La caccia alle streghe: il caso di Margaret Jones

Alberto Luppino

Era il 15 giugno del 1648 a Charlestown (nell'odierna Boston), quando Margaret Jones divenne la prima persona condannata a morte per stregoneria nella Colonia della Baia del Massachusetts. La seconda nella Nuova Inghilterra dopo Alse Young, giustiziata l’anno precedente. L'evento segnò l’inizio di una feroce caccia alle streghe, che culminò nei famigerati processi di Salem del 1693, uno dei casi più emblematici di isteria collettiva.

 

1. La morale puritana e la caccia alle streghe

2. Margaret Jones e le accuse di stregoneria

3. I processi alle streghe e l'isteria di massa

4. La caccia alle streghe: un oscuro presente

5. Fonti

 

1. La morale puritana e la caccia alle streghe

ll Body of Liberties puritano del 1641, un documento fondamentale che rifletteva i principi religiosi dei primi coloni americani, puniva severamente la pratica della stregoneria. Citando testualmente: “Se un uomo o una donna è una strega, cioè ha o consulta uno spirito familiare, sarà condannato a morte. Eso 22.18; De 13.6, 10; De 17.2, 6”. Il codice giustificava la pena capitale attraverso un’interpretazione letterale di alcuni versetti della Bibbia, che venivano applicati con vigore.

Il puritanesimo, che ebbe un grande impatto sulle leggi religiose inglesi e sulla fondazione delle colonie americane, arrivò nel Nuovo Mondo con la Flotta Winthrop meno di vent’anni prima all’insegna della libertà religiosa. Tuttavia, i puritani credevano anche che fosse loro dovere mantenere l’ordine sociale, imponendo un rigido codice morale e punendo qualsiasi comportamento ritenuto peccaminoso.

primi anni dei nuovi coloni furono segnati da gravi difficoltà: freddi inverni, carestie e malattie uccisero centinaia di vite. In un clima di sofferenza, aggravato dal panico morale che aveva già dilagato in Europa per secoli, i coloni puritani cominciarono a guardare con sospetto i loro vicini e membri della comunità, cercando significati nascosti nelle loro azioni e spiegazioni soprannaturali a eventi tragici.

2. Margaret Jones e le accuse di stregoneria

Prima delle accuse di stregoneria che la resero tristemente nota, si conosce poco della vita di Margaret Jones. Le uniche due fonti su di lei provengono dal diario del governatore John WinthropHistory of New England (1640), e dalle osservazioni presenti nel libro A Modest Inquiry Into the Nature of Witchcraft (1702) del ministro John Hale, che fu testimone oculare dell’esecuzione all’età di soli dodici anni.

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Jones era una levatrice e si dedicava anche alla preparazione di cure a base di piante aromatiche e liquori, una pratica comune tra le donne del suo tempo e di grande beneficio per la comunità del villaggio. Tuttavia, a seguito di un litigio con alcuni vicini, iniziarono a circolare voci che la accusavano di essere causa di sventure e malattie (Hale, 1702:17). 

Ben presto le dicerie attirarono l’attenzione della Corte Generale del Massachusetts che non esitò, nella primavera del 1648, ad arrestare la donna e suo marito, Thomas Jones, con l’accusa di stregoneria.

Le prove furono raccolte seguendo il metodo descritto nel libro The Discovery of Witches (1647) di Matthew Hopkins, celebre cacciatore di streghe. Una delle tecniche impiegate prevedeva di far sedere la persona sospettata in una posizione specifica, generalmente con le gambe incrociate, e di osservarla per ventiquattro ore. In questo lasso di tempo, si supponeva che si manifestasse un famiglio, uno spirito maligno che, secondo la superstizione, si alimentava del sangue della strega dal cosiddetto marchio del diavolo, spesso identificato con nei o capezzoli accessori. 

Il 18 maggio, durante la sorveglianza di Margaret Jones, Winthrop riferì di aver visto un bambino apparire fra le sue gambe e poi scomparire, fuggendo in un’altra stanza. Questo e altri indizi furono annotati dal governatore nel suo diario.

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Margaret Jones aveva un’influenza inquietante su coloro che toccava, causando loro sordità, vomito o gravi dolori. Nonostante i suoi rimedi fossero apparentemente innocui, come semi di anice e liquori, questi avevano effetti estremamente violenti. Lei sosteneva che senza le sue cure, le persone non si sarebbero mai riprese, e spesso le loro condizioni perduravano in modo anomalo e inspiegabile. Alcune delle sue previsioni si avveravano misteriosamente e sembrava essere a conoscenza di conversazioni segrete senza mezzi ordinari per saperle. Inoltre, fu trovato un capezzolo nelle sue parti intime che si seccava e ricresceva in un’altra posizione dopo ogni esame a cui la donna era sottoposta. Infine, in prigione, fu osservato un bambino tra le sue braccia che poi svanì sotto gli occhi di un ufficiale. Apparizioni simili furono collegate a lei in altre circostanze, con testimoni che ne rimanevano turbati (Winthrop, 1908:344).

Inoltre, come sostenne lo storico Samuel Gardner Drake, per aggravare il caso, il verbale del processo riportava che Margaret Jones aveva manifestato un comportamento violento e incontrollabile, mentendo apertamente e inveendo contro la giuria e i testimoni. Morì, così, all’età di 35 anni. Winthrop annotò nel suo diario che la sua condanna provocò l’arrivo di una tempesta improvvisa che si abbatté sul Connecticut proprio mentre veniva eseguita la sua impiccagione, come se la natura reagisse alla severità del suo destino.

 

3. I processi alle streghe e l’isteria di massa

La condanna a morte di Margaret Jones diede il via a una lunga serie di procedimenti giuridici contro presunte streghe nella Colonia della Baia del Massachusetts. In particolare, i processi di Salem coinvolsero, solo in questo Stato, più di 200 persone fra il febbraio del 1692 e il maggio del 1693. Tra queste, trenta furono giudicate colpevoli ed erano quasi tutte di sesso femminile.

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L’episodio è uno dei più noti casi di isteria di massa, un fenomeno di panico morale che si manifesta come una paura collettiva e ingiustificata verso una presunta minaccia ai valori morali della società. Le donne ritenute streghe vennero etichettate come capro espiatorio per i mali sociali dell’epoca. La ricerca affannosa dello stigma diaboli da parte delle autorità servì a deviare i timori della comunità e riversarli direttamente sugli stessi abitanti, sfruttando in parte uno stato di natura in cui prevalgono gli istinti primordiali, egoismo e competizione.

Le campagne di odio, spesso innescate dalle stesse autorità, presero di mira i demoni popolari e contribuirono alla creazione di leggende metropolitane basate su stereotipi o false credenze, con il chiaro obiettivo di stigmatizzare ed escludere dalla società quei gruppi sociali considerati devianti. 

È impensabile confinare la caccia alle streghe a un passato lontano. Guardando al nostro passato recente, il XX secolo si distingue per numerosi episodi di panico morale. Si pensi alla paura rossa alimentata dalla propaganda maccartista nei primi anni ‘50, alla teorie che collegano l’immigrazione a un aumento della criminalità o, ancora, all’esasperazione degli effetti della cannabis. Più recentemente, ne sono degli esempi significativi anche l'ascesa dell'islamofobia e la diffusione delle teorie del complotto. Questi fenomeni hanno come denominatore comune l'approccio dei media e delle autorità nella gestione della devianza, che spesso rafforza i pregiudizi verso specifici gruppi sociali.

4. La caccia alle streghe: un oscuro presente

Ancora oggi, in molte regioni del mondo, persiste la tendenza di attribuire a forze magiche eventi tragici come malattie e carestie, ignorando o non accettando le spiegazioni naturali. Le accuse di stregoneria si abbattono prevalentemente sulle donne, soprattutto in contesti dove il genere femminile si guarda ancora con diffidenza.

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Secondo rapporti recenti di Amnesty International, la caccia alle streghe è un fenomeno ancora diffuso, con casi segnalati in Africa subsahariana, Arabia Saudita, India e Papua Nuova Guinea. È importante notare che, nella maggior parte dei casi, questi atti non portano a conseguenze legali. Si pensi, ad esempio, che in Papua Nuova Guinea meno dell’1% dei responsabili di omicidio o tortura viene effettivamente condannato, nonostante il fatto che circa il 70% delle donne subisca violenza almeno una volta nella vita.

Ricordare gli eventi storici come quelli della Colonia della Baia del Massachusetts e i suoi processi alle streghe è fondamentale affinché cicli di odio e di discriminazione non si ripetano. Il caso di Margaret Jones e la caccia alle streghe che ne seguì sono esempi di come il panico morale e l’isteria di massa possano essere alimentati da pregiudizi e ignoranza. Mantenere vivo il ricordo di questi capitoli bui ci aiuta a comprendere meglio il nostro presente e, con uno sguardo di speranza verso il futuro, a imparare dagli errori del passato per non ripeterli.

 

6. Fonti

Hale, John. A Modern Enquiry into the Nature of Witchcraft, 1702, su archive.org (data di ultima consultazione: 09/04/2024)

Winthrop, John. “History of New England”, in Hosmer, James Kendall, Original Narratives of Early American History, 1908, su salempl.org (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

“The Massachusetts Body of Liberties”, in Lutz, Donald S. (a cura di), Colonial Origins of the American Constitution: A Documentary History, su oll.libertyfund.org (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

Ghana witch camps: Widows' lives in exile, su bbc.com (data di ultima consultazione: 15/04/2024)

Margaret Jones, su thoughtco.com (data di ultima consultazione: 05/04/2024)

Margaret Jones | History of American Women, su womenhistoryblog.com (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

Margaret Jones: First Person Executed for Witchcraft in Massachusetts, historyofmassachusetts.org (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

Massachusetts Bay Colony | History of American Women, su womenhistoryblog.com (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

Massachusetts Witch Hysteria: Margaret Jones, su medium.com (data di ultima consultazione:

Moral Panic and Folk Devils, su simplypsychology.org (data di ultima consultazione: 15/04/2024)

Possessed: The Salem witch trials, su penntoday.upenn.edu (data di ultima consultazione: 10/04/2024)

Ricerca su “stregoneria”, su amnesty.it (data di ultima consultazione: 15/04/2024)

The mythical tie between immigration and crime, su siepr.stanford.edu (data di ultima consultazione: 12/05/2024)

Witchcraft law up to the Salem witchcraft trials of 1692, su mass.gov (data di ultima consultazione: 14/04/2024)

 

Foto 2 da liviecampbell.medium.com (data di ultima consultazione: 15/04/2024)

Foto 5 da borgenproject.org (data di ultima consultazione: 15/04/2024)