Storia scientifica dell'Università di Bologna (1950 - 2010)
Le storie generali di Bologna, anche le più recenti, hanno dedicato un modesto rilievo all’Università con il risultato di mettere in secondo piano uno degli elementi che le hanno conferito una dimensione e una fama internazionali. Gli studi dedicati in particolare al nostro ateneo hanno posto in evidenza la sua vita istituzionale, l’ingente presenza e la provenienza degli studenti da altre città e da altri paesi e l’eccellenza dei suoi maestri. Solo alcune indagini hanno sottolineato l’intensa attività scientifica che si è svolta per secoli nei suoi laboratori e nelle sue biblioteche. Per chi intende raccontare la vera storia della nostra università è decisivo intrattenersi a lungo e dettagliatamente su questo argomento. I pochi studi che vi si sono dedicati sono legati soprattutto alle numerose pubblicazioni che hanno accompagnato le celebrazioni del IX Centenario dell’Alma Mater, ma anch’esse si sono spinte raramente oltre la prima metà del ventesimo secolo. L’Accademia delle Scienze dell’Istituto non ha ritenuto di poter supplire a questa reticenza, o meglio, a questo timore della contemporaneità, ma non si è sottratta al compito di spronare i suoi dotti soci a riflettere su questo argomento e a promuovere piccoli colloqui dedicati esclusivamente alla ricostruzione dell’attività scientifica e alle sue connessioni con il contesto nazionale e internazionale senza per ciò trascurare i rapporti con le realtà istituzionali del territorio e le esigenze della vita quotidiana della nostra comunità. Sono nati da questa esigenza e da questa disponibilità una serie di colloquia disciplinari che hanno ricapitolato esperienze, scuole e preziosi insegnamenti di maestri restituendo così l’ampia rete di connessioni e di relazioni che si sono sviluppate nel secondo dopoguerra e che hanno collocato l’ateneo bolognese tra i protagonisti della ricerca internazionale rendendo i suoi ricercatori portatori, non sempre consapevoli, di innovazioni delle quali oggi cogliamo ancora l’originalità e la fecondità. I risultati di questi colloqui che hanno interessato la fisica, l’astronomia, la medicina, la biologia, la chimica, la geologia, l’economia e la statistica, l’ampia area delle discipline umanistiche e che proseguiranno con l’ingegneria, il diritto e le scienze politiche e sociali, saranno proposti al pubblico dei lettori in agili volumi che non intendono fornire una storia completa dello sviluppo della ricerca scientifica a Bologna quanto piuttosto mettere a disposizione materiali preziosi, vicende di maestri e dispiegarsi di scuole, memorie di imprese e di innovazioni sottratte all’oblio, indispensabili per chi vorrà cimentarsi nell’impresa più ampia di ricostruire la lunga sequenza di ricerche che ha dato una rilevanza planetaria all’Alma Mater Studiorum e della quale si avverte la mancanza.
Walter Tega
a cura di Giuseppe de Vergottini e Alessandra Zanobetti
A cura di Pierluigi Contucci
A cura di Walter Tega
A cura di Ezio Mesini e Carlo Alberto Nucci
A cura di Stefano Zamagni
A cura di Luigi Busetto
A cura di Gian Battista Vai
A cura di Antonio Contestabile, Paolo Pupillo
A cura di Bruno Marano
A cura di Luisa Cifarelli