Progetto

Il lavoro di ricerca principale del gruppo di Filologia della Danza consiste nella definizione di una metodologia e dei principi base per realizzare un’edizione critica della partitura coreica. Per ora, l’attenzione è focalizzata, in particolare, su trascrizioni di balletti ottocenteschi.

Le attività del gruppo comprendono una serie di lezioni su argomenti coreici, musicologici e teatrali di ampio respiro, che possano contribuire a formare un bagaglio di notizie storiche e di spunti utili allo scopo preminente della ricerca. Le lezioni finora proposte hanno compreso argomenti quali: la filologia della musica; la filologia del testo teatrale; i libretti di ballo settecenteschi; approfondimenti su soggetti come l’interpretazione di Mirra degli attori post-alfieriani o su coreografi come Salvatore Viganò, nell’ottica di problematizzare come poter interpretare un balletto del passato in assenza di partiture esistenti; una riflessione di taglio estetico-filosofico sul rapporto fra scrittura e danza; le notazioni Feuillet, Benesh, Laban; come impostare un’edizione critica per un balletto. Le lezioni in alcuni casi hanno una prospettiva metodologica, in altri un taglio storico. A volte sono tenute dai componenti del gruppo, in altri casi da ospiti invitati via via (Doug Fullington, Francesca Falcone, Franco Perrelli, ecc.).

Una parte più ristretta del gruppo ha affrontato in modo puntuale lo studio della notazione Stepanov e sta attualmente lavorando alla trascrizione e all’interpretazione della partitura coreica dell’Arlequinade di Marius Petipa-Riccardo Drigo al fine di realizzarne l’edizione critica.

Un’altra piccola sezione del gruppo sta ricostruendo materialmente la coreografia del Réveil de Flore di Marius Petipa-Riccardo Drigo (1894) nella versione più antica possibile, sulla base della partitura coreica in notazione Stepanov conservata a Harvard, nella Sergeev Collection.