"Rosso, Bianco e Sangue Blu": tra omosessualità e politica

Gaia Loconte

Se fossi un membro della Corona inglese o il figlio del presidente degli Stati Uniti d’America e allo stesso tempo queer, riusciresti a essere te stesso o ti nasconderesti dietro a uno stereotipo per preservare la tua immagine pubblica? Potrebbe essere un problema se tu e il tuo partner viveste in due continenti culturalmente diversi tra loro? A dare risposta a queste domande ci ha pensato la scrittrice Casey McQuiston con il suo bestseller Rosso, Bianco e Sangue Blu, pubblicato il 14 maggio del 2019 e da cui il regista Matthew Lopez ha diretto un omonimo film, uscito su Prime Video nel 2023.  

Alexander Gabriel Claremont-Diaz (Taylor Zakhar Perez, noto per il suo ruolo in The Kissing Booth) è il figlio della presidente degli Stati Uniti d’America (interpretata dalla bellissima Uma Thurman). È bello, geniale e sempre al centro dell'attenzione. A sua volta  il principe Henry (Nicholas Galitzine, famoso per la sua interpretazione in Purple Heart) è il fratello minore dell’erede al trono della Corona inglese, descritto come il perfetto principe azzurro della Disney. I due ragazzi crescono separati non solo per via di un oceano che li divide, ma anche a causa di una forte inimicizia instaurata da bambini.

Anni dopo Alex ed Henry si incontrano al matrimonio reale del fratello di quest’ultimo. A causa di una tipica discussione tra ragazzi, i due vengono travolti dalla torta nuziale e diventano virali su tutti i social. Per rimediare ai danni e non portare in cattiva luce il mandato presidenziale prossimo alle nuove elezioni americane e, a sua volta la  reputazione della Corona inglese, Alex ed Henry accettano di presenziare insieme a diverse campagne pubblicitarie e di rilasciare interviste fingendosi amici. 

Durante una visita all'ospedale pediatrico, i due giovani vengono chiusi in un ripostiglio a seguito di un annuncio di un probabile attentato terroristico: qui hanno finalmente modo di chiarirsi e di scusarsi a vicenda, dando così avvio a una vera e profonda amicizia che va oltre i loro confini culturali e politici.

torta nuziale, Gaia Loconte, Canadausa

Dopo mesi di scambi di messaggi e di chiacchierate telefoniche in cui l’amicizia ha trovato terreno fertile, Henry accetta di andare al party di Capodanno di Alex. Il giovane americano è felice dell’arrivo del principe dai capelli biondi e occhi azzurri. La Presidente degli Stati Uniti approfitta   dell'amicizia tra i due ragazzi per cercare il fedele alleato per le prossime elezioni americane.

Tra languidi sguardi, desiderio e passione, Henry soffre in silenzio per l’atteggiamento che Alex riserva ai suoi ospiti, in particolar modo al pubblico femminile, motivo per cui decide di abbandonare la festa. Viene raggiunto da lì a poco dal suo amico che gli chiede spiegazioni in merito al suo comportamento. 

Ti chiedi mai chi saresti se fossi una persona anonima nel mondo?” è il malinconico interrogativo che il principe inglese pone al figlio della presidente americana prima di rubargli un bacio e scomparire, lasciando Alex interdetto. 

La domanda del principe è la prima grande domanda che l’autrice rivolge in primis allo spettatore, che viene portato a riflettere sul concetto di notorietà e privacy, due facce della stessa moneta. A questa domanda ne seguono delle altre: se Henry è colui che le pone (anche attraverso un linguaggio non verbale), ad Alex spetta il compito di rispondere dando voce anche al punto di vista dello spettatore.

Tuttavia dopo diverse settimane, in una cena tra il presidente degli Stati Uniti d’America e il primo ministro inglese accompagnato proprio dal principe, Alex riesce a prendere in disparte Henry per chiedergli un chiarimento. È qui che i due si lasciano trasportare dalla passione.

Iniziano un’intima relazione segreta sia per preservare la campagna elettorale della madre di Alex e sia per la Corona Inglese, che rimane fortemente conservatrice. Ancora una volta lo spettatore è  lasciato a riflettere su una domanda che questa volta Casey McQuiston non pone esplicitamente: quando si è un personaggio pubblico, quanto potrebbe pesare essere membro della comunità queer?

discorso, Gaia Loconte, Canadausa

Tra alternanti momenti d’amore e comicità, Henry rivela ad Alex che nessuno, eccetto sua sorella (la principessa Beatrice), sa della sua omosessualità perché ha sempre temuto del giudizio che la Corona potesse avere nei suoi confronti. È cresciuto con l’idea di essere il principe delle favole e rifiuta l’idea che un giorno possa mostrarsi per quello che è  e amare liberamente chi vuole. Dal canto suo, Alex, figlio di genitori di classe operaia, prima di essere figlio della prima presidente donna, è cresciuto con l’intenzione di combattere per i diritti degli altri, in primis per il Texas, città natale di suo padre. 

Molto suggestiva è la scena del coming out di Alex con sua madre: il giovane decide di interrompere il lavoro della Presidente per parlare della sua bisessualità. La bellissima Uma Thurman a sua volta annulla ogni impegno politico per rivestire il ruolo di mamma. La scena, infatti, è una grande metafora dell’America, rappresentata dalla presidente, che accetta il  figlio a prescindere dalla cultura, etnia o orientamento sessuale. 

Approvati dalla famiglia Claremont-Diaz,i due giovani innamorati vivono felici le vacanze estive, in un cottage affittato proprio dal padre di Alex. Proprio quando sembra che la felicità regni sovrana tra i due, Henry rimugina sui suoi oneri nei confronti della corona inglese e, sopraffatto dall’ansia, decide di lasciare Alex e di tornare a Kensington Palace. 

Tuttavia, Alex non si arrende. Si presenta al Palazzo Reale e si riappacifica ben presto con il principe.

Nonostante ciò, in poco tempo diventano virali delle mail private tra i due innamorati, mossa politica attuata dal reporter messicano invaghito di Alex - diversamente dal film, nel libro è un personaggio ben descritto. Mettere in luce la relazione omossessuale tra il figlio della presidente degli Stati Uniti e il fratello dell’erede al trono della Corona inglese, rappresenta un motivo di scandalo per le imminenti elezioni presidenziali.

Attraverso questo abile plot twist, Casey McQuiston risponde a tutte le domande che lo spettatore si pone durante tutta la visione del film con un discorso pubblico tenuto da Alex: essere un personaggio pubblico, oltretutto queer, non significa che le confessioni e la paura debbano diventare pasto per l’opinione pubblica. Un personaggio pubblico queer non è diverso da uno eterosessuale, infatti ha il diritto di decidere autonomamente come e quando condividere con il mondo la sua relazione e la sua identità. Ogni persona queer può scegliere di dichiararsi come vuole e quando ne ha intenzione, così come ha il diritto di non dichiararsi affatto.

finale, Gaia Loconte, Canadausa

Gli ultimi minuti del film sono i più catartici in quanto Alex e il Principe Henry si ritrovano ad affrontare il nonno di quest’ultimo: il Re inglese. Nonostante alla fine prevali l’accettazione dell’omosessualità del nipote, il Re rappresenta pur sempre un’istituzione conservatrice consolidata durante i secoli. Henry decide finalmente di togliere la maschera del principe perfetto, grazie all’aiuto della folla che si è radunata intorno a Kensington Palace per sostenere la coppia

Come ogni romance che si rispetti, il film termina con il trionfo dell’amore e non solo:  grazie al contributo politico di Alex, sua madre vince le elezioni presidenziali riconfermandosi Presidente degli Stati Uniti d’America.

Nonostante la giovanissima età, Casey McQuiston grazie alla sua penna è riuscita a farsi strada nel mondo della letteratura LGBT+. Non è un caso infatti che la stessa autrice sia queer e no-binary, ovvero  non accetta il binarismo di genere riconoscendosi nello stereotipo di donna o di uomo socialmente e culturalmente imposto, con i relativi pronomi, costumi e aspettative sociali. In un’intervista per Oprah Daily, la giovane autrice ha spiegato che tutti i suoi libri non raccontano di coming out, bensì di come i protagonisti abbiano deciso di diventare se stessi, di mostrarsi così come sono (in inglese, il termine “coming out” significa tirar fuori, uscire allo scoperto, ndr.), proprio come avviene nel suo bestseller Rosso, Bianco e Sangue Blu (2019).  

Tuttavia il film è stato ritenuto superficiale, incline a perdere il vero focus che lo ha portato a diventare un bestseller: l’aspetto politico. Il film cerca di mostrare una realtà ottimistica, riducendosi però a una classica commedia romantica di cui già si conosce il finale. C’è chi però ha apprezzato il film considerandolo la perfetta fiaba queer estiva, coerentemente al periodo in cui è stata rilasciata per la prima volta sulla piattaforma streaming Prime Video. Reduci dalla serie tv di Netflix Heartstopper (2022), il film dimostra che il pubblico ha sempre più voglia di vedere la comunità queer protagonista delle storie, non limitandosi a essere figure di contorno. Ma quanto è giusto sfociare nel fiabesco e inverosimile? Nei tempi che corrono è giusto ritagliarsi spazio con l’ottimismo di una storia fiabesca verosimile? Oppure sarebbe meglio proporre sul grande schermo una storia più militante e aderente a un impegno dalle tinte chiaroscure?   

 

Sitografia

Author Casey McQuiston says they are tired of talking about Coming out: “I am Out”, Oprah Daily (data di ultima consultazione: 03/05/2024)

Rosso,Bianco & Sangue Blu, la recensione: una storia d’amore queer più goffa che bollente, Hollywoodreporter.it (data di ultima consultazione: 07/05/2024)

Rosso, Bianco & Sangue Blu, recensione della rom com queer di Prime Video, Spettacolo.edu (data di ultima consultazione: 07/05/2024)

 

Foto1 da cinematografo.it

Foto2 da daninseries.it

Foto3 da thesoundcheck.it