Il nuovo progetto di indagini nell'area della villa nasce da una convenzione tra il Parco Archeologico di Morgantina e della villa romana di Piazza Armerina e l'Università di Bologna, nell'ambito delle attività del CISEM (Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo), al cui interno collaborano anche il CNR e l'Università di Enna "Kore".
Le prime ricerche si sono svolte nel luglio 2022, nel corso di una Summer School internazionale che ha coinvolto, oltre a studenti dell'Università di Bologna, anche allievi e docenti della Stockholm University, della Open University of Cyprus, della Università di Roma La Sapienza, della Jagiellonian University in Krakow, della National and Kapodistrian University of Athens, della Università di Enna "Kore", della Universidad de Oviedo, della University of Peloponnese e della University of South Florida.
Le attività svolte durante le prime tre campagne (2022-2024) hanno permesso di ampliare la conoscenza delle fasi di vita dell’area, caratterizzata da strutture riferibili ad epoca tardoantica (IV-V secolo) e arabo normanna (X-XII secolo). Lo scavo ha avuto luogo in due settori. Nell’area occidentale del complesso, nella zona adiacente ai magazzini individuati durante le indagini condotte da E. De Miro tra il 1983 e il 1988 e nel corso di successivi ampliamenti, i saggi hanno consentito di indagare interamente un ambiente nella zona più a sud, databile, in base materiali ceramici, tra X-XI secolo. All’interno del magazzino nord, invece, sono state riportate in luce strutture già scoperte nel corso degli scavi De Miro 1983 per studiarne meglio i rapporti stratigrafici, considerata la loro importanza derivante dalla lunga frequentazione (dalla fase della c.d. villa rustica a quella del Casale tardomedievale).
Ulteriori attività hanno incluso riprese fotografiche da drone e rilievi indiretti tramite stazione totale, ma anche una scansione laser delle terme, funzionale al calcolo dei costi di riscaldamento, e la digitalizzazione di un buon numero di reperti provenienti dagli scavi Gentili del complesso balneare, allo scopo di
effettuarne la ricontestualizzazione virtuale.
Grazie alla disponibilità del Parco Archeologico, la nuova area di scavo è stata aperta al pubblico l'11 luglio 2024, un'iniziativa molto apprezzata dai numerosi visitatori e dai partecipanti alla Summer School, che hanno potuto così condividere i risultati delle ricerche e soprattutto della loro esperienza formativa.