Emangiosarcoma viscerale e cardiaco del cane

L’emangiosarcoma è un tumore maligno che origina dalle cellule endoteliali, caratterizzato da aggressività marcata, con infiltrazione locale e disseminazione metastatica precoce. Al momento della diagnosi, che in molti casi avviene dopo la rottura di una o più masse con sanguinamenti iperacuti, sono spesso già in circolo micrometastasi. La terapia d’elezione prevede l’asportazione del tumore primitivo seguita dalla chemioterapia adiuvante. Purtroppo, la maggior parte dei cani muore nel giro di 6-12 mesi a causa della malattia metastatica. Risulta pertanto necessario individuare nuove strategie antitumorali che abbiano maggiore selettività ed efficacia contro le cellule metastatiche.
L’immunoterapia dei tumori, ad oggi considerata a tutti gli effetti la quarta strategia di lotta contro il cancro, affiancandosi a chirurgia, radioterapia e chemioterapia, ha lo scopo di istruire o riattivare le cellule del sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali come estranee e ad eliminarle.
L’emangiosarcoma risulta essere un tumore immunogeno e la malattia metastatica può essere riconosciuta e controllata dal sistema immunitario.
Lo scopo del trial clinico è valutare se un vaccino eterologo (originato da un donatore diverso dal paziente), somministrato a cani sottoposti a chirurgia e trattati con chemioterapia tradizionale, possa prolungare la sopravvivenza ritardando la comparsa di metastasi o la loro progressione.

Cani con emangiosarcoma viscerale (splenico, renale, epatico) o cardiaco, in stadio clinico WHO I/II, sottoposti ad asportazione chirurgica del tumore primitivo (splenectomia, nefrectomia, lobectomia epatica o asportazione auricola) e a chemioterapia adiuvante (doxorubicina, tre somministrazioni a distanza di tre settimane).
La diagnosi di emangiosarcoma deve essere stata confermata istologicamente.

Cani con metastasi a distanza (ad eccezione di quelle polmonari evidenziate unicamente mediante TC), con tumore primitivo non asportato, trattati con farmaci chemioterapici diversi da doxorubicina o che abbiano ricevuto altri farmaci antitumorali non possono essere arruolati.

Tutti i cani saranno sottoposti a un esame fisico approfondito, analisi del sangue, radiografie del torace, ecocardiografia ed ecografia dell’addome o TCTB 20 giorni dopo la prima doxorubicina. In assenza di metastasi, i cani potranno ricevere la II dose di doxorubicina e 24 ore dopo il primo vaccino. In quell’occasione saranno prelevati 15 ml di sangue per le analisi necessarie a valutare la risposta immunitaria.
Il protocollo chemioterapico prevede 4 somministrazioni totali di doxorubicina a cadenza di 3 settimane.
I vaccini saranno ripetuti a cadenza mensile per 5 somministrazioni totali.
Alla seconda, terza ed ultima somministrazione saranno prelevati gli stessi quantitativi di sangue.
In occasione di ogni vaccinazione, saranno ripetute radiografie del torace, l’ecocardiografia e l’ecografia addominale.
Al termine del protocollo vaccinale, tutti i cani saranno monitorati a cadenza bimensile.

Oltre ad avere il costo dei vaccini coperto dagli investigatori di questo studio, il cancro del tuo cane può rispondere all’immunoterapia impedendone l’ulteriore diffusione. Inoltre, il tuo cane sarà monitorato attentamente per verificare il decorso della patologia.
L'identificazione della malattia metastatica nel tuo cane sarà un fattore determinante per le future raccomandazioni di trattamento.

Il vaccino è prodotto dai ricercatori di Humanitas University, che da molti anni si occupano di immunoterapia in oncologia. Fino ad oggi il vaccino non ha provocato tossicità (locale e sistemica) nei cani trattati.
Seppur non precedentemente riscontrati, non possiamo escludere completamente l'insorgenza di effetti collaterali locali, quali dolore, gonfiore e prurito nel sito di inoculo, e sistemici (febbre). Tuttavia, si ritiene che tali possibili effetti collaterali siano da ritenersi poco probabili e di lieve entità. L’intervento a valle dipenderà dal tipo di effetto collaterale e dalla sua entità, e comporterà (se necessario) una terapia sintomatica, come la somministrazione di antipiretico in caso di febbre >39.5°C e persistente (>48 ore), l’applicazione topica di una pomata a base di antistaminici in caso di prurito o pomfo.
Esiste la possibilità che il tuo cane non risponda all’immunoterapia, risultando nella progressione della malattia metastatica.

• Cosa dicono in Humanitas University

Verranno discusse tutte le opzioni di trattamento considerate standard per la gestione del tipo di tumore diagnosticato, inclusi chirurgia, chemioterapia tradizionale o metronomica, altri studi clinici, monitoraggio e / o cure palliative. Puoi rifiutare il trattamento o scegliere un regime di trattamento diverso per il tuo cane.
Il rifiuto della partecipazione allo studio non influirà negativamente sulle ulteriori cure ricevute dal tuo cane presso il nostro ospedale.

Se il tuo cane verrà arruolato nel trial, sarà tua responsabilità rispettare le date delle vaccinazioni.

Un paziente può essere rimosso dal trial clinico su richiesta del proprietario in qualsiasi momento durante lo studio.
La mancata osservanza degli appuntamenti di vaccinazione comporterà il ritiro del paziente dallo studio.

I proprietari sono responsabili di tutti i costi associati alla cura e al monitoraggio del proprio cane durante il trial.
Il vaccino è invece gratuito.

Le informazioni ricavate da questo studio non saranno distribuite direttamente a te come individuo, a meno che non sia specificatamente richiesto dopo il periodo di studio.
Le informazioni ottenute da questo studio saranno disponibili tramite pubblicazioni scientifiche.

Dati, fotografie e informazioni generiche sui pazienti raccolti da questo studio possono essere utilizzati per presentazioni e pubblicazioni scientifiche.
I dati sensibili del proprietario rimarranno riservati ai sensi della legge.

Prof. Laura Marconato
Laura.marconato@unibo.it