C7671 - MEDEA CLASSICA E CONTEMPORANEA

Anno Accademico 2025/2026

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di fornire una complessiva conoscenza delle modalità di trasmissione di un mito classico alla contemporaneità attraverso le sue molteplici variazioni e riscritture teatrali, letterarie, artistiche e cinematografiche. Grazie all'analisi di un caso di studio paradigmatico come la figura di Medea, gli studenti acquisiranno una metodologia critica efficace per la comprensione e interpretazione dei diversi aspetti di significazione di un mito nelle diverse culture ed epoche in cui ne sia riproposta la narrazione. 

Programma/Contenuti

Il mito di Medea attraversa l'immaginario non solo occidentale nelle sue molteplici variazioni teatrali,  iconografiche, letterarie, cinematografiche: il corso intende indagare alcune tappe significative di questa tradizione dal modello euripideo alla sua ricezione nelle letterature latina e italiana, nel teatro e nelle arti visive.

Il corso è suddiviso in tre moduli che seguono solo in parte un'articolazione cronologica e storico-letteraria. 
Il primo modulo presenterà il mito nelle sue coordinate generali e insisterà sulla formazione di un modello teatrale (Euripide) e sulla sua ampia ricezione. I moduli successivi ripartiranno dall'analisi della stessa tragedia euripidea per affrontarne le variazioni nella letteratura latina e in quella italiana ed esplorarne la nascita di nuovi modelli.

1) Inventare Medea: Euripide e Pasolini (Prof. A. Iannucci).
Euripide, drammaturgo sperimentale, riscrive il mito di Medea e costruisce un modello di eroina tragica divenuto paradigmatico nella tradizione successiva. In questo modulo si prenderanno in esame le innovazioni euripidee, anche attraverso il confronto con altri testi letterari e fonti archeologiche, e la sua persistenza nell'immaginario; una particolare attenzione sarà rivolta all'interpretazione del film Medea (1969) di Pier Paolo Pasolini. 

2) Medee latine, medee medioevali (Prof. A. Ziosi)
Dal naufragio del teatro latino si salva una sola tragedia di Medea, quella di Seneca, che rilegge in maniera moderna il modello euripideo alla luce della teoria stoica delle passioni. Fondamentali per questa riscrittura sono però anche la Didone virgiliana dell’Eneide e le due Medee (quella elegiaca delle Heroides e quella epica delle Metamorfosi) di Ovidio. Questo materiale sarà alla base dei ritratti di Medea nelle riscritture medioevali di Boccaccio

3) Riscritture di Medea tra Novecento e nuovo millennio (Prof. N. Bonazzi)
Tra la seconda metà del Novecento e i primi anni del Duemila, le scene italiane ospitano alcune riscritture del mito di Medea di grande interesse: tra queste, Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro e Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello, benché nate in contesti storici diversi, concordano nell’evidenziare la responsabilità sociale del dramma di Medea, secondo un’interpretazione che approda ad esiti recentissimi (Medea sulla strada di Teatro dei Borgia)

 

Testi/Bibliografia

I testi di riferimento sono Medea. Variazioni sul mito / Euripide, Seneca, Grillparzer, Alvaro; a cura di M.G. Ciani, Milano: Feltrinelli, 2024 e G. Pucci, Il mito di Medea: immagini e racconti dalla Grecia a oggi, Torino: Einaudi, 2017.

I testi delle opere letterarie presentate a lezione saranno resi disponibili nella pagina di Virtuale unitamente ad ulteriori materiali didattici (slides, saggi critici, video di rappresentazioni teatrali, bibliografia di riferimento per gli specifici moduli didattici, etc.).

Queste alcune indicazioni bibliografiche essenziali relative ai tre specifici moduli:

1) Euripide, Medea, introduzione di V. Di Benedetto, trad. di E. Cerbo, Milano: Bur, 1997. B. Marzullo, “La coscienza” di Medea (Eur. Med. 1078-1080), «Philologus» 143, 1999, pp. 191-210; B. Gentili, F. Perusino (a cura di), Medea nella letteratura e nell'arte, Venezia: Marsilio, 2000; M. Pellegrino, Il mito di Medea nella rappresentazione parodica dei commediografi greci, “Estudios griegos e indoeuropeos”, 18, 2008, pp. 201-216; R. Danese, R.M. Danese, Tre Medee sullo schermo, in La nuova musa degli eroi. Dal mythos alla fiction, a cura di A. Camerotto, C. De Vecchi, C. Favaro, Treviso 2008, pp. 51-66; G. Pucci, Medea ‘900, “Dionysus ex machina” IX, 2018, pp. 275-285; R. Dubbini, Medea sovrana di Corinto. Una scelta astuta nella costruzione dell’immaginario e dello spazio corinzio di epoca bacchiade, “Dionysus ex Machina”, X, 2019, pp. 32-61;  M. Fusillo, La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema, nuova edizione, Roma: Carocci, 2020.

2) Per i testi letterari: Seneca, Medea, Fedra, a cura di G.G. Biondi, A. Traina, Milano 1989; Ovidio, Lettere di eroine, a cura di G. Rosati, Milano 1989; Ovidio, Metamorfosi, vol. IV (Libri VII-IX), a cura di A. Barchiesi, E.J. Kenney, G. Chiarini, Milano 2011 (in alternativa: Ovidio, Metamorfosi, a cura di N. Scivoletto, Torino 2013; Ovidio, Metamorfosi, a cura di G. Rosati, G. Faranda Villa, R. Corti, Milano 1994). 
Per Seneca e Ovidio le edizioni critiche di riferimento sono P. Ovidii Nasonis Heroidum epistula XII Medea Iasoni, a cura di F. Bessone, Firenze 1997 e Seneca, Medea, ed. by A.J. Boyle, Oxford 2014.
Le opere di Boccaccio affrontate a lezione si possono leggere in G. Boccaccio, De mulieribus claris, in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, a cura di V. Zaccaria, vol. X, Milano 1967 e  G. Boccaccio, Genealogie deorum gentilium, in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, a cura di V. Zaccaria, voll. VII-VIII, Milano 1998.
Ulteriore bibliografia critica consigliata: A. Ziosi, ‘Medea’s Magical Metaphors: ars amandi and ars medendi in Ovid, Metamorphoses 7’, «Studi Italiani di Filologia Classica» 14.1, 2016, 58-118; A. Schiesaro, ‘Furthest Voices in Virgil’s Dido’, «Studi Italiani di Filologia Classica», 6 (2008), 60-109 e 194-245; Didone. Variazioni sul mito, a cura di A. Ziosi, Milano 2024.

3) Annibale Ruccello, Notturno di donna con ospiti, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2021; Christa Wolf, Medea. Voci, Roma, e/o, 2000; Franz Grillparzer, Medea, Venezia, Marsilio, 1998.

Metodi didattici

Tutti e tre i moduli si baseranno sull'analisi specifica degli elementi drammaturgici e sulle reperformance dei testi presi in esame. Durante il corso si organizzeranno lezioni in parte condivise dai tre docenti.
Saranno iinvitati a tenere lezioni, nella forma di codocenza, colleghi esperti negli specifici ambiti disciplinari oggetti del corso: letterature greca, latina e italiana; storia del cinema e del teatro; storia dell'arte.
Si prevede inoltre di invitare almeno un ospite esterno e di inserire ulteriori attività come la proiezione di film e la partecipazione ad almeno uno spettacolo teatrale.

Gli studenti interessati al corso integrato sono invitati allo spettacolo, Medea di Maricla Boggio con Simona Sagone, attrice e regista, che sarà presentato e introdotto da Alessandro Iannucci, il giorno 4 settembre 2026, alle ore 19, presso l'Anfiteatro del Parco di Villa Spada (ingresso da da via di Casaglia 1/7, Bologna).

Per info scrivere a: alessandro.iannucci@unibo.it

 

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il corso integrato prevede un esame finale unico con voto in trentesimi.
La prova d’esame consiste nella discussione di un approfondimento critico nella forma di una tesina o presentazione PowerPoint (almeno 3000 parole o 12 slides) che potrà essere individuale o di gruppo purché sia chiaramente identificabile il contributo del singolo, da concordare con uno dei docenti, in accordo con il docente titolare del corso.
Per favorire la condivisione delle conoscenze si proporrà agli studenti di discutere collegialmente i propri lavori di approfondimento in una o più occasioni seminariali concomitanti con le date di appello previste.

Strumenti a supporto della didattica

Slides, dossier di testi, contenuti audiovisivi.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessandro Iannucci

Consulta il sito web di Antonio Ziosi

Consulta il sito web di Nicola Bonazzi

Istruzione di qualità Uguaglianza di genere

SDGs

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.