Università di Parma

Cristina Casero

Professoressa Associata, L-ART/03, Università di Parma

Cristina Casero è docente di Storia della Fotografia e di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Parma, dove è professoressa associata. I suoi studi si sono concentrati sulle esperienze della cultura figurativa italiana del secondo dopoguerra e sulla scultura ottocentesca italiana, con particolare interesse per i suoi legami con le questioni politiche, sociali e civili dell'Italia del tempo. Su questa linea di interesse sono anche le indagini sugli ultimi quaranta anni del Novecento, dedicate soprattutto all'immagine fotografica, analizzata nelle sue diverse accezioni.

Alessandra Acocella

Professoressa Associata, L-ART/03, Università di Parma

Alessandra Acocella è professoressa associata presso l’Università di Parma, dove insegna Storia dell’arte contemporanea e Storia delle mostre.  I suoi interessi di ricerca vertono su temi di arte e critica del secondo Novecento, con particolare attenzione alle avanguardie artistiche italiane degli anni Sessanta e Settanta, alla storia delle mostre, all’arte negli spazi pubblici e agli archivi d’arte contemporanea. È autrice delle monografie Avanguardia diffusa. Luoghi di sperimentazione artistica in Italia 1967-1970 (2016) e Metascritture. Luciano Caruso e Napoli 1963-1976 (2020). Ha co-curato, tra i vari volumi, Arte a Firenze 1970-2015. Una città in prospettiva (2016), Lara-Vinca Masini Scritti scelti 1961-2019Arte, Architettura, Design, Arti applicate (2020) e i due numeri monografici Scritture di immagini. Arti Verbovisuali, dal secondo Novecento a oggi / Image Writing. Verbo-Visual Arts from the Late Twentieth Century to Today per la rivista scientifica digitale “piano b. Arti e culture visive” (2020).

Valentina Rossi

Assegnista di ricerca, L-ART/03, Università di Parma

Valentina Rossi è dottore di ricerca all’Università di Parma, storica dell’arte e curatrice.  Attualmente è assegnista di ricerca all’Università di Parma per il PRIN 2022 - 2025 “La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere”, è stata inoltre assegnista di ricerca nel 2020-2021 sempre presso l’Università di Parma per il progetto “Mostre virtuali e valorizzazione del patrimonio culturale: il design italiano”, e borsista di ricerca nel 2022 presso CSAC, Centro Studi Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma. É laureata al DAMS dell’Università di Bologna, dal 2013 è nella redazione della rivista scientifica Ricerche di S/Confine e dal 2012 è curatrice di MoRE Museum. 

Negli anni ha collaborato con varie istituzioni museali per progetti di ricerca, pubblicazioni e esposizioni come CSAC di Parma, MACRO di Roma, MAXXI di Roma, Arcos di Benevento, MSU di Zagabria e MAMbo di Bologna.  Nel 2019 è autrice della monografia Tate Modern. Pratiche espositive (postmedia book, Milano) e ha curato il progetto di arte pubblica e il volume Nouvelles Flâneries (Silvana Editoriale, Milano, 2019). Nel 2021 e 2022 ha co-curato i volumi: Hidden Display. Progetti non realizzati a Bologna1975-2020 (MAMbo edizioni); Abitolario. L'esistenza enciclopedica dell'abito nel verso linguisticato (Il Poligrafo, Padova); Il rituale del serpente. Animali, simboli e trasformazioni (Danilo Montanari editore, Ravenna); Storie di fili, (Il Poligrafo, Padova), e gli atti del convegno The Lockdown of the project (Ricerche di S/Confine, Università di Parma). Nel 2023 uscirà un libro co-curato con Alessandra Acocella Anni Novanta: orizzonti creativi tra arti visive, fotografia, moda, design (postmedia book, Milano).

I suoi studi vertono principalmente sull'arte contemporanea, la fotografia, la moda, la museologia, le pratiche curatoriali e le digital humanities. 

Irene Boyer

Assegnista di ricerca, L-ART/03, Università di Parma

Irene Boyer è dottore di ricerca in Storia dell’Arte (Sapienza Università di Roma). Attualmente è assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Parma per il PRIN 2022-2025 “La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere” e collaboratore esterno per la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Milano. Presso quest’ultima è stata borsista della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici. Dal 2015 al 2019 ha collaborato con il Museo del Novecento di Milano per il quale è stata anche catalogatrice a contratto. 

La ricerca d’archivio è un suo metodo di studio e riflessione precipuo, nell’intreccio tra opera e documento, tra ricognizione filologica e considerazioni critico-teoriche. I suoi studi e contributi (saggi in rivista di fascia A e in volumi) si sono inizialmente incentrati sulla critica e la divulgazione artistica tra le due guerre (con particolare riguardo agli anni caldi del Fascismo). Più di recente sposta poi l’attenzione alle vicende degli anni Settanta, soprattutto sulla realtà delle gallerie d’arte dell’area milanese e sull’arte in video delle origini in Italia (in particolare il ruolo che ebbe Luciano Giaccari con il suo Studio 970 2 di Varese).

Beatrice De Francesco

Dottoranda, L-ART/03, Università di Parma

Beatrice De Francesco è dottoranda in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Parma (XXXVII ciclo, tutor Prof.ssa Cristina Casero) con una ricerca inerente alle commissioni artistiche della duchessa Louise Marie Thérèse de Bourbon-France durante gli anni della reggenza del Ducato di Parma, Piacenza e Stati annessi (1854-1859). Il fine ultimo di tale studio, basato principalmente su fonti archivistiche, è quello di indagare quei cambiamenti introdotti in campo artistico-culturale dalla politica degli ultimi Borbone, proponendo, inoltre, di far luce su quelle dinamiche che portarono allo sviluppo di determinati generi pittorici e soggetti iconografici. Le sue ricerche si concentrano principalmente sull’arte e sul contesto parmense della seconda metà dell’Ottocento, ma è particolarmente interessata anche all’arte degli anni Sessanta e Settanta nel Novecento.