Perché mai, nell’epoca dell’esplosione della tecnologia, un giovane promettente dovrebbe fare il paleontologo? Quale interesse possono avere oggi ossa e tracce risalenti a milioni di anni fa? Sono domande che Federico Fanti si è sentito porre molte volte. Ma la sua risposta è decisa e intrigante: scavare per capire come quelle incredibili creature – il 99,9% di tutte le forme di vita mai esistite! – abbiano affrontato i cambiamenti che la Terra ha subìto (ere glaciali, asteroidi, collisioni tra continenti, estinzioni di massa…) può aiutarci a comprendere perché il nostro Pianeta appaia attualmente com’è e quali mutazioni lo attendano se non trasformeremo presto le nostre abitudini. Ecco perché, sotto la minaccia drammatica del riscaldamento globale, è particolarmente interessante andare a caccia di dinosauri. Conscio di ciò, Fanti ci porta per mano nelle proprie missioni raccontate con ironia e spirito d’avventura, dal Canada alla Mongolia, dall’Inghilterra alla Tunisia, sempre in scenari remoti e affascinanti. Seguendo le sue indagini sul campo, impariamo così a osservare con l’occhio dello scienziato ambienti e stratificazioni e a ridimensionare la posizione della specie umana, una fra le tante sulla Terra. Il mondo non è nostro e la paleontologia – oggi più attuale che mai – ci induce non solo ad accettarlo ma anche ad adeguarci di conseguenza.
Una chiacchierata sul libro edito da Rizzoli