L’analisi degli studi di caso sarà condotta attraverso quattro diversi approcci metodologici, che copriranno altrettante aree d’indagine.
ATLas fonda la sua ricerca nella storia della televisione, inquadrata sia dal punto di vista testuale, narrativo ed estetico, sia da una prospettiva legata alla produzione, alla distribuzione e alla ricezione critica e del pubblico. Questo ramo d’analisi sarà supportato da: 1. interviste in profondità con professionisti e creativi coinvolte nelle reti locali che costituiscono il campione; 2. raccolta di dati tramite documenti semi-pubblici e materiali industriali; 3. una costante triangolazione tra fonti orali e scritte, a garanzia della massima completezza nella ricostruzione del campo. I ricercatori di ATLas, così, avranno accesso agli archivi video - laddove disponibili - dei network selezionati, ma anche alle testimonianze di un vasto numero di informatori (fondatori, dipendenti, creativi), oltre che ad altre fonti inedite ospitate in collezioni informali.
Il progetto si sviluppa lungo un percorso inter- e trans-disciplinare in cui l’analisi dei processi messi in atto da altri settori delle industrie culturali gioca un ruolo fondamentale. In particolare, il cinema occupa una posizione di primo piano nella costruzione dell’identità delle reti locali, nella loro competizione con Rai e Mediaset e nella costruzione dei loro palinsesti. L’utilizzo da parte dell’industria discografica delle tv private per la promozione e la sinergia con le radio locali sono altri oggetti di studio rilevanti, assieme ai legami con la pubblicità e con l’editoria cartacea. L’obiettivo rimane la contestualizzazione dei casi selezionati nelle rispettive aree di influenza regionale, per mettere a fuoco la complessa rete di relazioni politiche, economiche e normative che questi hanno intrattenuto durante il loro periodo di attività.
Sono molte le modalità con cui i media audiovisivi - e l’emittenza locale in particolare - si legano in misura profonda allo sviluppo di culture civiche, promuovendo il senso di adesione a comunità simboliche o ad altre forme di appartenenza collettiva, confrontandosi con valori, norme, identità in conflitto. Le metodologie della storia locale e urbana rappresentano dunque delle risorse essenziali di questo programma di ricerca, non solo a partire dalle interviste gli addetti ai lavori, ma anche attraverso il valore testimoniale degli spettatori dell’epoca. Questo nucleo d’indagine approfondirà tanto le abitudini culturali e l’impiego del tempo libero quanto i ricordi sulla programmazione delle reti, anche a partire dalla proposta di appositi estratti audiovisivi.
La nozione di pratica archivistica e i suoi rapporti con la storiografia sono essenziali per ricostruire contesti istituzionali specifici come quello delle tv private. L’archivio funziona non solo da luogo di raccolta e sistematizzazione delle fonti, ma rende altresì possibili le pratiche culturali legate alllo studio del passato. Nel tentativo di sviluppare un protocollo di ricerca comune, ATLas intende guardare alla materialità delle infrastrutture televisive tra il 1976 e il 1990, soffermandosi sul video, sulle innovazioni nella registrazione dell'immagine e sulle rimediazioni delle (e con) le altre tecnologie. Per potenziare la diffusione dei propri esiti scientifici, il progetto si servirà inoltre di strumenti tipici delle digital humanities, con specifico riferimento alle pratiche di gestione del patrimonio culturale.