Summer School 2024 - ARCHLABS 3

Missione 2024

 

Riemerge il medioevo a Piazza Armerina. Nell’ambito della missione 2024 coordinata dall’Università di Bologna è stato indagato il villaggio medievale che si sovrappone alla celebre dimora del IV secolo d.C. Si tratta delle case di un grande abitato del X-XII secolo con case-laboratorio di uno o più stanze nelle quali venivano conservate derrate alimentari e svolte attività di cottura dei cibi. All’interno di una di esse, insieme a numerose anfore e a grandi orci privi di coperchio, sono stati rinvenuti anche due rari esempi di amuleti islamici in bronzo e in piombo, uno dei quali riporta iscritta un’invocazione tratta dal Corano. Si tratta di talismani che attestano la continuità di atteggiamenti e consuetudini ben radicate nella mentalità antica, e non solo nel mondo musulmano. In senso generale, infatti, oggetti di questo tipo sono diffusi dall’età romana in quanto elementi di difesa dalle forze del male per chi li indossava, attribuendo al testo scritto un valore magico e apotropaico.
In un altro settore dello scavo è stato rinvenuto lo scheletro di un individuo da mettere in relazione con le fasi basso medievali dell’area. I resti, in ottimo stato di conservazione, verranno sottoposti ad analisi paleoantropologiche che ne determinerà l’età, il sesso, le eventuali patologie e lo stato nutrizionale.
Gli scavi hanno rivelato infine nuovi tasselli alla conoscenza del grande edificio monumentale che precedeva la villa tardoantica, un complesso importante, dotato di terme, che fa parte delle sorprese che l’area archeologica, con il proseguimento delle indagini, continuerà a riservarci.

ArchLabs 2024 - Summer School internazionale di archeologia (ArchLABS - Archaeological Heritage in Late Antique and Byzantine Sicily)- Piazza Armerina, villa del Casale

La villa romana del Casale di Piazza Armerina ha ospitato per la terza volta la Summer School internazionale di archeologia ArchLABS - Archaeological Heritage in Late Antique and Byzantine Sicily dal 1 al 13 luglio. Si tratta di una iniziativa promossa dall’Università di Bologna in collaborazione con il CNR-ISPC nell’ambito di una convenzione che le due istituzioni hanno di recente rinnovato con il Parco archeologico di Morgantina e della Villa romana del Casale per lo sviluppo delle ricerche archeologiche alla villa. Il lavoro si inquadra nel programma di tutela della Soprintendenza BB.CC.AA. di Enna e ha il patrocinio del Comune di Piazza Armerina. All’edizione 2024 hanno partecipato professori, ricercatori e studenti dell’University of South Florida e degli atenei europei di Stoccolma, Oviedo, Castilla-la Mancha, Atene, Cipro, Trnava ed Enna oltre che, naturalmente, di Bologna e del CNR-ISPC.

Il progetto, avviato nel 2022, si basa sull’esecuzione di uno scavo nell’area occidentale della villa, non interessata in precedenza da ricerche sistematiche. Nelle due edizioni precedenti, sono state svolte prospezioni geofisiche condotte da ricercatori del CNR-ISPC di Lecce, nell’ambito di un progetto sostenuto dal nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea sull’Heritage Science E-RIHS, i cui risultati hanno indirizzato le ricerche successive.
Le attività di scavo, avviate quest’anno già a partire dal 24 giugno da un più ristretto numero di ricercatori e studenti e concluse il 13 luglio, hanno permesso di ampliare la conoscenza delle fasi di vita dell’area interessata dalle indagini, in cui sono presenti strutture riferibili ad epoca tardoantica (IV-V secolo) e arabo normanna (X-XII secolo). Conosciuta soprattutto per i suoi straordinari mosaici del IV secolo d.C., infatti, la villa continua a vivere durante il periodo bizantino, arabo e normanno, pur perdendo la sua funzione di grande residenza. Compito dei ricercatori è quello di ricostruire i cambiamenti avvenuti nell’area, per fornire un contributo alla conoscenza della Sicilia attraverso i secoli.

Nel corso della Summer School, anche quest’anno il sito della villa è stato un campo-scuola di approfondimento sull’edilizia abitativa nella Sicilia tardoantica. Il programma ha unito approcci teorici tradizionali a contenuti basati sulle tecniche digitali per l’indagine, la raccolta dei dati e la gestione degli archivi ai fini della pratica e della ricerca archeologica. L’obiettivo della Summer School, infatti, è quello di fornire ai partecipanti un’opportunità di apprendimento completa, che unisca teoria e pratica, adottando l’intera gamma delle metodologie in uso nell’archeologia odierna.

A chiusura delle attività, lo scavo è stato aperto al pubblico, con la collaborazione del Gruppo Archeologico L. Villari di Piazza Armerina. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai visitatori e dai partecipanti alla Summer School, che hanno potuto condividere i risultati delle proprie ricerche e soprattutto della loro straordinaria esperienza formativa, resa possibile dalla sinergia fra le istituzioni coinvolte.

ARCHLABS 3

 

ARCHAEOLOGICAL HERITAGE IN LATE ANTIQUE AND BYZANTINE SICILY

 

 

Online (Zoom Platform), June 28th, 2024

Piazza Armerina (EN, Sicily), 1st-13th July 2024

 

Description:

The Summer School will focus on housing in late antique Sicily, with particular emphasis on the aristocratic Villa of Piazza Armerina. It will adopt an approach based on digital techniques for investigation, survey, data collection, management, and 3D reconstruction of archaeological records. The aim is to provide a learning opportunity that combines theory with practice, employing a comprehensive range of state-of-the-art methodologies suitable for archaeological practice and research. It will be held in the exceptional context of the Villa of Piazza Armerina, which will serve as a model of excellence for teaching.

 

Expected outcomes:

  • Gain a solid grounding in archaeological theory and practice.
  • Engage in hands-on technical training across various archaeological-related subjects, supported by workshops and on-site instruction.
  • Cultivate skills in cutting-edge digital technologies for archaeological excavation and recording techniques.
  • Enhance understanding of the complete excavation process, documentation, and record-keeping.
  • Foster reflective practice and the ability to connect material culture with the archaeological context.
  • Strengthen organizational, teamwork, and collaboration skills.

 

Institutions involved:

University of Bologna; Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC), Rome; Open University, Cyprus; Soprintendenza BB.CC.AA. di Enna; Stockholm University; National and Kapodistrian University of Athens; University of Enna “Kore”; University of Castilla-La Mancha; University of Oviedo; University of South Florida.

 

Teaching staff:

Isabella Baldini, University of Bologna; Paolo Barresi, University “Kore” of Enna; Francesco Cardinale, University of Bologna; Salvatore Cosentino, University of Bologna; Georgios Deligiannakis, Open University of Cyprus; Stephan Noureddine Hassam, University of South Florida; Arja Karivieri, Stockholm University; Claudia Lamanna, University of Bologna; Platon Petridis, National and Kapodistrian University of Athens; Diego Piay Augusto, University of Oviedo; Marina Pizzi, University of Regensburg; Carla Sfameni, CNR, ISPC, Rome; Davide Tanasi, University of South Florida; Miguel Angel Valero, University of Castilla-La Mancha.

 

In collaboration with:

Ambiens S.r.l. – Società di Ingegneria; Agiéo Viaggi.