C7667 - IL LUNGO '68

Anno Accademico 2025/2026

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito una comprensione critica e multidisciplinare del lungo '68 italiano, sviluppando competenze nell'analisi di fonti primarie (documenti storici, opere cinematografiche, testi filosofici) e nella valutazione delle complesse interazioni tra cultura, politica e società. Sapranno contestualizzare i movimenti rivoluzionari italiani nel panorama transnazionale, riconoscere le specificità del caso italiano e analizzare criticamente l'eredità di questo periodo nella società contemporanea, acquisendo così strumenti metodologici trasferibili ad altri contesti storici e culturali.

Programma/Contenuti

Il corso propone un viaggio interdisciplinare attraverso un decennio cruciale nella storia italiana, marcato da intense trasformazioni sociali, culturali e politiche. Rivolti a studentx di tutte le discipline, i tre moduli si immergeranno, da punti di vista diversi ma coordinati, nel fervore rivoluzionario degli anni '60 e '70 in Italia, esplorando la storia, la memoria e l’eredità di questo intenso periodo. Il docenti adotteranno un approccio critico e analitico, incoraggiando i/le partecipanti a confrontarsi direttamente con le fonti primarie e a sviluppare una comprensione autonoma degli eventi che hanno segnato un'epoca di straordinaria effervescenza e speranza di cambiamento. Questo viaggio attraverso una delle fasi più turbolente della storia italiana non solo aumenterà la consapevolezza sulle dinamiche storiche, ma arricchirà anche la capacità di valutare criticamente come il passato continui a influenzare il presente.

Modulo 1: L'assalto al cielo: filosofia, cultura e cinema in Italia (1968-1977)

Docenti: Filippo Del Lucchese e Daniele Rugo (docente invitato, Brunel University, London)

In questo modulo, con la collaborazione del prof. Daniele Rugo (docente invitato, Brunel University, London), ci concentreremo sul modo in cui le dinamiche politiche e sociali abbiano influenzato e siano state influenzate da filosofia, cinema e cultura. Con una attenzione particolare al cinema di lotta di quel periodo, tra fiction e documentario, il modulo mira a fornire una comprensione profonda – e un’esperienza visiva – delle questioni chiave che hanno definito questo periodo: la violenza politica, le teorie e le pratiche rivoluzionarie, e il ruolo dell'industria culturale emergeranno come temi centrali. Attraverso l'analisi di opere significative e la discussione sui contributi di alcuni dei maggiori autori e pensatori del tempo, gli studenti avranno l'opportunità di comprendere le complesse interazioni tra ideologie, espressione artistica e cambiamento sociale. Particolare attenzione sarà dedicata alla maniera in cui il cinema (sia come forma di intrattenimento sia come strumento di critica sociale) e la filosofia politica che lo attraversa abbiano plasmato il discorso pubblico. Attraverso letture e analisi di spezzoni di film opportunamente selezionati, le/gli studentx esploreranno come i/le registx abbiano utilizzato la loro arte per commentare e partecipare attivamente ai dibattiti culturali e politici del tempo.

Modulo 2: Dalla storia del ’68 al Sessantotto nella storia

Docente: Luca Baldissara

Scopo di questo modulo è quello di contribuire alla storicizzazione del ‘68, alla sua riconduzione alla storia del ‘900. L’ipotesi di fondo è che il ‘68 possa essere assunto come una faglia storica, che segna un prima e un dopo, un evento ma anche un processo (il ‘68 e il “Sessantotto”), un fenomeno transnazionale. In tale prospettiva, il ‘68 diviene espressione di un ciclo storico che ha inizio negli anni Sessanta e termina nei Settanta. Diviene il “lungo sessantotto”, da guardare come una sorta di riflesso della seconda modernità (quella dell’industrializzazione avanzata e del consumismo, dopo la prima, quella manifestatasi nel passaggio tra XIX e XX secolo), osservatorio privilegiato sui mutamenti delle culture in relazioni ai mutamenti sociali. Si guarderà dunque al ‘68 come fenomeno globale e transnazionale, cogliendo alcuni tratti della specificità italiana (in primo luogo l’estendersi agli anni Settanta). A tal fine, si farà ricorso all’analisi critica di testi e documenti significativi dell’epoca.

Modulo 3: Declinazioni della Giustizia nel lungo ’68 italiano: un racconto per immagini

Docente: Toni Rovatti

Nel contesto generale del corso, il modulo propone una focalizzazione sul caso italiano, studiando in particolare le trasformazioni del ruolo della magistratura nella gestione del conflitto sociale nel lungo ‘68. La prima metà degli anni Sessanta riflette infatti un momento di trasformazione e sperimentazione non solo dal punto di vista politico, ma anche giudiziario: da un lato, sono da poco entrate in funzione sia la Corte Costituzionale, sia il Consiglio Superiore della Magistratura (nel quale figurano fino al ‘62 personaggi simbolo della continuità tra regime e Repubblica); dall’altro, l’indipendenza della magistratura dalla politica, per quanto codificata formalmente dalla Costituzione, appare una pratica concreta ancora da affermare. Per guardare al conflitto sulle diverse idee di giustizia, si prenderanno in considerazione quattro casi: il processo relativo ai fatti del luglio 1960 a Reggio Emilia; l’esperienza del Collettivo politico giuridico, nato a Bologna nel 1969, che si fonda sulla condivisione di una concezione radicale e antiautoritaria della giustizia e rappresenta, per tutto il decennio Settanta, il punto di riferimento legale del movimento bolognese; l’istruttoria archiviata per l’omicidio di Franco Serantini (Pisa 1972) e il ruolo di parte civile assunto dal movimento; la Commissione Problemi dello Stato, istruita dal Pci nel 1976 e diretta da Ugo Pecchioli per immaginare una riforma di magistratura, corpi di polizia e forze armate, e soprattutto per contrastare il terrorismo e l’azione della criminalità organizzata. A tal fine, l’attenzione al piano biografico sarà coniugata con l’analisi critica di immagini, testi e documenti significativi dell’epoca.

Testi/Bibliografia

La bibliografia dei tre moduli sarà indicata in autunno.

Metodi didattici

La metodologia che proponiamo è quella di una “pratica-teorica”, cioè di una solida integrazione dell’analisi concettuale filosofica in una dimensione fortemente partecipativa. Gli studenti e le studentesse saranno invitati non ad assistere passivamente alle lezioni cattedratiche ma a partecipare attivamente e creativamente all’analisi dei materiali e delle pratiche nei campi della storia, della filosogia, del cinema. La lettura diretta dei testi filosofici e documenti storici sarà accompagnata da una discussione critica, ampia e inclusiva e da una partecipazione attiva in forma seminariale. Riteniamo che quest’ultima si adatti particolarmente bene oltre che alla trasmissione orizzontale e costruttiva dei saperi anche alle condizioni materiali di erogazione delle lezioni, in tardo orario e al termine della giornata.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Persone con disabilità e DSA

Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni alla pagina http://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .

Si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo. Gli eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Proiettore collegato al PC e visualizzatore di testi.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Filippo Del Lucchese

Consulta il sito web di Luca Baldissara

Consulta il sito web di Toni Rovatti

Istruzione di qualità Uguaglianza di genere Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

SDGs

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.