B4095 - INDIGNAZIONE: POLITICA, ARTE E FILOSOFIA

Anno Accademico 2023/2024

Conoscenze e abilità da conseguire

In questo corso partiremo dal tema dell’indignazione per esplorare la dimensione filosofica del rapporto tra arte e politica. L’interesse di questa indagine non è solo epistemologico, ma anche etico e trasformativo: intendiamo analizzare il modo in cui le rappresentazioni (pittorica, teatrale, cinematografica) sono usate al tempo stesso come strumenti per la comprensione del mondo e come programmi per la sua trasformazione. L’indignazione è uno degli affetti umani che più si è imposto come caratteristico e primario della politica contemporanea. Può essere intesa sia come un affetto ‘attivo’, cioè come movente propositivo dell’azione politica, sia in senso ‘reattivo’, cioè come contraccolpo e risposta all’ingiustizia, al sopruso, al torto. Seguiremo la pista tracciata da uno dei più grandi filosofi della modernità, Baruch Spinoza, la cui teoria degli affetti, sviluppata nell’Ethica more geometrico demonstrata (1677), viene presentata come uno strumento di comprensione della natura umana e del suo rapporto al mondo, ma anche come un potente antidoto contro la superstizione e l’ignoranza, sul difficile cammino verso la libertà individuale e collettiva. A una introduzione al pensiero estetico, etico e politico di Spinoza, seguiranno delle incursioni in vari campi dell’arte e della rappresentazione, come la pittura, il cinema e il teatro. Queste incursioni saranno sviluppate con una forte componente attiva e partecipativa dei discenti, in forma seminariale e laboratoriale, lavorando principalmente sulla rappresentazione teatrale (in particolare il ‘teatro dell’oppresso’ e “il teatro fisico” di Eugenio Barba), l’immagine cinematografica (che cos’è un ‘cinema dell’indignazione’?) e la pittura (che cos’è un’azione artistica?).

Programma/Contenuti

Abstract I modulo
Imitatio et æmulatio. Cosa significa agire? L’azione tra arte e politica

(Proff. Lorenzo Vinciguerra, UniBo e Manuela Filomena Ottaviani, UniBo e Université d’Arras)

La parte teorica del modulo si concentrerà su una possibile lettura estetica dell’etica spinoziana, con l’obiettivo di far risaltare il ruolo attivo che la potenza del corpo può assumere in certe azioni come per esempio le “azioni artistiche”. In questo senso sarà analizzata prima la definizione di quello che Spinoza chiama “azione” in opposizione a “operazione”. Il concetto di azione sarà, poi, declinato nelle sue valenze sia artistiche che politiche, per far emergere l’importanza e il ruolo del corpo nonché delle emozioni coinvolte quali l’imitazione e l’emulazione. Un esempio concreto di quanto articolato teoricamente sarà offerto dall’analisi della pratica del disegno e della pittura.

Inoltre, prendendo avvio dalla produzione di “partiture fisiche” secondo il metodo di Eugenio Barba fondatore e regista del Odin Teatret (che si ricollega al teatro fisico di Grotowski e alle azioni fisiche teorizzate dall’ultimo Stanislavskij) e da brani letterari, proporremo la realizzazione di un’azione teatrale tra lo spettacolo e la performance, che avrà all’interno di questo modulo la sua prima parte. L’idea da indagare non è quella del contenuto indignato del testo, ma la funzione e la capacità che ha la pratica teatrale, attraverso azioni corali, di “provocare” l’indignazione negli spettatori.

 

Abstract II modulo

Teatro dell’Oppresso tra conatus e pedagogia.

(Proff. Alessandro Tolomelli, UniBo e Manuela Filomena Ottaviani, UniBo e Université d’Arras)

Attraverso l’analisi del metodo teatrale e pedagogico del Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal, saranno rintracciate le dimensioni del “desiderio di esistere”, che Spinoza chiamava conatus e definiva come essenza dell’umano. Questo desiderio viene analizzato come base per incidere nei processi sociali e come fondamento della “possibilità”, come ricerca di senso dell’esperienza attraverso le metafore che propone il linguaggio teatrale, e le loro implicazioni a livello formativo. In particolare, l’approccio del Teatro dell’Oppresso interpreta il dispositivo scenico come un laboratorio per rielaborare l’esperienza dei soggetti e le dimensioni di potere, latenti e nascoste, nelle dinamiche relazionali quotidiane. L’obiettivo è quello di “coscientizzare” i soggetti e le comunità rispetto a tali oppressioni favorendone, inoltre, la loro trasformazione in senso emancipativo facendo leva, appunto, sul desiderio e la volontà di cambiamento. La metodologia didattica prevede l’intreccio di momenti di approfondimento teorico con altri di taglio laboratoriale e con il coinvolgimento attivo dei partecipanti. Costruiremo in questo modulo la seconda e ultima parte della azione teatrale “indignante”, tra lo spettacolo e la performance.

 

Abstract III modulo

Schermi in rivolta. Politica, cinema e indignazione

(Proff. Filippo Del Lucchese, UniBo e Daniele Rugo, Brunel University London)

Questo modulo si concentra sul rapporto tra filosofia e immagine cinematografica. Indagheremo, in particolare, la natura ambivalente del rapporto tra l’immagine e l’affetto dell’indignazione. Metteremo al centro dell’analisi la potenza e l’influenza delle immagini filmiche che documentano o mettono in scena l’indignazione, attraverso significati estetici artificialmente costruiti o aleatoriamente scoperti nell’immagine. Il modulo si sofferma sia sull’aspetto individuale (l’indignato come icona eroica), che su quello collettivo (il movimento sociale, la moltitudine, il popolo, la folla). Da questa riflessione sulla traduzione visuale dell’indignazione ne segue una seconda sullo statuto dell’immagine, sia come possibile espressione attiva dell’indignazione, sia come impossibilità della sua rappresentazione, come limite e perfino ostacolo dell’immagine nel veicolare questo affetto. Il modulo integra una serie di attività pratiche in cui gli studenti e le studentesse lavoreranno direttamente su immagini cinematografiche esistenti, acquisendo alcune nozioni teoriche degli strumenti di costruzione affettiva della rappresentazione (colore, suono, inquadratura, montaggio) per sperimentare in modo pratico l’intreccio politico, etico ed estetico che ci proponiamo di indagare.

 

Articolazione e relazione reciproca argomenti

I tre moduli sviluppano una riflessione concettuale, etica e politica unitaria. Essi avranno come punto di partenza comune il pensiero di uno dei maggiori filosofi della modernità, Baruch Spinoza (1625-1677). All’introduzione filosofico-politica comune seguiranno degli approfondimenti nei diversi ambiti disciplinari in cui i responsabili dei tre moduli sono degli specialisti: l’estetica pittorica, la rappresentazione teatrale e la produzione cinematografica. La dimensione interdisciplinare ha dunque un ampio spazio nella nostra proposta e, pur non richiedendo conoscenze pregresse in nessuno di questi ambiti, ha lo scopo di approfondire competenze trasversali e l’aspirazione a stimolare l’interesse di studenti e studentesse provenienti dalle diverse aree umanistico-sociali e scientifico-tecnologiche, nella tradizione inclusiva e trasversale propria al Collegio.

Testi/Bibliografia

Spinoza, Etica, in Opere, Mondadori, a cura di Mignini e Omero Proietti, Mondadori, "Meridiani", Milano, 2007.

Pierre-François Moreau e Lorenzo Vinciguerra (eds), Pensare le arti con Spinoza, Mimesis, Milano, 2023.

Metodi didattici

La metodologia che proponiamo è quella di una “pratica-teorica”, cioè di una solida integrazione dell’analisi concettuale filosofica in una dimensione fortemente partecipativa. Gli studenti e le studentesse saranno invitati non ad assistere passivamente alle lezioni cattedratiche ma a partecipare attivamente e creativamente all’analisi dei materiali e delle pratiche relative alla rappresentazione e alla performance nei campi dell’estetica, del teatro e del cinema. La lettura diretta dei testi filosofici sarà accompagnata da una discussione critica, ampia e inclusiva e da una partecipazione attiva in forma seminariale. Riteniamo che quest’ultima si adatti particolarmente bene oltre che alla trasmissione orizzontale e costruttiva dei saperi anche alle condizioni materiali di erogazione delle lezioni, in tardo orario e al termine della giornata.

Orario di ricevimento

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Consulta il sito web di Filippo Del Lucchese