La geografia della mediazione linguistico-culturale / The geography of language- and cultural mediation

Convegno internazionale a cura di Donna R. Miller, Paola Puccini, Mette Rudvin

  • Data:

    04 DICEMBRE
    -
    05 DICEMBRE 2008
     dalle 9:15 alle 18:00
  • Luogo: Sala Poeti, Facoltà di Scienze Politiche, Strada Maggiore 45, Bologna, Italia

  • Tipo: Convegni

 

Bologna, 4-5 dicembre 2008
Sala Poeti, Facoltà di Scienze Politiche, Strada Maggiore 45

Organizzato dal CeSLiC (Centro di Studi Linguistico-Culturali – ricerca, prassi, formazione) con la collaborazione di 

  • DRIST – Dottorato in Scienza della traduzione
    Dipartimento di Lingue e letterature Straniere Moderne
  • Do.Ri.F (Centro di Documentazione e di Ricerca per la didattica della lingua francese nell’Università italiana) – Sede Emilia Romagna
  • DESE – Doctorat Etudes Supérieures Européennes
  • C.R.E.B. – Centro di Ricerche sull’Europa
    Dipartimento di Lingue e letterature Straniere Moderne

 

PUBBLICAZIONE

La seconda edizione del volume La geografia della mediazione linguistico-culturale, a cura di Donna R. Miller e Ana Pano, che comprende una selezione dei paper presentati al convegno CeSLiC del 4-5 dicembre 2008, nonchè altri contributi sollecitati, è disponibile a: http://amsacta.cib.unibo.it/2742/

È ora disponibile anche la versione cartacea:  Miller D.R., e Pano A. (a cura di), 2010, La geografia della mediazione linguistico-culturale, Selected Papers, Atti di Convegni CeSLiC 2, Bologna, Du.press. ISBN: 978-88-95451-47-3

 

RAGIONI DEL CONVEGNO

La scelta dell’argomento si inserisce in una problematica più ampia che parte dal convincimento che la lingua è un vettore di contatto e di creazione di ibridismi. Essa, secondo per esempio l’approccio interculturale di Todorov (1986), permette l’interazione con l’Altro, ma a partire dal Sé, per poi farvi ritorno, arricchiti o smarriti, trasformati o disorientati, incantati o provati, dall’incontro con l’alterità.

La circolazione delle lingue è infatti sempre più immagine della complessità culturale della nostra epoca, il cui compito è continuare ad interrogarsi su nuove articolazioni del rapporto tra il Sé e l’Altro.

 

Il convegno vuole mettere in risalto due assi principali attorno ai quali è possibile parlare di mediazione: da un lato i lavori verteranno sugli apporti teorici al concetto di mediazione, dall’altro, essi si concentreranno sulla mediazione nelle professioni, privilegiando dunque un apporto dal campo.

1) Per quanto riguarda l’aspetto più teorico, la mediazione può essere pensata a partire da un approccio ‘spaziale’, considerando l’analisi del luogo e del contesto della mediazione, sia esso reale, vissuto, oppure simbolico ed immaginario. La mediazione può, in questo caso, essere pensata nelle modalità dell’ospitalità. Paul Ricoeur (2006) parla di “ospitalità linguistica”, dove il piacere di abitare la lingua dell’altro è arricchito dal piacere di ricevere presso di Sé, nella propria dimora, la parola dell’altro. Intesa come una “visita di cortesia”, la mediazione non è più pensata come semplice messa in relazione di due realtà linguistico-culturali, estranee all’agente mediatore, ma come incontro tra due realtà che risuonano nell’io in maniera diversa. Ci si può domandare cosa, attraverso questa esperienza di mediazione ‘esterna’, si possa trarre come insegnamento per la mediazione ‘interna’ alla nostra propria ‘lingua-cultura’. Se, infine, la mediazione è letta attraverso un approccio spaziale, dovremmo anche chiederci quanto il valore culturale e simbolico dei luoghi del mediare influisca positivamente o negativamente nel processo della mediazione. Partendo da un approccio interdisciplinare, i contributi degli studiosi di mediazione avanzeranno possibili risposte a questi ed altri quesiti correlati.

2) Per quanto riguarda la mediazione nelle professioni, i lavori del convegno si rivolgono essenzialmente al concetto di ‘mediazione linguistica’ nel senso più stretto, ovvero alla mediazione linguistica intesa come professione, con particolare riferimento alla realtà italiana odierna. La storia di questa figura professionale – il ‘mediatore linguistico’ – è molto interessante poiché fortemente legata ad aspetti politici, storici e ideologici, a  loro volta connessi, soprattutto, al fenomeno migratorio. Nel caso dell’Italia, si tratta di un fenomeno recente rispetto ad altri paesi in Europa e anche per questo implica una dinamica particolarmente stimolante. La voglia di rendersi conto di una nuova geografia del territorio, in seguito ai movimenti verso il territorio, ha spinto le autorità (‘decision-makers’) a creare una figura che possa servire come ponte di comunicazione fra le istituzioni italiane, la comunità autoctona e  le nuove comunità in espansione. Le sfide sono tante: a livello socio-culturale, politico, linguistico, e  didattico. Su quali soggetti della mediazione rivolgere allora la propria riflessione?

 

I settori istituzionali attualmente più rappresentati sono la sanità, la giustizia, la scuola, e il mondo del lavoro. Gli attori coinvolti nella comunicazione istituzionale, siano essi medici, infermieri, educatori, ufficiali di polizia o magistrati, affidano questo compito difficile e delicato al professionista che, essendo rappresentante di ambedue le realtà da mediare, è l’unica figura in grado di stabilire comprensione e collaborazione fra le due parti. Questa prospettiva ingloba allora il lavoro di traduzione, inteso come medium fra lingue e culture diverse.

 

Con i lavori di questa giornata si vuole perciò esaminare gli aspetti professionali e amministrativi di questa figura, guardando anche a come si è evoluto il ruolo del mediatore negli ultimi anni e come questo ruolo possa soddisfare i bisogni sia della comunità italiana sia delle nuove comunità in questo paese. Per fare ciò, sono stati sollecitati contributi di esperti dell’immigrazione, dello studio dell’identità culturale, nonché della comunicazione interculturale.

PROGRAMMA

Giovedì, 4 dicembre 2008

9.15 Saluto delle Autorità
9.30 Introduce Donna R. Miller (Università di Bologna).

Presiede Marie Christine Jullion (Università di Milano)
10.00 Jocelyn Letourneau (Université Laval, Québec-Canada): La langue médiatrice
10.40 Danielle Lévy (Università di Macerata): La mediazione instabile

Discussione

11.20 Intervallo

Presiede Danielle Londei (Università di Bologna)
11.40 Fulvio Caccia (traduttore, critico e saggista): Médiation, langue et modernité
12.00  Chiara Molinari (Università Cattolica di Milano): Médiation linguistique, médiation culturelle et créolisation
12.20  Edith Cognigni, Francesca Vitrone (Università di Macerata): Facilitare la mediazione: spazi e figure della mediazione linguistico-culturale in contesto educativo

Discussione

13.00 Pausa Pranzo

Ripresa lavori: Presiede Marie Rieger (Università di Bologna)
14.30 Marijana Kresic (Università di Hannover): Language as the Medium of the Multifaceted Self

Presiede María José Rodrigo (Università di Bologna)
15.10 Carmen Navarro (Università di Verona): Equivalencia interlingüística: la metáfora lexicalizada

Discussione

15.50 Intervallo

Presiede Paola Puccini (Università di Bologna)
16.10 Marina Manfredi (Università di Bologna): The Translator as a Mediator in a Multicultural Society: Globalization vs. Identity in Translating Tourist and Children’s Texts
16.30 Ana Pano (Università di Bologna): El discurso periodístico como espacio de mediación: el caso de la inmigración en la prensa española e italiana
16.50 Elio Ballardini (Università di Bologna): L’interprète dans le procès criminel français du XVIe au XVIIIe siècle

Discussione

 

Venerdì, 5 dicembre 2008

9.15 Ripresa dei lavori

Presiede Mette Rudvin (Università di Bologna)
9.20 Fiorenza Maffei (Vice Questore di Bologna): La mediazione linguistico-culturale e aspetti di sicurezza
10.00 Rabih Chattat (Università di Bologna): Immigrazione, integrazione e costruzione delle identità

Discussione

10.40 Intervallo

Presiede Donna R. Miller (Università di Bologna)
11.00 Graham Turner (Heriot-Watt University, Edinburgo): Reviewing and Previewing: On Mediation in Interpreting Studies from a Sign Language Perspective
11.40 Leonardo Barcelò (Comune di Bologna): Politiche per l’integrazione dei cittadini stranieri nel campo scolastico
12.20 Giuliana Garzone (Università di Milano): La mediazione linguistica in ambito commerciale: riflessioni nella prospettiva professionale e deontologica

Discussione

13.00 Pausa Pranzo

Ripresa lavori: Presiede Eva-Maria Thüne (Università di Bologna)
14.30 Anna Mandich (Università di Bologna): La Francia tra apertura all’altro e difesa di sé: la lingua francese come modello di integrazione o strumento di esclusione?
14.50 Monica Turci  (Università di Bologna): Rites of Passage: Verbal-Visual Representations of Immigrants
15.10 Goranka Rocco (Università di Bologna): Rappresentazioni mentali di diverse lingue e ipotesi sulla loro diffusione e sul loro ruolo attuale e futuro nella comunicazione mondiale
15.30 Valeria Zotti (Università di Bologna): Le dictionnaire bilingue comme instrument de médiation linguistique et culturelle

Discussione

16.10 Intervallo

16.30 Tavola rotonda conclusiva, con la partecipazione di esperti che operano nella città di Bologna e nella provincia, su aspetti pratici ed etici della mediazione

18.00 Saluti e chiusura del Convegno