medioevo (secoli VI-XIV). Atti del XLVI Convegno storico internazionale (Todi, 10-15 ottobre 2009), Spoleto 2010, pp. 293-319;
L'immigrazione a Roma e Viterbo nel XV secolo: forme di integrazione dei mercanti-banchieri toscani, in Cittadinanza e mestieri. Radicamento urbano e integrazione nelle città bassomedievali (secc. XIII-XVI), a cura di B. Del Bo, Roma 2014, pp. 263-282; Artigiani del lusso: orefici alla corte dei papi (XV-XVI secolo). Prime osservazioni, in Incorrupta monumenta ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, I. La Chiesa nella storia. Religione, cultura, costume, Tomo 1, a cura di A. Gottsmann, P. Piatti, A. E. Rehberg, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2018, pp. 19-32.
È in corso di stampa il saggio ‘Richordo io Andrea di Mateo scaperlino da la Scarperia’: marmorai nella Roma del Rinascimento. Si tratta di un primo approccio ai due inediti libretti di ricordi del maestro Andrea nei quali è riportata pure una copia dello statuto degli scalpellini del 1506 nonché la matricola degli appartenenti all’Arte.
Professore Associato di Storia Medievale presso l’Università degli Studi del Molise, Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della Formazione. I principali interessi di ricerca si concentrano sulle dinamiche di formazione degli assetti territoriali di età normanno-sveva e sulla definizione della struttura fisica e della fisionomia socio-istituzionale delle principali città del Regno di Sicilia. Le è stato conferito un assegno biennale di ricerca dall’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Latinità e Medioevo, per lo svolgimento del progetto: “I governi cittadini del Regno di Sicilia. Istituzioni, politica, prassi amministrativa”. Ha curato l’edizione critica del fondo pergamenaceo dell’Università di Taranto ricostruendo lo sviluppo dell’ordinamento municipale nei secoli bassomedievali. É impegnata da alcuni anni nello studio comparato delle raccolte statutarie e del diritto consuetudinario dei maggiori centri nel Mezzogiorno peninsulare in età angioino-aragonese. Tra le pubblicazioni coerenti a questi indirizzi di ricerca si segnalano in particolare:
Juan Antonio Barrio Barrio, es Catedrático de Historia Medieval de la Universidad de Alicante. Doctor en Historia Medieval con una tesis doctoral sobre el gobierno municipal en Orihuela durante el reinado de Alfonso V (1416-1458). Es especialista en Historia del mundo urbano en la Corona de Aragón y ha centrado sus investigaciones en la ciudad de Orihuela en la Edad Media. Ha dirigido su atención en los últimos años a la temática de la identidad urbana, así como al estudio de la Inquisición española y los conversos de judío y las minorías religiosas. Ha sido miembro de proyectos de investigación de las Universidades de Castilla La Mancha, Universidad Autónoma de Madrid y Universidad de Valencia. Es co-director de la Revista Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval. Publicación anual de carácter científico y de reconocido prestigio internacional. Ha publicado varios libros y más de treinta capítulos de libros, más de treinta artículos editados en publicaciones científicas de su especialidad, de los cuales la mayoría lo han sido en revistas con índice de calidad contrastados. Ha participado en más de setenta Congresos, Coloquios, Simposios, Jornadas y Seminarios, nacionales e internacionales de Historia Medieval. Sus investigaciones se han desarrollado especialmente con fuentes normativas, de carácter municipal, ordenanzas, privilegios, normativas electorales, con fuentes de Cancillería Real, privilegios reales, mandatos regios, provisionales reales, cartas reales y con fuentes de la Inquisición española, edictos de gracia, manuales inquisitoriales, testificaciones, procesos, abjuraciones, denuncias, edicto de delación, la carta de citación, edicto emplazatorio, normativas y decretos inquisitoriales, etc.
Ultimas publicaciones:
BARRIO BARRIO, J.A. La biografía social de los conversos de judíos valencianos. Una propuesta metodólogica de investigación a partir de las fuentes inquisitoriales. Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval. pp. 25- 50. 2020. ISSN 0212-2480
BARRIO BARRIO, J.A. La delimitación territorial entre el reino de Murcia y el reino de Valencia durante la Edad Media: El amojonamiento del espacio fronterizo en el siglo XV. Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval. pp. 77 - 120. 2018. ISSN 0212-2480
BARRIO BARRIO, J.A.Cine e historia. Una aproximación desde una perspectiva docente: La Edad Media.Monografías Aula Medieval. pp. 139 - 170. 2017. ISSN 2340-3748
BARRIO BARRIO, J.A.`Saben moltes coses contra molts convessos de Xàtiva e de Valencia`. Converted Jews in the Kingdom of Valencia. Imago Temporis. Medium Aevum. pp. 245 - 265. 2016. ISSN 1888-3931
BARRIO BARRIO, J.A. Asunción Blasco y la historia de los judíos y conversos en Aragón durante la Edad Media. Aragón en la Edad Media. pp. 73 - 106. 2015. ISSN 0213-2486
BARRIO BARRIO, J.A. El concepto de Frontera en la Edad Media. La Frontera meridional del reino de Valencia.Siglos XIII-XV. Sharq Al Andalus. pp. 41 - 65. 2015. ISSN 0213-3482
BARRIO BARRIO, J.A. Las comunidades subalternas urbanas en el Reino de Valencia en la Edad Media: De la integración a la segregación. Discurso, organización y mecanismos de representación.La Comunidad Medieval como espera pública. pp. 107 - 135. Andalucía(España): Servicio de Publicaciones de la Universidad de Sevilla, 2014. ISBN 978-84-472-1524-9
BARRIO BARRIO, J.A. Los orígenes de la Inquisición medieval europea. La legislación y la tratadística inquisitorial. Il camino delle idee. Del Medievo all´Antico Regime. Diritto e cultura nell´esperienza europea, pp. 147-158. Firenze University Press, 2014. ISBN. 978-88-6655-632-9
BARRIO BARRIO, J.A. La comunidad de conversos. La forja de una identidad propia entre los conversos de judío del reino de Valencia.Ante la identidad. La ciudad hispánica en la Baja Edad Media.pp. 139 - 175. Castilla-La Mancha(España): Universidad de Castilla-La Mancha, 2013. ISBN 978-84-9044-039-1
BARRIO BARRIO, J.A. Prácticas y procedimientos jurídicos e institucionales de la inquisición real de Valencia. Los edictos y las testificaciones a finales del siglo XV.En el primer siglo de la Inquisición española.pp. 145 -166. Comunidad Valenciana(España): Publicacions de la Universitat de València, 2013. ISBN 978-84-370-9133-4
Professoressa associata di Storia del diritto medievale e moderno presso l'Università Statale di Milano
Istituto comprensivo statale “Francesco Baracca” - Scuola primaria “Codazzi - Gardenghi” di Lugo (RA)
Gabriella Cainazzo (San Giovanni Rotondo, 1973) è insegnante nella Scuola primaria, ove opera per una didattica che ponga sempre più al centro della formazione scolastica, culturale e civile dei giovani l’insegnamento della storia. In parallelo coltiva interessi di studio nel campo della storia religiosa, della devozione e dell’agiografia e prende parte al riordino e all’inventariazione di diversi archivi ecclesiastici; in tale ambito ha pubblicato: L’Archivio della Congregazione della Regina dei Cieli e del Santuario della Madonna dei Poveri in Bologna (1637-1951). Inventario, a cura di E. ANGIOLINI e G. CAINAZZO, Bologna 2018.
In campo statutario, ha curato la Bibliografia statutaria della Puglia (2006 - 2015), in Bibliografia Statutaria Italiana 2006-2015, a cura di B. BORGHI, A. CASAMASSIMA, R. DONDARINI, F. GALLETTI, Roma 2017, pp. 199-211.
Siena, Gruppo di ricerca “Statuti del territorio senese-grossetano”
Maria Assunta Ceppari, nata a Latera (VT) il 31 marzo 1950, residente a Siena. Laurea in Lettere classiche, conseguita presso l’Università degli Studi di Siena. Diploma di Paleografia, Archivistica e Diplomatica, conseguito presso la Scuola di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze. Ha prestato servizio presso l’Archivio di Stato di Siena con la qualifica di Archivista di Stato direttore coordinatore, ricoprendo i seguenti incarichi: sostituto del dirigente, sostituto del funzionario delegato, direttore della Sala di Studio. Ha ricevuto un elogio dal Direttore Generale dell’Ufficio Centrale Beni Archivistici per la “competenza professionale e il responsabile impegno con cui ha collaborato alla realizzazione del volume Le Biccherne”. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l’informazione e l’editoria, le ha assegnato il “Premio della Cultura” per l’anno 1989. Nell’ambito del “Premio Internazionale Barbi Colombini” relativo all’anno 1992, le è stato attribuito il “Premio della Fattoria” per il libro “Un abate inquisito”. È socia dell’Istituto Storico Diocesano di Siena e dall’Accademia degli Intronati.
Studi in materia statutaria editi
-M.A. Ceppari Ridolfi, I Farnese a Latera nel Quattrocento. Norme statutarie, Latera 1989
-M.A. Ceppari Ridolfi, P. Turrini, Il mulino delle vanità. Lusso e cerimonie nella Siena Medievale. Con l'edizione dello statuto del Donnaio (1343), Siena, Il Leccio, 1993
-Statuta et ordinamenta vallis Ambre, a cura di M. A. Ceppari, E. Jacona, P. Turrini, in Bucine e la val d’Ambra nel Dugento. Gli ordini dei conti Guidi, a cura di M. Ascheri, Siena 1995, pp. 29-86.
-M. Ascheri, M.A. Ceppari Ridolfi, La più antica legge della Repubblica di Siena, in Siena e Maremma nel medioevo, a cura di M. Ascheri, Siena 2001, pp. 201-228-M.A. Ceppari Ridolfi, Un caso toscano: Siena, inDisciplinare il lusso, a cura di M.G. Muzzarelli e A. Campanini, Roma 2003, pp. 61-71
-M.A. Ceppari Ridolfi, La compagnia di Sant’Antonio Abate. Organizzazione interna e finalità devozionali e caritative (secc. XVI-XVIII), in La Misericordia di Siena attraverso i secoli. Dalla Domus Misericordiae all’Arciconfraternita della Misericordia, a cura di M. Ascheri e P. Turrini, Siena 2004, pp. 190-203
-M.A. Ceppari Ridolfi, Il Costituto in volgare: una presentazione per tutti, in M.A. Ceppari Ridolfi, C. Papi, P. Turrini, La città del Costituto. Siena 1309-1310: il testo e la storia, Siena 2010, pp. 15-42
-La legislazione suntuaria dal medioevo all’età moderna nello spazio di Siena e Grosseto, Atti della giornata di Studio, Siena 25 maggio 2019, a cura di M.A. Ceppari Ridolfi, E. Mecacci e P. Turrini, Siena, Accademia Senese degli Intronati, 2019.
Iniziative e progetti in corso
Edizione di statuti di confraternite del territorio senese-grossetano, individuati fra quelli conservati presso la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena.
Orazio Condorelli (Catania, 1966) è professore ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania (via Gallo 24, Catania).
È Co-direttore, accanto a Manlio Bellomo, Kenneth Pennington e Wim Decock della International School of Ius Commune costituita presso il Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” di Erice.
È membro del Board of Directors dello Stephan Kuttner Institute of Medieval Canon Law (München-Yale), nonché Vice Presidente della Iuris Canonici Medii Aevi Consociatio (ICMAC) (Zürich).
È co-direttore editoriale della Rivista Internazionale di Diritto Comune (Catania-Roma) e componente degli organi scientifici di diverse riviste.
Elenco completo delle pubblicazioni disponibile sul sito http://www.lex.unict.it/docenti/orazio.condorelli
Esperienze di studio di argomento normativo e statutario: statuti, diritto consuetudinario e consuetudini nella considerazione della scienza giuridica medievale e moderna; quaestiones disputatae in diritto civile e canonico; ius proprium nel sistema del diritto comune.
Professoressa ordinaria di Storia moderna (M-STO/02), ora in pensione, dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento Storia Culture Civiltà.
https://unibo.academia.edu/AngelaDeBenedictis
Pubblicazioni di argomento normativo e statutario:
L'applicazione degli statuti bolognesi del 1454 nella pratica giudiziario-amministrativa del '600-'700, Bologna, Archivio di Stato di Bologna - Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica, 1989, pp. 27.
‘Ius municipale’ e costituzione bolognese ‘per vim contractus’ : argomentazione politica e scienza giuridica in Vincenzo Sacco (1681-1744), in «Ius Commune», XVI, 1989, pp. 1-25.
Gli statuti bolognesi tra corpi e sovrano, in G. Chittolini, D. Willoweit (eds), Statuti città territori in Italia e in Germania nel medioevo e nella prima età moderna, Bologna, il Mulino, 1991, pp. 195-218.
Die Bologneser Statuten zwischen Körperschaften und Landesherrn, in G. Chittolini, D. Willoweit (eds), Statuten, Städte und Territorien zwischen Mittelalter und Neuzeit in Italien und Deutschland, Berlin, Duncker & Humblot, 1992, pp. 157-176.
Da consuetudo a lex. L’irrevocabilità di un privilegio cittadino. Bologna e lo Stato della Chiesa nei secoli XVI-XVIII, in B. Dolemayer, H. Mohnhaupt (eds), Das Privileg im europäischen Vergleich, B.1, Frankfurt am Main, Vittorio Klostermann, 1997, pp. 207-232.
(Curatela con introduzione) Diritti in memoria, carità di patria. Tribuni della plebe e governo popolare a Bologna (XIV-XVIII secolo), Bologna, Clueb, 1999.
L’«amore per la patria delle magistrature»: giustizia, diritto, leggi nella Bologna del 1530-1532, in P. Prodi, E. Pasquini (eds), Bologna nell’età di Carlo V e Guicciardini, Bologna, il Mulino, 2002, pp. 417-431.
«Iura municipalia» e «Ius publicum bononiense» nello Studio di Bologna, in J. Krynen, M. Stolleis (eds), Science politique et droit public dans le facultés de Droit européennes (XIIIe-XVIIIe siècle) - Politische Wissenschaft und Öffentliches Recht in den Juristischen Fakultäten Europa (13.-18. Jahrhundert), Frankfurt am Main, Klostermann 2008, pp. 529-548.
Amore per la patria, diritto patrio. Il sapere dei dottori dello Studio al servizio della città, in A. Prosperi (ed), Storia di Bologna 3. Bologna nell’età moderna, II. Cultura, istituzioni culturali, Chiesa e vita religiosa, Bologna, Bononia University Press, 2008, pp. 115-147.
Bologna nello Stato della Chiesa secondo il diritto delle genti e il diritto pubblico (1780-1831), in A. Berselli, A. Varni (eds), Storia di Bologna 4. Bologna in età contemporanea 1796-1914, Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 137-191.
Nazione per diritto delle genti: Bologna città libera nello Stato della Chiesa, in A. De Benedictis, I. Fosi, L. Mannori (eds), Nazioni d’Italia. Identità politiche e appartenenze regionali fra Settecento e Ottocento, Roma, Viella, 2012, pp. 195-215.
Sacco Vincenzo, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 89 (2017), http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-sacco_(Dizionario-Biografico)/
(Recensione a) Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), a cura di A. Vasina (Istituto storico italiano per il medio evo : Fonti per la storia dell’Italia medievale. Subsidia 6*-6***), 3 voll., Roma. Istituto storico italiano per il Medioevo, 1997-1999, in «Ius Commune», XXVI, 1999.
(Recensione a) Die Rechtsquellen des Kantons Luzern. Erster Teil. Stadrechte. Fünfter Band. Stadt und Territorialstaat Luzern. Stadtrechtsbücher und verwandte Texte (16.-18. Jh.), Bearbeitet von Konrad Wanner, Basel, Schwabe Verlag, 2015, «Renaissance Quarterly», 70 (2017), Issue 1, pp. 342-342.
Dipartimento di Storia Culture Civiltà – Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Laureato in Storia medievale nel 2002 presso l’Università di Bologna, si è diplomato in Archivistica, paleografia e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Modena nel 2005 e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia romanza e cultura medievale nel 2006.
Da marzo 2011 ad agosto 2019: Ricercatore a tempo indeterminato.
Da settembre 2019: Professore associato di Storia medievale.
Tra i suoi interessi di ricerca, la storia politico-istituzionale bassomedievale, in particolare nel contesto bolognese.
In ambito statutario si segnala in particolare:
- Diplomazia e autogoverno a Bologna nel Quattrocento (1392-1466). Fonti per la storia delle istituzioni, Bologna, Clueb, 2009, pp. 470, con edizione e commento delle rubriche istituzionali dello statuto del comune di Bologna del 1454
Altre pubblicazioni di interesse normativo:
- Il carteggio di Gerardo Cerruti, oratore sforzesco a Bologna (1470-1474), Bologna, Clueb, 2007, pp. 1212
- con A.L. Trombetti, I libri iurium del comune di Bologna: regesti, Selci Lama, Pliniana, 2009, pp. 1144 [curatela, con Introduzione, pp. XIX – LXXXI]
- Altedo nella politica territoriale del comune di Bologna, in I patti di Altedo – 24 giugno 1231. Fondazione e sviluppo di un abitato del contado bolognese, Firenze, Edifir, 2009, pp. 85-121
- La prima chiave di Bologna. Castel San Pietro nel Medioevo, Firenze, Edifir, 2011, pp. 260
- Il collegio dei dottori di medicina di Bologna: università, professioni e ruolo sociale in un organismo oligarchico della fine del medioevo, «Annali di storia delle università italiane», 2017, XXI, pp. 151-177
- Libertas, Oligarchy, Papacy: Government in the Quattrocento, in A Companion to Medieval and Renaissance Bologna, Leiden, Brill, 2018, pp. 260-288
- Vivere al confine. Opportunità e svantaggi di alcune comunità del contado bolognese alla frontiera con Imola, in Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria. Dinamiche politiche, assetti amministrativi, società locali (secoli XII-XVI), Firenze, Olschki, 2020, pp. 89-112
- La costruzione di un linguaggio della libertas in una città superiorem recognoscens: Bologna, XIV-XV secolo, in La libertà nelle città comunali e signorili italiane, Roma, Viella, 2020, pp. 201-228
Laureata in Giurisprudenza, Dottore di Ricerca in “Storia del diritto, delle istituzioni e della cultura giuridica medievale, moderna e contemporanea” (ciclo XII). Dal 2006 è Ricercatore universitario a tempo pieno per il SSD: IUS 19-Storia del diritto medievale e moderno, presso l’Università degli studi di Siena. Dall’a.a. 2007/2008 tiene il corso di Storia delle Istituzioni Politiche come Professore Aggregato per la medesima materia. Membro del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Beni culturali e storia medievale (ciclo XXVIII). 2014-2015: membro del Comitato per la Didattica del Corso di Laurea Magistrale in Pubbliche Amministrazioni e Organizzazioni complesse ora Scienze delle Amministrazioni. Membro del Comitato per la didattica del Corso di Laurea in Scienze Politiche. Autrice di volumi e saggi, ha partecipato a vari Progetti di ricerca e, in qualità di relatore, a diversi convegni nazionali e internazionali. Membro della Società italiana di Storia del Diritto, della Società per gli Studi di Storia delle istituzioni”, della Società Tarquiniense d’Arte e Storia. Abilitata a Professore di II fascia nel settore concorsuale 12/H2 (Storia del diritto medioevale e moderno). Nei suoi studi si è interessata di storia del diritto e del processo penale in età medievale e dei reati di calunnia, praevaricatio e tergiversatio, di storia dell’Università di Siena, delle istituzioni e governo del territorio nello Stato della Chiesa e nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia, della condizione giuridica dello straniero e dell’albinaggio in età intermedia.
Ultime pubblicazioni (2019):
– Usi civici nel Comune di Viterbo tra XIII e XV secolo: prime indagini, in “Il cammino delle terre comuni”. Dalle leggi liquidatorie degli usi civici al riconoscimento costituzionale dei domini collettivi, Atti del I convegno nazionale sui domini collettivi, S. Rosati (cur.), Viterbo 2019, pp. 77-94.
– Regime giuridico dello straniero e albinaggio: il contributo della canonistica alla scientia iuris dell’età intermedia, in «Historia et ius», 16 (2019), paper 10, pp. 1-28.
– The Legal Status of Foreigners and the ‘Albinaggio’ Right in the Intermediate Age: Between Doctrine and Practice, in «Glossae», 16 (2019), pp. 77-106.
PROGETTI IN CORSO:
1) Usi civici e proprietà collettive nello Stato della Chiesa e in particolar modo nel Comune di Viterbo e in altri centri della Tuscia pontificia tra XIII e XVIII secolo.
2) Disposizioni statutarie e normative del Comune di Viterbo e dei Comuni limitrofi con l’esame e l’edizione di testi inediti.
Università degli Studi di Genova
Dipartimento di Giurisprudenza
Sez. Storia del diritto
L'attività scientifica si è concentrata sulla ricerca in campo giuridico- istituzionale in epoca medievale e moderna (in ambito prevalentemente genovese) e sull’approfondimento di temi legati alla storia del diritto commerciale, (scritture mercantili, fiere, codificazione), allo studio del diritto marittimo, della codificazione e della cultura giuridica ottocentesca.
Per quanto riguarda l’epoca medievale e moderna lo studio di tematiche connesse alle fonti notarili e alla documentazione giuridica coeva è stato condotto anche attraverso l’esame della normativa statutaria, pur se questa non ha costituito oggetto specifico di ricerca. Tra le pubblicazioni in materia
- L'Ufficio e il Monte dell'Abbondanza di Savona,in "Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Genova", XXI (1986-87), pp.138-156.
- Note sul diritto di fiera nelle fonti giuridiche di età moderna in Fiere e mercati nella integrazione delle economie europee. Secc. XIII – XVIII, a cura di S. Cavaciocchi, Atti delle “settimane di Studi” dell’Istituto internazionale di Storia economica “E. Datini” di Prato, 32, Firenze, Le Monnier 2001, pp. 953 – 966
- Ecrivains et écritures de bord entre statuts maritimes et codifications in Actes du colloque Réné – Josué Valin, Revue de la Santonge et de l’Aunis, XXVII (2001), pp.261 - 270
- The fairs between lex mercatoria and ius mercatorum, in From lex mercatoria to commercial law, a cura di V. Piergiovanni, Berlin, Duncker & Humblot 2005, pp. 143 – 164
- Le giurisdizioni mercantili nel commercio di antico regime in Bozen im Messenetz Europas (17. 19. Jahrhundert)/ Bolzano nel sistema fieristico europeo (secc. XVII – XIX) a cura di A. Bonoldi – M. Denzel, Bolzano, Pubblicazioni dell’Archivio provinciale di Bolzano 2007, pp. 85 – 100
- Il diritto di fiera tra lex mercatoria e ius mercatorum in Tra diritto e storia. Studi in onore di Luigi Berlinguer promossi dalle Università di Siena e di Sassari, I, Soveria Mannelli, Rubettino 2008, pp. 1159 - 1188
- Mogli e donne di fronte ai creditori nell’età del diritto comune in La giurisdizione fallimentare. Modelli dottrinali e prassi locali tra Basso Medioevo ed Età Moderna, cur . A. LEGNANI ANNICHINI – N. SARTI, Bologna, Bononia University Press 2011, pp. 37-55
- I rapporti tra Savona e Genova in alcuni consilia quattro-cinquecenteschi in Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri. La formazione del diritto comune, vol. I Giuristi e diritti in Europa (secoli XII-XVIII) a cura di P. Maffei e G.M. Varanini, Firenze, Firenze University Press, 2014, pp. 45- 54
- Mediazione ed arbitrato a Savona nel primo basso medioevo in Ianuensis non nascitur sed fit. Studi per Dino Puncuh, vol. II, (Quaderni della Società Ligure di Storia Patria 7) Genova, Società Ligure di Storia Patria 2019, pp. 587 – 604.
- L'abbigliamento tra divieti ed obblighi nella storia del diritto in P. Costanzo (a cura di) L’abbigliamento nel prisma del diritto, Genova, GUP 2019, pp. 50 – 63
- Nel 2000 consegue la laurea a pieni voti con lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi in Storia del diritto italiano sotto la guida del prof. Ettore Dezza
- Nel 2006 consegue il titolo di Dottore di ricerca in Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi di Milano
- Dal 2004 al 2010 è titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Diritto romano, storia e filosofia del diritto dell’Università di Pavia
- Nel 2010 vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia, ove tuttora presta servizio presso il Dipartimento di Giurisprudenza
- Nel 2018 consegue l’Abilitazione scientifica nazionale ad assumere il ruolo di professore associato di Storia del diritto medievale e moderno (SSD IUS/19)
Ambiti e filoni di ricerca:
I suoi principali interessi scientifici riguardano la storia statutaria, la storia della giustizia, la storia del diritto commerciale
Pubblicazioni di argomento normativo e statutario
Monografie:
Diritto istituzioni e giustizia in un comune dell’Italia padana. Piacenza e i suoi statuti (1135-1323), Padova 2009
Edizioni critiche:
Lo statuto di Piacenza del 1323, Pavia 2012
Articoli e saggi:
1) Gli statuti di Garbagna. Attività normativa, autonomia e conflitti giurisdizionali in un feudo imperiale dell’Appennino, in «Rivista di Storia Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti», CXVI (2007), pp. 185-208
2) La difesa dell’imputato a Piacenza sul finire del XIII secolo tra prassi e legislazione statutaria. Il caso di Bastardino, figlio di Guelfo Landi, in Medioevo piacentino e altri studi. Atti della giornata di studi in onore di Piero Castignoli, Piacenza 2009, pp. 81-94
3) Lo Statuto del Collegio dei dottori giuristi dello Studium, fra autonomia e controllo (con Ezio Barbieri), in Arcana Studii Papiensis. I documenti fondativi dell’Università di Pavia da Lotario all’Unità d’Italia, Pavia 2011, pp. 47-49
4) I giuristi e i giudici piacentini in età viscontea tra attività legislativa e amministrazione della giustizia (1336-1391), in «I quaderni del M.Ae.S», XIV (2011), pp. 97-133
In corso di stampa, in La botte di Diogene. Studi di Storia e diritto. Nuova serie, a cura di Giovanni Rossi: «Nec sufficiunt statuta civitatum, quia nihil (sunt) ad Caesarem seu eius consilium». Lo statuto in alcuni consilia di Andrea Alciato
Progetti di ricerca:
La giustizia piacentina in età comunale.
Il progetto si propone di ricostruire la storia della giustizia a Piacenza dalle origini del comune all’avvento della signoria viscontea, con una breve premessa sull’XI secolo. Tra le fonti utilizzate si segnalano gli atti giudiziari piacentini, tuttora inediti, e dei quali ci si propone di curare l’edizione critica, i capitoli statutari duecenteschi sul processo e lo statuto del 1323.
Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà, P.zza S.Giovanni in Monte 2, 4012, Bologna, Italy
Allieva di Vito Fumagalli, è professore associato confermato (M-STO/01, Storia Medievale) e nel 2012 ha conseguito l’idoneità per la fascia di professore ordinario per il settore 11/A1-Storia Medievale.
E’ Socia Corrispondente della Deputazione di St. Patria per le Province Parmensi-sez. Piacenza e della Deputazione di St. Patria per le Province di Romagna. Docente in diversi Master di altri Atenei, ha coordinato l'unità di ricerca locale di progetti PRIN con le Università di Siena, Venezia, Padova, Trieste, Foggia, Bari, Lecce, Suor Orsola Benincasa, Sassari, Chieti/Pescara, Roma 2/Tor Vergata, CNR. Coordinatrice nazionale di una Azione Integrata Italia-Spagna con le Università di Granada, Valencia, Murcia, Jaen, Pais Vasco), coordina scambi Socrates-Erasmus, area di Storia e Archeologia, con le Università di Granada (anche di Storia dell'arte), Murcia, Pais Vasco, Leon,Varsavia, Berlino-Humboldt, Algarve e ha svolto e svolge attività di docenza riconosciuta presso le sedi estere consociate. Docente presso il corso di "Etudes postgrades, doctorat-Institut d'Architecture- Università di Ginevra (dal 2000 al 2006), ha tenuto seminari per la "Préparation aux concours Capes-Agrégation Histoire-Question d'histoire médiévale" presso l'Inst. d'Histoire du Moyen Age, Fac. des Sciences Historiques, Università M.Bloch, Strasburgo (2004). E' stata professeur invitée nel 2012 presso l'Università Lyon/2, svolgendo attività di docenza.
Ha coordinato il progetto "Mulini, canali, comunità della pianura bolognese tra medioevo e età moderna", il progetto "Storia dell'insediamento medievale nel territorio del Saltus Planus", la parte storica dei cantieri di ricerca storico-archeologica di Monte Lucio, Bismantova, Toano (RE). Coordina le convenzioni con l'Ente B.C. Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e con l'Ente B.C. della Diocesi di Piacenza e per l'Università di Bologna il progetto "Canossa" in convenzione con Univ. di Verona e enti ministeriali preposti alla tutela e valorizzazione del territorio e il progetto "Piacenza-città" con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, il Comune di Piacenza e l'Univ. di Verona. Coordina per Bologna il progetto "Palazzi comunali tra Francia e Italia" con le Università di Bergamo, Il Politecnico di Torino, l'Università di Avignone e il CIHAM di Lione.
E' stata ed è docente e membro del Collegio dei dottorati di "Storia Medievale", di "Storia", di "Storia Culture Civiltà", di "Scienze storiche e archeologiche. Memoria, civiltà e patrimonio" dell' Università di Bologna; è stata ed è tutor di progetti di dottorato e ha fatto parte di commissioni finali di esame di dottorato a Bologna e in altre sedi. Fa parte come membro esterno riconosciuto del corpo docente del Dottorato di Historia y Arqueologia Maritimas- Linea di investigacion in Paisaje Historico y Cultural dell'Università di Cadice (Spagna). Ha svolto e svolge attività di valutazione per Riviste nazionali e internazionali e di progetti nazionali e internazionali.
Ha partecipato a commissioni giudicatrici di dottorato esterne all'Università di Bologna ed è stata membro eletto di commissione di concorso per professore associato (Univ. di Trento) e ricercatore universitario (Univ. di Verona) per il settore M-STO/01-Storia Medievale. E' stata membro straniero nominato per concorso presso l'Ecole Normale Superieure- sede di Lione (Francia) per Maitre de conference, ambito di Storia medievale (2011).
E' responsabile dall'a.a.2009-10 del coordinamento scientifico e didattico per l'Univ. di Bologna del Progetto "HISTARMED-Histoire et Archéologie Médiévales", Master europeo/percorso di studio integrato a titolo doppio/multiplo (L.M. in Scienze Storiche e Orientalistiche) tra le Università di Bologna, Lione/2/ CIHAM, Varsavia, Granada.
Dal 1 novembre 2010 è stata eletta per un triennio Presidente del Corso di Laurea in Storia, Scuola di Lettere e Beni culturali, Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà. Per lo stesso triennio è stata membro del Collegio della Scuola di Lettere e Beni Culturali. E' stata vicedirettore del Dipartimento di Paleografia e Medievistica dal 2005 al 2012.
Fa parte del Comitato scientifico della rivista elettronica "Riparia.Rivista internazionale di storia dell'interazione società e ambiente" (Università di Laval,Canada, Cadice, Spagna); del Comitato scientifico della "Coleccion de Historia. Ajbar", Università di Granada (Spagna); del comitato scientifico della "Coleccion Poliedrica. Paisaje y cultura", Università di Cadice (E); del comitato scientifico della rivista "Millars", Università Jaume I Castellon de la Plana; del comitato scientifico della rivista elettronica "I Quaderni del M.A.E.S.", unibo; del comitato scientifico della rivista "Kalkas”; del comitato scientifico della rivista "Matildica".
Membro del Comitato Scientifico del Centro Studi Matildico e dalla fondazione al 2018 del Direttivo della Associazione Matildica, membro del Comitato Scientifico del DIPAST (Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio) dell'Università di Bologna, membro del Comitato Scientifico per le celebrazioni del IX Centenario della genesi del Comune di Bologna, fino al 2018 lo è stata anche del Comitato Scientifico SAMI-MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo) per il premio R.Francovich.
Ha fondato ed è coordinatrice scientifica del Centro Studi di Storia dei Sistemi Insediativi, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà.
Ha tenuto insegnamenti presso la Fac. di Lettere e Filosofia dell'Univ. di Bologna dall'a.a. 1990/91 all'a.a.2011-2012 e poi presso corsi di laurea triennali e magistrali della Scuola di Lettere e Beni Culturali, Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell'Università di Bologna dall'a.a.2012-13; dall'a.a.1995/96 all'a.a.2003/04 presso la Fac. di Conservazione dei Beni Culturali dell'Univ. di Bologna, sede di Ravenna; dall'a.a. 1999/2000 all'a.a.2008-09 presso l'Ind. Linguistico-letterario della SSIS, Univ. di Bologna. Ha insegnato nel Master unibo "Didattica del patrimonio culturale", a.a.2018-19. Ha partecipato alle commissioni di accesso alla SSIS e alle commissioni finali di abilitazione dal 2000 al 2009 e in qualità di membro nominato della commissione e relative prove TFA, A050 (2012) e A043/A050 (2014)
Laureatosi a Pisa con una tesi sull’esercizio della giurisdizione criminale in un Vicariato della Toscana Medicea tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 (rel. M. Montorzi), ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca a Siena. È attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, dove insegna Storia del diritto moderno e contemporaneo, e abilitato a Professore Associato (IUS 19). Il settore principale delle sue ricerche è quello della storia del diritto penale dal XVII al XX secolo, ma si è dedicato anche alla storia delle Università, delle biblioteche giuridiche, al tema dei diritti collettivi e al diritto statutario.
Ha pubblicato tre volumi attinenti alla storia del diritto penale (Nel laboratorio di Francesco Carrara: le miscellanee giuridiche di Francesco Carrara, 2003; Dal textus all’ordine sanzionatorio. La classificazione dei crimini tra tecnica giuridica e logica di edificazione istituzionale, 2011; Il magistero di un criminalista di fòro. Giovanni Carmignani “avvocato professore di leggi”) e sta lavorando ad uno studio sulla giurisdizione mercantile nel Granducato di Toscana in età moderna.
In tema di diritto statutario si è occupato degli Statuti dell’Ordine di Santo Stefano (Universi particolari: l'apparato sanzionatorio stefaniano tra statuti, prassi capitolare e consiliare, 2017), degli statuti della Repubblica di Lucca (Per una ricerca sugli Statuti della Repubblica di Lucca del 1446/47) e degli statuti dei collegi universitari bolognesi (Nelle Università “più celebrate esistenti”: studenti, docenti, libri e manoscritti di diritto nel Collegio Sinibaldi di Bologna, 2017).
In tema di diritto statutario intenderebbe investigare una indagine sui commentari gli statuti lucchesi del 1539 (in particolare sui Notabilia statutorum lucensis digesta per singulos titulos quatuor librorum institutionum civilium e sulle Annotationes ad Statuta lucana supra Institutiones canonicas di Filippo Maria Vernizzi, sec. XVIII) e sulle redazioni statutarie di alcune comunità del contado pisano nella prima metà del ‘400.
1984 – Laurea in Lettere presso l’Università di Bologna, con una tesi discussa con Augusto Vasina su “Gli estimi del comune di Bologna (1296-1297)”
1997 – Dottorato in Storia Medievale presso l’Università di Torino, con una tesi su “Politica e retorica a Bologna nel Duecento”
Dal 1980 è in servizio presso il MIBACT, prima come bibliotecario (1980-1985) poi come archivista di stato (1985-2021) presso l’Archivio di Stato di Bologna, dove si è occupato prevalentemente di documentazione medievale; dal 1995 coordina il servizio didattico dell’archivio bolognese; dal 2000 coordina le iniziative di valorizzazione del patrimonio archivistico; è membro di varie commissioni di sorveglianza e scarto.
Dal 2008 coordina la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Bologna, in cui tiene l’insegnamento di Archivistica speciale e storia delle Istituzioni medievali e moderne.
Dal 2012 è Vicepresidente dell’Istituto per la Storia dell’Università di Bologna.
Dal 2015 è Vicedirettore dell’Archivio di Stato di Bologna.
Dal 2016 è Vicepresidente della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna.
Si allega elenco delle pubblicazioni di interesse statutario
Retorica e politica nel Duecento. I notai bolognesi e l’ideologia comunale, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 1998, (Nuovi studi storici, 48), pp. 162
I lupi e gli agnelli. Ideologia e storia di una metafora, in «Nuova rivista storica», 83/2 (1999), pp. 215-24
Linguaggi politici e orizzonti d’attesa a Bologna fra XIII e XIV secolo, in «Quaderni storici», 102 (1999), pp. 659-75
I notai bolognesi in età comunale, tra cultura letteraria e impegno ideologico, in «I quaderni del M.AE.S.», 3 (2000), pp. 65-88
Recensione a: Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), a cura di A.
Vasina, voll. II-III, Roma 1998-1999, (Fonti per la storia dell’Italia medievale, Subsidia, 6/2,
6/3), in «Archivio storico italiano», 158 (2000), pp. 168-72
Gli statuti delle corporazioni. Iconografia e ideologia, in Petronio e Bologna. Il volto di una storia. Arte, storia e culto del santo patrono, Catalogo della mostra di Bologna, 24 novembre 2001-24 febbraio 2002, Ferrara, Edisai, 2001, pp. 85-91
Rolandino e l’ideologia del comune di popolo. Dallo statuto dei cambiatori del 1245 a quello
dei notai del 1288, in Rolandino e l’Ars Notaria da Bologna all’Europa. Atti del convegno
internazionale di Bologna, 9-10 ottobre 2000, a cura di Giorgio Tamba, Milano, Giuffrè, 2002,
pp. 49-74
L'usuraio onorato. Credito e potere a Bologna in età comunale, Bologna, Il Mulino, 2008, (Collana di storia dell'economia e del credito, 15), pp. 293
«Ricordando il passato e preparando il futuro...». Cento anni di studi sul Liber Paradisus, in Il Liber Paradisus e le liberazioni collettive nel XIII secolo. Cento anni di studi (1906-2008), a cura di Armando Antonelli e Massimo Giansante, Venezia, Marsilio, 2008, pp. XVII-XLIV
I prologhi del Liber Paradisus. Fonti e problemi, in Il Liber Paradisus e le liberazioni
collettive nel XIII secolo. Cento anni di studi (1906-2008), a cura di Armando Antonelli e Massimo Giansante, Venezia, Marsilio, 2008, pp. 201-228
Le origini dell'Archivio di Stato di Bologna e i documenti di età comunale, in "Il passato davanti a noi". 140 anni dell'Archivio di Stato di Bologna (1874-2014), Atti del convegno di studi, Archivio di Stato di Bologna, 20-21 novembre 2014, a cura di E. Arioti e S. Alongi, Bologna, Il Chiostro dei Celestini-Amici dell'Archivio di Stato di Bologna, 2016, (I Quaderni del Chiostro, 2), pp. 33-39
Gli archivi giudiziari di età comunale, in "Il passato davanti a noi". 140 anni dell'Archivio di Stato di Bologna (1874-2014), Atti del convegno di studi, Archivio di Stato di Bologna, 20-21 novembre 2014, a cura di E. Arioti e S. Alongi, Bologna, Il Chiostro dei Celestini-Amici dell'Archivio di Stato di Bologna, 2016, (I Quaderni del Chiostro, 2), pp. 57-64
Il comune di popolo a Bologna (1228-1327), in Bologna 1116-1327. Due secoli di autonomia comunale, a cura di M. Giansante e D. Tura, Bologna, Il Chiostro dei Celestini, 2020, pp. 99-173
Sede di lavoro: Anagni, Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale (www.isalm.it)
Curriculum: professore di storia e filosofia nei licei classici, studia gli statuti del Lazio meridionale dagli anni ottanta pubblicando Lo Statuto di Supino, Anagni 1986; Lo Statuto di Collepardo, Anagni 1988 (con Tommaso Cecilia); Lo Statuto di Morolo, Anagni 1990 (in E. Canali, Cenni storici della Terra di Morolo); Le Liberanze o Statuto di Patrica del 1696, in Latium, 15 (1998) e lo studio Il “danno dato” negli statuti di Campagna e Marittima. Una nota illustrativa in Rivista storica del Lazio, 13-14 (2005-2006), n. 22. Attualmente sta lavorando, con Lorenzo Spaziani, allo Statuto di Sgurgola. Ha curato per il Sistema bibliotecario e documentario della Valle del Sacco e per l’Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale il progetto Storia comune, i cui risultati sono editi in Storia comune. Gli statuti comunali antichi nel Lazio meridionale, Anagni 2017 a cui è allegato il DVD omonimo (con booklet) della collana Itinera, 4, Anagni 2017.
Dipartimento di Scienze Giuridiche – Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Professore Associato di Storia del diritto medievale e moderno, insegna Diritto Comune e Storia del diritto medievale e moderno nella sede di Bologna, Storia del diritto moderno e contemporaneo e Storia del diritto marittimo e commerciale nella sede di Ravenna.
Le sue ricerche - sfociate in monografie e contributi minori - si sono incentrate su aspetti del ius mercatorum sostanziale (i mediatori commerciali) e processuale (la Mercanzia bolognese); della truffa nell'Italia liberale e dell'avvocatura in età contemporanea. Attualmente si occupa della storia della Scuola giuridica bolognese tra XIX e XX secolo e di assicurazioni marittime in Età Moderna.
Nell’ambito delle sue ricerche in tema di ius mercatorum ha editato
- gli Statuti dell’Universitas mercatorum, campsorum et artificum di Bologna del 1400 (A. Legnani Annichini, La giustizia dei mercanti. L'Universitas mercatorum, campsorum et artificum di Bologna e i suoi statuti del 1400, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 1-295)
- gli Statuti dell’Universitas mercatorum, campsorum et artificum di Bologna del 1436 (A. Legnani Annichini, La Mercanzia di Bologna. Gli statuti del 1436 e le riformagioni quattrocentesche, Bologna, Bononia University Press, 2008, pp. 312 (Seminario Giuridico della Università di Bologna).
Sempre riconducibili alle tematiche mercantesche e costruiti su fonti statutarie i saggi - Il fallimento a Bologna: una giurisdizione contesa tra Comune e Mercanzia, «Rivista di Storia del Diritto Italiano», 2009, LXXXII, pp. 1 – 107 - Tra Comune e Mercanzia: la giurisdizione fallimentare bolognese tra Basso Medioevo e prima Età Moderna, in La giurisdizione fallimentare. Modelli dottrinali e prassi locali tra Basso Medioevo ed Età Moderna, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 65 - 78 - La disciplina del prosseneta tra iura propria e ius commune: la realtà bolognese (secc. XIII-XV), «Historia et ius», 2016, 9, pp. 1 – 36 - Il processo mercantesco a Bologna (secc. XV-XVIII). L'itinerario di un "tradimento", in Justice and Judicial Process. Evolution and development in the History of Law, Guadalupe Murcia, UCAM - Universidad Catòlica San Antonio, 2021, pp. 255 - 272
Non legato alla specifica realtà bolognese, ma risultato di un’attenta analisi degli statuti di San Felice sul Panaro il saggio Il paradigma della giustizia locale in una terra emiliana: gli statuti di San Felice sul Panaro del 1464, «Historia et ius», 2012, 2, pp. 1 - 28
Università di Teramo; Facoltà di Giurisprudenza
1989 – Laurea in Giurisprudenza con lode all’Università “La Sapienza” di Roma
1991-1994 – Research fellow presso il Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte (Frankfurt a. M.)
1992-2001 – Ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma
1994 – Dottore di ricerca (Università di Torino)
2001 – Professore associato di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Teramo
2005 – Professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Teramo
Ha inoltre insegnato, con contratti di docenza, nelle università di Cassino (1996-1997) e Cagliari (1998-2001) e, in virtù di apposita convenzione, presso l’Università di Roma Tre (2013-2019)
Principali interessi di ricerca:
La scuola dei Glossatori e il rinascimento giuridico medievale;
il rapporto ius commune / iura propria nella società comunale italiana
il recupero della legislazione novellare di Giustiniano e la sua esegesi in Europa;
i modi di risoluzione delle controversie nella tarda antichità e nel primo medioevo;
le leggi romano-barbariche;
le istituzioni giuridiche della Chiesa in età tardoantica.
Pubblicazioni:
Luca Loschiavo ha sinora pubblicato 4 libri come autore, 4 come curatore, circa 60 saggi e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, volumi collettanei, opere enciclopediche.
In argomento statutario ha pubblicato il saggio:
La storiografia statutaria degli ultimi trent’anni. Considerazioni brevi tra passato e futuro prossimo, in: «Historia et ius», 12 (2017), pp. 1-14
Ha tenuto relazioni e seminari in convegni in Italia e all’estero e, in particolare, presso istituzioni francesi (Paris, Angers), inglesi (Oxford, London), tedesche (Frankfurt am Main, München, Konstanz), e ungheresi (Esztergom).
Università di Siena, Dipartimento di Giurisprudenza
Laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università di Siena (1981).
Diploma di Conservatore di manoscritti presso la Scuola per archivisti e bibliotecari (oggi Scuola di specializzazione in Beni archivistici e librari) dell’Università di Roma “La Sapienza” (1986).
Ricercatrice di Storia del diritto medievale e moderno dal 1984, prima presso l’Università di Teramo (allora “G. D’Annunzio”), poi dal 1996 presso l’Università di Siena. In ambedue le sedi in alcuni anni accademici ha tenuto degli insegnamenti. È stata docente di dottorato e di master. Ha partecipato a vari progetti e programmi di ricerca finanziati dal MIUR; titolare dei fondi PSR FFABR 2017.
Linee di ricerca: giuristi e loro opere; università; manoscritti giuridici; stampe giuridiche; consilia; sviluppo del pensiero giuridico su alcuni temi; medaglie e ritratti raffiguranti giuristi.
Argomento normativo e statutario: il più rilevante contributo viene dalla catalogazione dei mss urgellensi, fra i quali quelli di interesse catalano-aragonese, costituiti da molte centinaia di testi schedati singolarmente, raccolgono legislazione dei re d’Aragona, statuti di comunità catalane, opere dottrinarie legate allo ius proprium di quell’area, oppure legislazione sinodale, per molti versi assimilabile agli statuti.
Progetti in ambito normativo e statutario: la ormai avviata schedatura dei nomi “secondari” (sottoscrizioni, adesioni etc.) nei consilia a stampa costituirà anche uno strumento per le ricerche sull’applicazione dello ius proprium.
Pubblicazioni e curatele: due monografie (una con coautore); circa trenta articoli (cinque con coautore); revisione, integrazione e completamento, con il prof. Martin Bertram, del catalogo dei manoscritti giuridici della Biblioteca Capitular de La Seu d’Urgell; circa quaranta voci di enciclopedia (una con coautore); circa cinquanta recensioni e segnalazioni; ideazione con criteri innovativi e cura, con il prof. Gian Maria Varanini, degli Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri, in quattro volumi; e altre cose minori.
Incarichi editoriali: redattore corrispondente della Rivista internazionale di diritto comune; componente della redazione della rivista RR. Roma nel Rinascimento. Componente del comitato scientifico di Ius Illuminatum. Oficina de investigação (Universidade NOVA de Lisboa); delle Ediciones Olejnik (Madrid - Buenos Aires - Bogotá - Lima - México - Santiago); di Vergentis. Revista de Investigación de la Cátedra Internacional conjunta Inocencio III (Universidad Católica de Murcia). Co-direzione della collana Themis - Corti di giustizia e magistrature nella storia per Arnaldo Forni Editore, fino alla liquidazione della casa editrice.
Appartenenza a società scientifiche e accademie: Iuris canonici medii aevi consociatio/International Society of Medieval Canon Law (ICMAC); Selden Society di Londra; Società Italiana di storia del diritto; Accademia Senese degli Intronati; Associazione Roma nel Rinascimento; Istituto Emilio Betti di scienza e teoria del diritto nella storia e nella società; Societas historicorum Coronae Aragonum (HISCOAR); De Statutis Society.
Université d’Avignon – département d’Histoire Université de Rome « Tor Vergata » – département de Droit
1) Doctorant de Recherche en cotutelle dans l’Université d’Avignon en Histoire dans le cadre du Doctorat de Recherche en Histoire, et dans l’Université de Rome “Tor Vergata” en Histoire du droit du Moyen-Âge dans le cadre du Doctorat de Recherche en Droit Public ;
2) Master en Droit délivré par l’Université “Roma Tre” dans l’année universitaire 2016/2017, avec une thèse en Histoire du droit du Moyen-Âge et de l’Âge Moderne ;
3) Diplôme de Postulateur de sainteté (histoire de l’église – droit canonique – théologie) délivré par la Congrégation des Causes des Saints dans l’année universitaire 2013/2014.
ACTIVITÉS DANS LES DOMAINES UNIVERSITAIRE ET HISTORIQUE
1) Membre du Laboratoire CIHAM-UMR 5648 « Histoire, Archéologie, Littératures des mondes chrétiens et musulmans médiévaux » ;
2) Membre de l’association « De Statutis society » ;
3) Agent contractuel vacataire d’enseignement en Analyse de Corpus à l’Université d’Avignon – Département d’histoire – dans l’année universitaire 2020/2021 ;
4) Agent contractuel vacataire d’enseignement en Pratique de la Recherche à l’Université d’Avignon – Département d’histoire – dans l’année universitaire 2020/2021 ;
5) Agent contractuel vacataire d’enseignement en Histoire médiévale à l’Université d’Avignon – Département d’histoire – dans l’année universitaire 2019/2020 ;
6) Participe, comme intervenant extérieur, aux activités et fait partie de la commission d’examen de la chaire universitaire d’Histoire des Institutions politiques dans la faculté de sciences politiques de l’Université de Rome “Tor Vergata” ;
7) Participe, comme intervenant extérieur, aux activités et fait partie de la commission d’examen de la chaire universitaire d’Histoire du droit italien dans la faculté de droit de l’Université de Rome “Tor Vergata” ;
8) Collaborateur des chaires universitaires d’Histoire du droit du Moyen-Âge et de l’Âge Moderne et Histoire de la Codification dans l’Université de “Roma Tre” ;
9) Membre de la rédaction de la revue d’Histoire juridique de l’époque médiévale et moderne“Historia et Ius” ;
10) Stagiaire dans l’année 2017 aux Musées du Vatican dans le département muséal Épigraphie pour le projet de transcription du manuscrit du chanoine Giuseppe Settele ;
11) Consultant en histoire du Monastère “Santa Maria de’ Sette Dolori” de Rome.
CONFÉRENCES ET INTERVIEW
1) Interview concernant le mariage de Pier Luigi Farnèse et Gerolama Orsini, célébré au XVI siècle, diffusée sur la chaîne Rai 2 dans l’émission télévisée “Mezzogiorno in famiglia” le 18/02/2018 ;
2) Interview concernant la famille Farnèse du duché de Latera, diffusée sur la chaîne Sky dans l’émission télévisée “Piccola grande Italia” dans l’année 2016 ;
3) Conférence sur l’Histoire de la justice au Moyen-Âge, tenue à Bolsena dans l’année 2011.
PUBLICATIONS Livres :
1) Il Castello di Latera e il tertium Comparationis Medioevo, pp. 1-110, Comune di Latera, 2009 ;
2) Il Processo Basso-Medievale nei Ducati di Latera e Castro e nella Repubblica di Siena, pp. 191, Comune di Latera, 2011 ;
3) Da ricca che era... Serva di Dio Camilla Virginia Savelli, Duchessa di Latera e Fondatrice del Monastero di Santa Maria de' Sette Dolori in Roma, pp. 1-439, Comune di Latera, 2013 ;
4) Il processo a nostro Signore Gesù Cristo, pp. 1-227, Effigi, 2013.
Direction d’ouvrages :
1) “Il pensiero giuridico italiano 1941”, pp. 1-206, “Historia et ius”, 2018.
Articles :
1) Il Medioevo nascosto: la figura dell'Arcidiacono e il governo della Chiesa locale dopo la legislazione conciliare dei secoli XII-XIII, publié en L’Idea il giornale di pensiero, année XIX-XX, 2013/2014 ;
2) La sacralità e l'onorabilità nel diritto alto-medievale: le procedure giudiziarie presso i popoli germanici, publié en L’Idea il giornale di pensiero, année XXI-XXII, 2015/2016.
Préfaces en livre :
1) “Il cammino spirituale della Serva di Dio Camilla Virginia Savelli Farnese”, livre écrit par la Mère supérieure du Monastère de “Santa Maria de’ Sette dolori” de Rome, Soeur Maria Agnese Pascalizi, dans l’année 2014.
Laureato in giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti e la lode e tesi in diritto romano. Magistrato ordinario fino al 2010. Fino a quest’ultima data le mie pubblicazioni hanno riguardato il diritto e la procedura penale e altri temi del diritto vigente. Dal 2012 in poi ho pubblicato i seguenti libri
Ricostruzione della legislazione in materia di violenza sessuale in epoca romana (III secolo d.C.) e nel periodo federiciano (Liber augustalis del 1231)
Traduzione dal latino e commento su una realtà politica e giuridica unica, trattandosi di un distretto costituente una sorta di Stato nello Stato pontificio durato quasi tre secoli.
Fonti di archivio, molte delle quali inedite, mi hanno permesso di fare luce su un personaggio romanzesco quanto reale che portò in salvo centinaia di trentini, triestini, friulani e dalmati (ex militari dell’esercito austro-ungarico e prigionieri dei russi) dall’inferno della rivoluzione bolscevica facendoli sentire italiani.
Da un manoscritto inedito conservato (nell’Archivio di Stato di Roma) che costituiva il censimento delle cortigiane registrate nel 1549 ho fatto una ricostruzione dei luoghi da loro abitati anche sulla base della pianta di Roma del 1551 con un approfondito studio sulle norme fiscali emanate dai Papi del XVI secolo in forza delle quali le cortigiane venivano considerate alla stregua di ordinarie contribuenti. Contemporaneamente ho gettato uno sguardo sui letterati del Cinquecento che hanno menzionato varie cortigiane di Roma scoprendo che erano tutte registrate e tassate.
Traduzione dal latino e dal volgare di due manoscritti conservati presso l’Archivio storico capitolino e presso l’Archivio di Stato di Roma riproducenti il testo di due Statuti (risalenti rispettivamente al 1416 e al quinquennio 1461-1466) che regolarono la dogana marittima di Ripa Grande. Ho operato un confronto tra i due Statuti al fine di cogliere le novità introdotte dai pontefici rispetto alla normativa precedente che risentiva di una concezione municipalistica.
Attualmente sto traducendo dal latino gli Statuta Urbis del 1363 secondo il testo stampato pubblicato da Camillo Re nel 1883. Il lavoro è a buon punto ma il cammino da fare è ancora tanto: a questo riguardo, sto cercando di confrontare il testo stampato nel 1883 con il manoscritto conservato nell’Archivio storico capitolino, la qual cosa è assai faticosa per una persona sola.
Laureata in Lettere con una tesi di diplomatica comunale (relatore Attilio Bartoli Langeli), grazie a una borsa di studio annuale post-laurea dell’Università di Perugia ha conseguito il Diplôme d’études approfondies en Histoire (Université Paris X - Nanterre) sotto la direzione di André Vauchez.
Dal 1998 al 2020 ha svolto la sua attività di ricerca e di archivista all’interno di Scriptorium snc, occupandosi, tra le altre cose, della produzione documentaria del Comune di Perugia e prendendo parte all’edizione di varie tipologie di fonti di età medievale e moderna: Statuto del Comune di Perugia del 1279 (1996); Statuti e matricole del Collegio della Mercanzia (2000); «Statutorum volumen» della Comunità di San Ginesio. La presenza di Alberico Gentili dalla redazione manoscritta alla stampa (2008); «Super studio ordinare». L’Università di Perugia nelle riformanze del Comune, I: 1266-1389 (2010). Ha inoltre collaborato alle attività della Bibliografia Statutaria, coordinate per l’Umbria da Maria Grazia Nico Ottaviani.
Con Andrea Augenti ha curato il volume Il castello di Carbonana. Storia, architettura, arte (All’Insegna del Giglio, 2016). Con Paolo Belardi e Manuel Vaquero Piñeiro ha curato Il castello di Solfagnano. La natura del bel paesaggio (Fabrizio Fabbri, 2018).
Attualmente è assegnista di ricerca in Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi di Palermo, nell’ambito del Progetto ERC H2020 “Documenting Multiculturalism co-existence, law and multiculturalism in the administrative and legal documents of Norman and Hohenstaufen Sicily, c. 1060 - c.1266”.
Dipartimento di Giurisprudenza - Università degli Studi di Siena
Laureata in Giurisprudenza con una tesi sullo statuto medievale di Grosseto, avvocata, ha conseguito il dottorato di ricerca in ‘Istituzioni e archivi’. è socia ordinaria dell’Accademia Senese degli Intronati e componente del comitato di redazione del ‘Bullettino Senese di Storia Patria’; è socia della Iuris Canonici Medii ævi Consociatio (ICMAC), dell’ Istituto Emilio Betti di Scienza e Teoria del Diritto nella storia e nella società (ISEB) e della Società Italiana di Storia del Diritto (SISD); fa parte del consiglio Direttivo della ‘De Statutis Society’-SISEFN. Attualmente è vice-presidente del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione Polo Universitario Grossetano, su nomina del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena.
Ha compiuto ricerche sugli ordinamenti comunali e sugli statuti in contesti urbani e rurali, anche sotto il profilo della tradizione documentaria e della conservazione archivistica delle fonti. A proposito delle forme del potere nella Toscana centro-meridionale, ha ricostruito i profili giuridico-istituzionali dell’affermazione del dominio territoriale del comune di Siena (con il passaggio, alla metà del secolo XIII, dall’impiego dei legami di fidelitas alla rivendicazione della iurisdicio sulle comunità e sui domini loci assoggettati), comprendendo nell’analisi le vicende della casata degli Aldobrandeschi e di alcuni enti ecclesiastici e assistenziali grossetani e senesi. Privilegiando l’esame delle fonti manoscritte, si occupa dei consilia dei giuristi, di feudo nel Medioevo, di scienza canonistica classica e di diritto minerario tra Medioevo ed Età moderna.
Di interesse prettamente statutario, ha pubblicato 3 monografie: Statuto del comune di Grosseto del 1421, Biblioteca Comunale Chelliana, Grosseto 1995; La comunità di Montorsaio e i suoi statuti. Sviluppi storico-istituzionali dalla signoria rurale all'inserimento nello Stato di Siena, Biblioteca Comunale Chelliana, Grosseto 2004; Statuta civitatis Grosseti (1421-1422), a cura di M. MORDINI, (Accademia senese degli Intronati-Fonti di storia senese), Siena 2019.
Laureata in Scienze Storiche all’Università di Torino con una tesi sulla negoziazione della strada del col di Tenda e le Comunità alpine dell’alta valle Roya tra Sei e Settecento, con menzione di tesi da parte della Provincia di Cuneo; prosegue in Francia l’attività di ricerca dove consegue il dottorato all’Université de Provence, Aix-Marseille I con un lavoro sulla regolamentazione dei pascoli e la costruzione di istituzioni alpine per la pastorizia, definite « alpi di prossimità » : la tesi riceve il premio europeo E. Baluze 2008. Consegue il diploma all’Archivio di Stato di Torino. Dirige dal 2017 il quaderno annuale di studi « Intemelion. Cultura e Territorio » : https://www.intemelion.it/. Attualmente è Ricercatore Associato al LabIsAlp, Mendrisio-Università della Svizzera Italiana ; collabora con il centro interuniversitario di Storia Territoriale « Gioffredo Casalis », il DIGSPES (Università del Piemonte Orientale) e con il DISGEM (Università di Genova). Insegna Storia e Filosofia al Liceo.
Si è interessata alle pratiche normative nella definizione dei confini, nelle convenzioni medievali e nei conflitti successivi ; dello spazio politico delle comunità alpine di età moderna, e dei Commons Rules. Alcuni saggi su questi temi sono : « "Il Commissariato agli Usi Civici" e le pratiche d'uso », in Quaderni Storici, 2/2007, pp. 549-590 ; « Montagne indivisibili e pascoli di confine. Le alpi del Tanarello tra XV e XVIII secolo », in Lo spazio politico locale in età medievale, moderna e contemporanea, a cura di R. Bordone, P. Guglielmotti, S. Lombardini, A. Torre, Alessandria 2007, pp. 145-153 ; « Boschi e confini nelle Alpi Marittime in età moderna. Gli usi di confine e i limiti del bosco di Gerbonte tra le alpi delle comunità (1666-1670) », in Comunità e questioni di confini in Italia settentrionale (XVI-XIX sec.), a cura di M. Ambrosoli e F. Bianco, Milano 2007. « Usages et autorité du pâturage sur les montagnes liguro-piémontaises (XVe-XXe siècles) » en La montagne : pouvoirs et conflicts de l’Antiquité au XXIe siècle, sous la direction de S. Berthier-Flogar et F. Bertrandy, Chambery 2011, pp. 229-250. « Commons e fiscalità. La negoziazione delle terre alte nelle Alpi sud-occidentali in età moderna » in Quaderni Storici, (2017) LII-155, pp. 383-416.
Iniziative e progetti in corso
Il Catasto della magnifica comunità di Ventimiglia (1545-1554), a cura di Mario Ascheri e Giuseppe Palmero, è stata una operazione di trascrizione collettiva e digitalizzata dei dati di una fonte storica, resa fruibile nel volume, corredato da un CD-rom, pubblicato nel 1996 in collaborazione con la sezione dell’Archivio di Stato. La raccolta della documentazione normativa della città di Ventimiglia è più consistente per il tardo Settecento, ma seppure in forma frammentaria copre i secoli del tardo medioevo e dell’età moderna : si intende digitalizzare queste carte sparse per renderle fruibili sul sito della rivista « Intemelion. Cultura e Territorio ».
Oggi il paesaggio come « manufatto » sociale è al centro dei suoi interessi, e l’approccio agli statuti di comunità e alle convenzioni medievali ne costituiscono un importante aspetto argomentativo. In questi termini il progetto di public history, incentrato sulla città moderna di Ventimiglia si articola su più piani : quello della partecipazione civica alla trascrizione per le carte già digitalizzate ; in collaborazione con le Università, quello della promozione degli studi inerenti la costruzione del territorio produttivo ; lo spazio politico e sociale, nell’ambito del quale si definiscono le risorse ambientali e si realizza il paesaggio.
Docente di Metodologia della ricerca storica (Storia medievale) presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell'Università di Torino.
È presidente del Centro Internazionale di Studi sugli Insediamenti Medievali.
I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia economico-sociale e sui rapporti fra città e contado nel basso medioevo, con particolare riferimento alle relazioni fra comuni urbani e signori, agli insediamenti rurali, ai contadini dipendenti, alla normativa cittadina, agli statuti, alle carte di franchigia e alle consuetudini.
Tra le sue pubblicazioni più recenti, si ricordano i volumi Villenove medievali nell’Italia nord-occidentale (Torino 2004), Una signoria vescovile nel cuore dell’Impero (Vercelli 2004), Grandi proprietà ecclesiastiche nell’Italia nord-occidentale (Bologna 2009), Forme di dipendenza rurale nel Medioevo: servi, coltivatori liberi e vassalli contadini nei secoli IX-XIV (Bologna 2018), Il servaggio bassomedievale: “taillables” e “mainmortables” nell’area alpina occidentale(Acireale-Roma 2019), Comunità, carte di franchigia, comuni (Acireale-Roma 2020) .
(Roma 1964) storica dell’arte dell’Università di Bologna (professore a contratto), ha conseguito l’abilitazione nazionale per la docenza di seconda fascia in Storia dell’Arte medievale e Archeologia medievale e ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali di tema artistico, storico e letterario. Ha affrontato in varie pubblicazioni temi attinenti all’Archeologia cristiana (Ravenna, Costantinopoli), in parte confluiti nel suo primo volume sulla Decorazione a stucco in Italia fra Tardo Antico e Alto Medioevo (2002). Si è quindi orientata più decisamente verso tematiche di iconografia medievale, in prospettiva iconologica, con particolare riguardo all’immagine musiva, ovvero al pavimento medievale di XI e XII secolo (Bobbio, Cremona, Aosta, Venezia, Pavia e Otranto in particolare) inteso come veicolo di motivi simbolici. Diverse sue pubblicazioni sono edite negli Atti dei Colloqui dell'Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (AISCOM). Recenti lavori sono inoltre dedicati all’iconografia dantesca, alla rappresentazione figurata della città di Bologna e alle immagini del diavolo e dell’inferno nel Medioevo. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Iconografie dantesche, Ravenna, Longo, 2008; Bologna delle Torri. Uomini, pietre e artisti dal medioevo a Giorgio Morandi (coautrice Anna Laura Trombetti), Firenze, Edifir, 2013; Diavoli e inferni nel medioevo, Padova, Poligrafo, 2015; «Pigliare occhi, per aver la mente». Dante, la Commedia e le arti figurative, Roma, Carocci, 2020. Laura Pasquini è socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le province di Romagna, partecipa dal 2009 al progetto internazionale “Dante e l’arte”, è socio fondatore dell’Associazione italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM).
Andreas Rehberg, dal 1984 ha compiuto i suoi studi universitari in storia medievale e moderna nonchè in scienze politiche alle università di Monaco di Baviera e di Roma (La Sapienza). Nel 1994 finì l'università con la tesi del dottorato sul ruolo dei benefici ecclesiastici della famiglia Colonna („Kirche und Macht im römischen Trecento“). Dal gennaio del 1995 Rehberg è membro dell’Istituto Storico Germanico a Roma (DHI) con particolare impegno per la storia del comune di Roma nel periodo 1400-1527. Si è interessato di statuti nell’ambito ecclesiastico in un libro sulla composizione sociale dei capitoli delle basiliche di S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore nel Trecento (Tubinga 1999). Ha pubblicato regesti dai più antichi decreti comunali di Roma scritti dallo scribasenato Pietro Rutili negli anni 1515-1526 (Liber decretorum, 2000-2002, in traduzione italiana 2010 per l'interessamento della Fondazione Marco Besso) nonché studi sulla storia dell'ospedale di S. Spirito in Sassia e sul suo ordine, con particolare attenzione al fenomeno delle collette di elemosine su scala europea. Norme statutarie nel senso largo affronta anche nei suoi studi sulla presenza di monaci ultramontani nei monasteri romani e laziali. Si interessa inoltre di fonti per la storia dello Studium Urbis. Da qualche anno Rehberg si occupa anche dell’importanza sociale, politica e urbanistica dell'araldica romana.
Bibliografia:
A. Rehberg, Roma 1360: Innocenzo VI, lo status popularis e gli statuti di Roma, Bullettino dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo 110 (2008) S. 237-278.
Per l’ulteriore bibliografia si rinvia a: http://dhi-roma.it/index.php?id=rehberg_publ&L=11
Professore ordinario di “Storia del diritto medievale e moderno” - Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona.
I suoi studi vertono, tra l’altro, sulla scienza giuridica medievale (ha studiato il dominio diviso e i diritti reali) e in specie su Bartolo da Sassoferrato, sui rapporti tra humanae litterae e giurisprudenza nel Quattrocento, su Andrea Alciato e sull’umanesimo giuridico in Francia nel XVI secolo, sul matrimonio ed i rapporti personali e patrimoniali tra coniugi; si interessa inoltre da tempo del rapporto tra diritto e letteratura nonché dell’iconografia e iconologia giuridica in età rinascimentale e moderna. Ha tenuto numerose conferenze e relazioni in convegni e seminari di studi nazionali ed internazionali (oltre 160), presso varie Università in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni: G. ROSSI, «Duplex est ususfructus». Ricerche sulla natura dell’usufrutto nel diritto comune, 2 voll., Padova 1996. G. ROSSI (a cura di), La tradizione politica aristotelica nel Rinascimento europeo: tra “familia” e “civitas”, Torino 2004. G. ROSSI, Incunaboli della modernità. Scienza giuridica e cultura umanistica in André Tiraqueau (1488-1558), Torino 2007. G. ROSSI (a cura di), Il Rinascimento giuridico in Francia. Diritto, politica e storia, Roma 2008. A. PASTORE e G. ROSSI (a cura di), Paolo Zacchia. Alle origini della medicina legale: 1584-1659, Milano 2008. G. ROSSI (a cura di), Bartolomeo Cipolla: un giurista veronese del Quattrocento tra cattedra, foro e luoghi del potere, Padova 2009. G. ROSSI e F. ZANUSO (a cura di), Attualità e storicità del «Dei delitti e delle pene» a 250 anni dalla pubblicazione, Napoli 2015. G. ROSSI e V. CRESCENZI (a cura di), Bartolo da Sassoferrato nella cultura europea tra Medioevo e Rinascimento, Sassoferrato-Urbino 2015. G. ROSSI ET ALII (a cura di), Rifrazioni anomale dell’idea di giustizia, Napoli 2017. È fondatore e condirettore della rivista on-line “Historia et ius” (Classe A dell’ANVUR e dal 2020 indicizzata in SCOPUS). Su temi statutari si è occupato degli statuti della Valle di Fiemme e della riflessione di Boncompagno da Signa nel Cedrus.
Su temi statutari:
Relazioni a convegni:
- G. ROSSI, Le regole del produrre e del commerciare in città: la lunga durata degli statuti cittadini e corporativi tra medioevo ed età moderna, relazione nel III Congresso biennale della “Associazione Italiana di Storia Urbana” (AISU): La città e le regole (Torino, 15-17 giugno 2006).
- G. ROSSI, Economic activity and city governance in 14th Century Verona. The statutes of “Domus mercatorum”, relazione nella sessione Crafts in Urban Government, II: City and Guild all’ “International Medieval Congress” (IMC) 2007: Medieval Cities, University of Leeds (Leeds, 9-12 July 2007).
- G. ROSSI, Il “Cedrus” di Boncompagno da Signa: teoria e prassi retorica per gli statuti comunali, relazione nella “XVIth Biennial Conference” della “International Society for the History of Rhetoric” (ISHR), Università di Strasburgo (Strasbourg, 24-28 luglio 2007).
Pubblicazioni:
- G. ROSSI, «È stato osservato e si osserva...»: l’identità di un popolo nello specchio del suo diritto. Il «Libro delle consuetudini» (1613) della Comunità di Fiemme, in Archivio Storico Ticinese, s. 2a, XXXIX (2002), n. 132, pp. 203-220.
- G. ROSSI, Le «Eccezioni della Comunità di Fiemme contro il nuovo statuto...» (1784) di C.A. Pilati: riforme illuministiche e difesa della tradizione giuridica nel ’700 trentino, in Carlantonio Pilati. Un intellettuale trentino nell’Europa dei Lumi, a cura di S. FERRARI e G.P. ROMAGNANI, Milano, Franco Angeli, 2005, pp. 274-297.
Professoressa associata di Storia Medievale all'Università di Pisa. Insegna Storia Pubblica Digitale nel corso di laurea magistrale di Informatica Umanistica, Storia degli Insediamenti Tardo Antichi e Medievali nel corso di laurea magistrale di Archeologia; e Storia Medievale ed Esegesi delle fonti medievali nel corso di laurea di Storia. Ideatrice e co-titolare, con Maria Simi, del Seminario di Cultura Digitale. Direttrice del Laboratorio di Cultura Digitale (http://www.labcd.unipi.it/) dalla sua costituzione al febbraio 2021; direttrice del Polo Multimediale dell'Universit di Pisa; opera nel direttivo dell’Associazione Italiana per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (2015-2021) e dell’Associazione Italiana per la Public History (2017-in corso), oltre che nel comitato editoiale di Public History Weekly. Ha concentrato i suoi studi sulla circolazione mediterranea medievale, l’evoluzione del comune tra Italia e Provenza, la storia della Lunigiana e la Digital Public History. Ha guidato un’équipe di ricerca sulla storia e archeologia del paesaggio in Val di Vara e Lunigiana (tramonti.labcd.unipi.it) ed è responsabile scientifico dell’edizione digitale del Codice Pelavicino (http://pelavicino.labcd.unipi.it/).
Pubblicazioni selezionate:
La popolazione pisana nel Duecento. Il patto di alleanza di Pisa con Siena, Pistoria e Poggibonsi del 1228, Pisa, ETS, 1994.
“Boni amici et vicini”. Le relazioni tra Pisa e le città della Francia meridionale dall’XI secolo agli inizi del XIV, Pisa, ETS, 2002.
Tra dominante, signori e comunità: gli statuti lunigianesi del Boucicaut, in Signori, regimi signorili e statuti nel tardo Medioevo. VII Convegno del Comitato nazionale per gli studi e le edizioni delle fonti normative (ferrara 5-7 ottobre 2000), a cura di Rolando Dondarini, Gian Maria Varanini, M. Venticelli, Bologna, Pàtron, 2003, pp. 205–215.
Poteri locali e popolamento in Lunigiana tra XII e XIII secolo, in Da Luni a Sarzana - 1204 - 2004. Ottavo Centenario della Traslazione della Sede Vescovile (Sarzana 30 Settembre - 2 Ottobre 2004), Roma, 2007, pp. 255–272.
Medioevo in Val di Vara: problemi di racconto, in Storia e territorio della Val di Vara, a cura di Enrica Salvatori, Pisa, Felici Editore, 2012, pp. 109–129.
Il cittadino digitale e la storia: un nuovo rapporto?, in Novi Cives: Cittadini dall’Infanzia in poi, a cura di Beatrice Borghi, Francisco F. Garcia Pèrez, Ola Moreno Fernández, Bologna, Patron, 2015.
Digital (Public) History: la nuova strada di una antica disciplina, «RiMe – Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea» 1–I (2017), pp. 57–94.
L’edizione digitale di fonti storiche: nuove opportunità, nuovi problemi, nuove figure, in Edito, inedito, riedito. Saggi dall’ XI Congresso degli Italianisti Scandinavi, Università del Dalarna – Falun, 9-11 giugno 2016, a cura di Vera Nigrisoli Wärnhjelm, Pisa, Pisa University Press, 2017, pp. 39–53.
Storia Digitale e Pubblica: lo storico tra i “nuovi creatori” di storia, in Public History. Discussioni e pratiche, a cura di Paolo Bertella Farnetti, Lorenzo Bertucelli, Alfonso Botti, Milano, Mimesis, 2017, pp. 189–199.
La strategia documentaria del vescovo di Luni Guglielmo. Considerazioni a margine di un’edizione digitale, in Ingenita curiositas. Studi sull’Italia medievale per Giovanni Vitolo, a cura di Rosalba Di Meglio, Bruno Figliuolo, Antonella Ambrosio, vol. III, Battipaglia, 2018, pp. 1175–1190.
con Baldassarri, Monica – Grava, Massimiliano, Storia e archeologia di un ambiente montano: un progetto di ricerca sui paesaggi lunigianesi, «Il Capitale Culturale» 12 (2015), pp. 773–801.
con Bellometti, Rosita, Carta senza parole. Usi non scrittori della carta nell’Italia medievale, «Archivio Storico Italiano» 174, 3 (2016), pp. 457–482.
con Riccardini, Edilio – Balletto, Laura – Rosselli Del Turco, Roberto – Alzetta, Chiara – Di Pietro, Chiara – Mannari, Chiara – Masotti, Roberto – Miaschi, Alessio (a cura di), Codice Pelavicino. Edizione digitale, Pisa, 20202a.
Già interessata allo studio degl statuti medievali dello spazio lunigianese, ha curato l'edizione degli statuti conservati nel Codice Pelavicino e sta lavorando, come responsabile di un'équipe interdisciplinare, all'edizione digitale degli statuti Monterosso al Mare, con immagine, trascrizione e traduzione delle rubriche (http://statutomonterosso.labcd.unipi.it/). Parallelamente sta studiando come arrivare a una edizione comparativa degli statuti lunigianesi che consenta, oltre che idonee ricerche testuali, il confronto parallelo delle rubriche di argomento simile.
Docente di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze. Ricopre vari ruoli istituzionali nel medesimo Ateneo ed è presidente del Corso di Studi magistrale in Scienze Storiche. È membro del Comitato Scientifico del Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo in San Miniato, di cui è stato Direttore; deputato della Deputazione di Storia Patria per la Toscana; membro dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa e accademico ordinario per la Classe di Discipline Umanistiche e Scientifiche dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. È membro del Comitato scientifico e della redazione di numerose riviste, fra cui «Revue Mabillon», e della collana di monografie «Archeologia Pubblica» di Firenze University Press. Dirige, con Isabella Gagliardi, la collana «Fragmentaria. Studi di storia e antropologia religiosa», di Firenze University Press. È stato visiting professor nelle Università di Bristol (GB), Kassel (D) e Hankuk University of Foreign Studies, Seoul (KOR). Si occupa principalmente di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche e di testi normativi delle città comunali italiane. Ha collaborato col Comitato Nazionale per gli studi e le edizioni delle fonti normative ed ha all’attivo edizioni di statuti toscani del Tre e Quattrocento, repertori di fonti, ricerche su vari aspetti formali e sostanziali dei codici normativi italiani redatti fra XIII e XVI secolo. Si è occupato anche del rapporto fra statuti latini e volgarizzamenti e delle relazioni fra i testi statutari e la stampa.
Sta portando a termine, con Federigo Bambi e Lorenzo Tanzini, l’edizione degli statuti volgarizzati della Repubblica fiorentina (1355-56), nell’ambito di un progetto che potrebbe trovare spazio fra le attività dell’associazione De Statutis.
Fra le pubblicazioni specifiche si segnala:
Il bosco negli statuti rurali del comprensorio chiantigiano (seconda metà del XIV – seconda metà del XVI secolo), in Il bosco nel Chianti, “Il Chianti, storia, arte, cultura, territorio”, periodico del Centro di Studi Storici Chiantigiani, XVII, 1994, pp. 79-106.
Statuti del Comune di San Miniato al Tedesco (1337), Centro di Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo, Pisa, ETS 1994.
Statuti del Comune di Santa Croce (prima metà del sec. XIV - 1422), Comune di Santa Croce sull’Arno, Pisa, Pacini 1998.
Su editoria e normativa statutaria in Toscana nel secolo XVI, “Quaderni Medievali”, XLVI, 1998, pp. 101-117.
Per un commento alle edizioni di Romolo Caggese. I codici statutari, il trattamento dei testi, la critica, in Statuti della Repubblica fiorentina, editi a cura di R. CAGGESE, Nuova edizione a cura di G. PINTO, F. SALVESTRINI, A. ZORZI, I, pp. IX-LII.
Gli Statuti trecenteschi di San Miniato, Montaione e Gambassi, “Miscellanea Storica della Valdelsa”, CV, 1999, n. 2, pp. 111-133.
Law, Forest Resources and Management of Territory in the Late Middle Ages: Woodlands in Tuscan Municipal Statutes, in Forest History. International Studies on Socio - economic and Forest Ecosystem Change, ed. by M. AGNOLETTI and S. ANDERSON, Wallingford, Oxon (UK) – New York, Cabi Publishing 2000, pp. 279-288.
Storiografia giuridica ed erudizione storica nel secolo XIX. Lodovico Zdekauer editore degli Statuti pistoiesi, in Statuti Pistoiesi del secolo XIII. Studi e testi, a cura di R. NELLI e G. PINTO, I, Studi, Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria 2002, pp. 15-79.
Gli statuti delle ‘quasi città’ toscane (secoli XIII-XV), in Signori, regimi signorili e statuti nel tardo medioevo, a cura di R. DONDARINI, G. M. VARANINI, M. VENTICELLI, Bologna, Pàtron 2003, pp. 217-242.
Statuti e cartae libertatum di emanazione signorile nella Toscana dei secoli XIII e XIV, “Società e Storia”, CXXIV, 2009, pp. 197-229.
Erudizione storica e tradizioni normative. La stampa degli Statuti medievali toscani tra età moderna e contemporanea, in Studi in onore di Sergio Gensini, a cura di F. CIAPPI e O. MUZZI, Firenze, Polistampa 2013, pp. 237-278.
La lingua della legge. I volgarizzamenti di statuti nell’Italia del Basso Medioevo [con LORENZO TANZINI], in Comunicare nel medioevo. La conoscenza e l’uso delle lingue nei secoli XII-XV, a cura di I. LORI SANFILIPPO e G. PINTO, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo 2015, pp. 250-301.
Storiografia giuridica ed erudizione storica nel secolo XIX. Lodovico Zdekauer editore degli statuti medievali toscani, in Lodovico Zdekauer. Discipline storiche e innovazione fra Otto e Novecento, a cura di F. PIRANI, Ancona-Fermo, Deputazione di Storia Patria per le Marche 2016, pp. 111-154.
Struttura, normazione e stratificazione testuale negli statuti di alcune città comunali italiane del XIII e XIV secolo, in Les statuts communaux vus de l’intérieur dans les sociétés méditérranéennes de l’Occident (XIIe-XVe siècle). Statuts, écritures et pratiques sociales - III, sous la direction de D. LETT, Paris, Éditions de la Sorbonne 2019, pp. 19-35.
Water Management and Local Environment in the Statutory Legislation of Communal Italy (13th-14th Centuries), “Vierteljahrschrift für Sozial- und Wirtschaftsgeschichte”, in stampa.
Nato a Bergamo nel 1968
Dal 2007 al 2019 ha collaborato stabilmente con l’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università dell’Insubria con la qualifica di tecnico scientifico. Attualmente è bibliotecario per l’Università degli Studi di Bergamo
Si è laureato nel 1997 in Storia Medievale presso l’università degli Studi di Milano.
Nel 2002 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia Medievale con una tesi dal titolo Potere e società ad Arezzo nel XIII secolo (1230-1300). Nel 2007 ha conseguito il diploma della “Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica” dell’Archivio di Stato di Milano.
Ha partecipato a una ventina di convegni e giornate di studio, fra i quali segnaliamo:
Petrarca Politico, tenutosi a Roma e Arezzo il 19-20 marzo 2004;
IV. Les Statuts vus de l’intérieur : la structure, le plan et les thèmes, IV convegno internazionale sugli Statuti, tenuto a Nimes il 14 e 15 gennaio 2016.
Ha pubblicato circa 130 saggi, fra monografie, articoli, edizioni di fonti e curatele di volumi; circa 250 recensioni di volumi italiani e stranieri. Si segnalano in particolare:
Alla periferia dell’impero: le strutture del Regnum nel contado aretino della prima metà del Duecento, in “Società e Storia”, n. 109, 2005, pp. 459-75;
Vescovo e signore. La parabola di Guglielmino degli Ubertini ad Arezzo (1248-1289), in “Società e Storia”, n. 138, pp. 699-728;
Potere e Società ad Arezzo nel XIII secolo (1214-1312), Spoleto, CISAM, 2013;
La lenta ascesa di una famiglia signorile: i Tarlati di Pietramala prima del 1321, in “Archivio Storico Italiano”, a. CLXXII (2014), n. 640, pp. 203-47;
Prima del 1327: gli statuti aretini duecenteschi. Frammenti e ipotesi di ricostruzione, in «Rivista di Storia del Diritto Italiano», LXXXVII (2014), pp. 433-90
Statuti medievali di comunità urbane, rurali e montane. Esperienze in Lombardia e Toscana, premessa di M. Ascheri, Roma, Aracne, 2019
Università degli Studi di Sassari
Professore associato di Storia medievale presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, dove insegna Storia medievale (corsi triennali di Lettere e di Scienze dell’educazione) e Storia degli insediamenti medievali (corso magistrale di Archeologia). Dal novembre 2020 è vicedirettore dello stesso Dipartimento.
È membro della SISMED (Società Italiana degli Storici Medievisti) e dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Fa parte del comitato scientifico della rivista QUAVAS (Quaderni del Centro di Documentazione dei Villaggi Abbandonati della Sardegna) e della collana “Società, culture, economia” (Gruppo Bonanno Editore, Acireale-Roma).
La sua attività di ricerca è concentrata prevalentemente sul basso Medioevo, privilegiando in chiave comparatistica i temi dei poteri signorili, dei processi e delle forme dell'insediamento urbano e rurale, così come anche quelli delle strutture economico-sociali e delle trasformazioni politico-istituzionali intervenute tra Due e Trecento, con particolare riferimento alla dialettica tra città e Corona.
Tra le pubblicazioni di argomento normativo e statutario annovera l’edizione dello Statuto di Bosa (in I Malaspina e la Sardegna. Documenti e testi dei secoli XII-XIV, Cuec, Cagliari 2005, doc. 118), nonché i saggi La Carta di popolamento del nuovo borgo di Goceano (1336), in “Archivio Storico Sardo”, LIV (2019), pp. 69-94; Alle origini del Comune di Sassari. Modelli pisani e istituzioni locali, in I settecento anni degli Statuti di Sassari, a cura di A. Mattone e P.F. Simbula, Franco Angeli, Milano 2019, pp. 121-160; Nuove riflessioni sulla Carta de Logu di Arborea, in Medioevo e Mediterraneo: incontri, scambi e confronti. Studi per Salvatore Fodale, a cura di P. Sardina, D. Santoro, M.A. Russo, M. Pacifico, New Digital Frontiers, Palermo 2020, pp. 179-194 (in collaborazione con P.F. Simbula).
Attualmente lavora all’edizione degli Statuti di Sassari in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Sassari.
Professore ordinario, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale
Direttore della Rivista on line Italian Review of Legal History
Principali temi di ricerca scientifica: storia del diritto e della giustizia nell’alto medioevo con particolare riguardo al Regno longobardo-italico, storia della giustizia tra XI e XIII secolo, storia delle fonti del diritto e delle istituzioni in età medievale e moderna, condizione giuridica dello straniero, diritto internazionale pubblico e privato tra medioevo e età contemporanea, storia della giustizia e del processo penale tra XIX e XX secolo, storia della tratta degli schiavi, delle migrazioni e dei diritti umani.
C. Storti (2020) 1385: un anno tra politica e giustizia a Milano, in “Notariorum Itinera” VII/2(2020),
C. Storti (2019), Diritto società e politica negli statuti di Castelletto Ticino, in Statuta et ordinamenta comunis et hominum loci de Castelleto, Magenta, edizioni Zeisciu
C. Storti (2017), Les statuts Lombards du XVe siècle entre coutumes et lois des seigneurs, in “Aysso es le commessamen. écritures et mémoires du Montpellier medieval”, textes recueillis par V. Challet avec la participation de Y. Mausen et G. Russo, Presses Universitaires de la M.diterranée,
C. Storti (2015), The Lombard Statutes of the 14th Century, in “Splitski Statut iz 1312. Godine: Povijest i pravo. Povodom 700. Obljetnice atti del convegno internazionale” a cura di Z. Radic, M. Trogrlic, M. Meccarelli, L. Steindorff, Split IKnjizevni Krug, ISBN
C. Storti (2012). Legislazione statutaria in itinere in G. Andenna, C. Bertoncelli, G. Cossandi, M.L. Mangini, P. Pedrazzoli, C. Storti, Statuti di Novara del XIV secolo, a cura di G. Cossandi, M.L. Mangini, Varese, Insubria University Press,
C. Storti (2010). Gli statuti tra autonomie e centralizzazioni nel Medioevo in Il diritto per la storia: gli studi storico giuridici nella ricerca medievistica, a cura di E. Conte, M. Miglio, Roma, Istituto storico italiano per il medioevo,
C. Storti (2008). Note introduttive a Statuta Civitatis et Episcopatus Cumarum (1458) a cura di M.L. Mangini, Varese, Insubria University Press,
C. Storti (2007). Scritti sugli statuti lombardi, Milano, Giuffrè,
C. Storti (2007). Consuetudini e statuti: un itinerario sul fondamento delle autonomie tra prassi e scienza giuridica nella Lombardia nord-occidentale tra Verbano e Valsesia in Gli statuti del Verbano, Atti della Giornata di Studio organizzata dal Centro culturale Elisarion. Minusio-Locarno 8 novembre 2003, a cura di F. Ferri, Varese, Insubria University Press,
C. Storti (2002). Gli Statuti di Lucca e di Bergamo all’epoca di Giovanni e Carlo di Boemia, in "Medioevo Europeo: Giovanni e Carlo di Lussemburgo in Toscana (1331-1369). Montecarlo (Lu), 14 luglio 2002, pp. 149-174, Lucca, Quaderni Lucchesi di Studi sul medioevo e sul Rinascimento, pp. 149-174
C. Storti (1998). Intorno ai Costituti Pisani della legge e dell'uso (secolo XII), Napoli, GISEM-Liguori editore,
C. Storti (1986). Lo statuto di Bergamo del 1331, Milano, Giuffrè,
C. Storti (1984). Diritto e istituzioni a Bergamo dal comune alla signoria, Milano, Giuffrè, ISBN 978881400384. (Università degli Studi di Milano Facoltà di Giurisprudenza Pubblicazioni dell'Istituto di storia del diritto italiano, 10)
Laureato in filosofia e già docente di storia e filosofia nei licei, ho conseguito il dottorato di ricerca in storia urbana e rurale con tesi pubblicata dal titolo Le signorie rurali nell’Umbria settentrionale. Perugia e Gubbio, secc. XI-XIII, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1999 (Pubblicazioni degli Archivi, di Stato, saggi, n. 52). Ho dedicato a questo campo di indagine, e più in generale a quello dei ceti dirigenti in età medievale, molti degli altri miei studi, prendendo in esame anche aspetti particolari relativi allo stile di vita di di essi, come il linguaggio dell’araldica e le torri private urbane. Tuttavia mi sono anche interessato alle comunità del territorio e, a questo proposito, ho approfondito a più riprese la problematica dei beni collettivi e delle comunanze. Relativamente alle materie che interessano la nostra Società, ho pubblicato nel 2018 gli Statuti e riformanze della comunità di Gaiche (1318-1566), per i tipi della Deputazione di storia patria per l’Umbria, nella collana “Statuti comunali dell’Umbria” diretta da M. G. Nico Ottaviani, n. 9. Si tratta dell’edizione critica di un codicetto conservato presso la Biblioteca Augusta di Perugia, che contiene gli atti di quel comune rurale, situato nella parte meridionale del comitato perugino, cominciando dallo statuto del 1318 per finire con il successivo statuto del 1566. Tra le due redazioni normative si colloca tutta una serie di riformanze che si occupano di vari aspetti della vita della comunità e che forniscono un interessante spaccato delle vicende di essa, in una fase storica particolarmente critica che ebbe come esito la decadenza e le fine della comunità stessa.
Per quanto concerne la materia statutaria, sto portando avanti l’edizione critica di due statuti umbri, uno dei quali ignoto. Il loro interesse e la loro particolarità consistono nel fatto che essi si possono definire “gemelli”, in quanto il loro contenuto è quasi identico in tutto e per tutto, a parte gli aggiustamenti indispensabile per distinguerli. Esso si riferiscono a due comunità, quella di Titignano e quella di Corbara, site in territorio orvietano e poste sotto regime signorile, in quanto feudo di due rami della famiglia dei conti di Montemarte, ciascuno dei quali prendeva il nome dai due castelli (conti di Corbara e conti di Titignano); i due distretti erano confinanti e formavano un unico comprensorio signorile. Una sola delle due redazioni statutarie, quella di Titignano, è datata al 1554, a differenza di quella di Corbara che non ha datazione. A prescindere tuttavia da ciò, si pone innanzitutto il problema del rapporto tra di esse: quale delle due è l’originale e quale la copia? Oppure ambedue discendono da un originale terzo sconosciuto? E ancora: si tratta di statuti per così dire octroyèes, cioè concessi di iniziativa dei conti, o furono il frutto di una trattativa consensuale o magari furono il risultato di un compromesso che pose fine ad un conflitto? Su queste e su altre questioni c’è ancora molto da fare, anche se il lavoro è favorito dalla disponibilità di un archivio signorile assai ricco, pur se relativo al solo ramo di Titignano; anche la sezione di Archivio di Stato di Orvieto offre buone possibilità di approfondimento in materia.
Siena, Gruppo di ricerca “Statuti del territorio senese-grossetano”
Nata a Siena il l° marzo 1952, residente a Siena. Laurea in Filosofia con lode conseguita nel 1976 presso l'Università degli Studi di Siena, Diploma di Paleografia, Archivistica e Diplomatica conseguito nel 1988 presso la Scuola di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Perugia, corso di "Conservazione e Restauro", dal 12 dicembre 1994 al 2 giugno 1995, presso il Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato di Roma. Dal 1985 ha prestato servizio presso l'Archivio di Stato di Siena, con la qualifica di archivista di Stato direttore coordinatore, ricoprendo i seguenti incarichi: sostituto del dirigente, sostituto del funzionario delegato, direttore della sala di studio, direttore del museo, direttore del servizio conservazione e restauro, del servizio prestiti per le mostre, del servizio di fotoriproduzione e del servizio protocollo informatico; è stata il referente della comunicazione istituzionale e dell'organizzazione di eventi e mostre nell' Archivio di Stato; membro di varie commissioni di sorveglianza e scarto su archivi di uffici statali. Dal 1° gennaio 2011 ha avuto la vicedirezione dell’Archivio di Stato di Siena, il cui dirigente era a interim. E’ in pensione dal 1° marzo 2015. Fa parte dal 1996 dell'Istituto storico diocesano di Siena, del Consiglio direttivo dell'Università Popolare Senese 2006. Dal 2007 è socia dell'Accademia senese degli Intronati.
Negli anni ha eseguito studi e ricerche storico-archivistiche per incarico del Ministero per i beni e le attività culturali; ha partecipato con relazioni a convegni di studio nazionali e internazionali; ha collaborato con varie università degli studi ed enti culturali italiani ed esteri. Molte pubblicazioni, di taglio fortemente documentario in armonia con il lavoro professionale di archivista, sono concentrate su Siena e sul territorio senese: ha infatti effettuato ordinamenti di vari fondi archivistici senesi; edito il corpus delle leggi suntuarie e alcuni statuti di Siena e dello Stato senese; trattato il periodo rinascimentale a Siena approfondendo i temi dello sviluppo urbanistico e della cultura superiore di taglio esoterico; trattato la storia della comunità ebraica senese attraverso il filtro della documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Siena dal secolo XIII al secolo XIX; trattato la storia delle donne e dei “diversi” nella Siena medievale e rinascimentale attraverso statuti e altre fonti archivistiche; ha pubblicato alcuni saggi sulla storia delle Contrade e del Palio. In particolare si è dedicata negli anni a vari approfondimenti sulle confraternite senesi e sulla devota e caritativa presenza dei laici all’interno della Chiesa.
Studi in materia statutaria editi
-P. Turrini, La legislazione granducale nelle raccolte a stampa, in Leggi, Magistrature, Archivi, a cura di S. Fineschi - C. Zarrilli, Milano, Giuffré, 1990, pp. 241-356.
-M.A. Ceppari Ridolfi - P. Turrini, Il mulino delle vanità. Lusso e cerimonie nella Siena Medievale. Con l'edizione dello statuto del Donnaio (1343), Siena, Il Leccio, 1993.
-Statuta et ordinamenta vallis Ambre, a cura di M.A. Ceppari – E. Iacona – P. Turrini in Bucine e la val d'Ambra nel Dugento. Gli ordini dei conti Guidi, a cura di M. Ascheri, Siena, Il Leccio, 1995, pp. 29-86.
-P. Turrini, Castelnuovo dell'Abate: beni comunitativi e usi civici dal Medioevo all'età moderna, in "Anthimiana. Studi e ricerche dell'abbazia di Sant'Antimo", 2 (1998),
pp. 33-66.
-P. Turrini, Un frammento in volgare dello statuto di Biccherna del 1337 (Archivio di Stato di Roma, Statuti454/14), in Siena e il suo territorio nel Rinascimento, a cura di M. Ascheri, vol. III, Siena, Il Leccio, 2000, pp. 1-14.
-Statuti medievali e moderni del comune di Trequanda (secoli XIV-XVIII), trascrizioni di L. Gatti – A. Tonioni, a cura di D. Ciampoli – P. Turrini, introduzione di M. Ascheri, Siena, Cantagalli, 2002.
-P. Turrini, Un caso toscano: lo Stato senese, in Disciplinare il lusso. La legislazione suntuaria in Italia e in Europa tra Medioevo ed età moderna, atti del convegno di studi, Bologna, 27-28 settembre 2002, a cura di M.G. Muzzarelli - A. Campanini, Roma, Carocci, 2003, pp. 75-89.
-P. Turrini, San Gusmè: una comunità e il suo statuto, in Una comunità restaura la sua storia, Festa del Luca, San Gusmè, 5-12 settembre 2004, pp. 7-12.
-P. Turrini, Le cerimonie funebri a Siena nel basso medio evo: norme e rituale, in "Bullettino senese di storia patria", CX (2003), numero dedicato a Morire nel Medioevo. Il caso di Siena, atti del convegno di studi, Siena, Accademia dei Fisiocritici, 14-15 novembre 2002, a cura di S. Colucci, pp. 53-102.
-San Gusmè e il suo statuto seicentesco, a cura di P. Turrini - V. Marcolini, con un saggio di M. Ascheri, Firenze, Aska, 2005.
-P. Turrini, "A cagione che ogni fratello sia buon cristiano". Lo statuto della compagnia laicale della Santissima Annunziata, in La Compagnia della Santissima Annunziata di San Gusmè. Storia, patrimonio artistico e statuto, a cura di V. Marcolini - P. Turrini, introduzione di M. Ascheri, con un saggio di L. Martini, Siena, Pascal Editrice, 2007.
-P. Turrini, Il restauro dello statuto miniato trecentesco della confraternita di San Domenico in Camporegio di Siena, in MiBAC, Sisma in Abruzzo: il recupero dei monumenti, XIII Salone dei Beni e delle Attività Culturali, Restaura, V Salone del Restauro e dei Beni Culturali, Venezia, 3-5 dicembre 2009, pp. 127-130.
-M.A. Ceppari – C. Papi – P. Turrini, La città del Costituto. Siena 1309-1310: il testo e la storia, introduzione di M. Ascheri, Siena, Pascal Editrice, 2010.
-La legislazione suntuaria dal Medioevo all’età moderna nello spazio di Siena e Grosseto,
atti della giornata di studio, Siena 25 maggio 2018, a cura di M.A. Ceppari Ridolfi - E. Mecacci - P. Turrini, Siena, Accademia senese degli Intronati, 2019.
-P. Turrini, Le leggi contro il lusso nei territori di Siena e Grosseto (secc. XIII-XVII), in La legislazione suntuaria dal Medioevo all’età moderna nello spazio di Siena e Grosseto, atti della giornata di studio, Siena 25 maggio 2018, a cura di M.A. Ceppari Ridolfi - E. Mecacci - P. Turrini, Siena, Accademia senese degli Intronati, 2019, pp. 65-119.
Iniziative e progetti in corso
Edizione di statuti di confraternite del territorio senese-grossetano, individuati fra quelli conservati presso la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena.
PhD in Scienze storiche dal Medioevo all'Età contemporanea
RTD-B in Storia medievale
Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e civiltà antiche e moderne
Università degli Studi di Perugia
Stefania Zucchini, laureata in Lettere e dottore di ricerca in Storia, è docente di Storia medievale presso il Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Perugia. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la storia dell’università nel Medioevo e nello specifico i rapporti fra il mondo universitario, la politica e la società locale; la storia cittadina nell’età comunale e signorile prevalentemente in area umbra, in particolare per gli aspetti politici e socio-economici; la storia religiosa e monastica, studiata in un’ottica comparativa volta a individuare convergenze e peculiarità dei centri monastici umbri del Medioevo centrale. Dal 2008 è membro del comitato scientifico del progetto Onomasticon. Prosopografia dell'Università degli Studi di Perugia e dal 2011 fa parte dell’Advisory Committee di Heloise. European Network on Digital Academic History. Dal 2020 è membro del Comitato Direttivo della Deputazione di storia patria per l’Umbria. Fra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie Università e dottori nell’economia del comune di Perugia (Perugia, Deputazione di Storia patria per l’Umbria, 2008) e Deruta e il suo territorio: la storia e i documenti, 1. Dalle origini al Cinquecento (Perugia, Deputazione di Storia patria per l’Umbria, 2011) e i saggi Un confine mobile. I rapporti tra città, signori e comunità locali: il caso di Perugia, in Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria. Dinamiche politiche, assetti amministrativi, società locali (secoli XII-XVI), a cura di P. Pirillo e L. Tanzini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2020, pp. 347-368; Mater e domina. Ambizioni e domini territoriali del comune di Perugia dall’epoca consolare al governo di popolo (secc. XII-XIV), in “Nuova Rivista Storica”, a. CIV (genn.-apr. 2020), fasc. I, pp. 139-192; The Financing of Perugia University (14th-15th Centuries), in ‟CIAN-Revista de Historia de las Universidades”, 24 (2021), fasc. I, pp. 34-62.