Dopo un lungo periodo di stagnazione, l’economia dell’Unione Europea torna lentamente a crescere.
La Commissione Europea invita gli Stati membri a gestire con prudenza la riduzione del debito, puntando su un approccio graduale per evitare gli effetti negativi di politiche di austerità. Questa strategia mira a contrastare il rallentamento della crescita economica e le minacce di una possibile guerra commerciale con gli Stati Uniti, affrontando al contempo le sfide fiscali interne al continente.
Presentando le ultime previsioni economiche autunnali, Paolo Gentiloni, commissario uscente per l'Economia, ha sottolineato la necessità di evitare che il consolidamento fiscale comprometta gli investimenti, come avvenuto durante la crisi dell’eurozona. "Gli Stati membri dovranno muoversi lungo un percorso stretto: ridurre il debito senza sacrificare la crescita economica," ha dichiarato Gentiloni, evidenziando l’importanza di investimenti strategici e riforme strutturali per rafforzare la competitività e affrontare i crescenti rischi geopolitici.
Le nuove regole fiscali dell’UE consentono agli Stati membri di distribuire i tagli alla spesa su un periodo più lungo, a patto che siano accompagnati da piani di investimento e riforme concordati con Bruxelles. Tuttavia, solo cinque Paesi hanno finora scelto di sfruttare questa opportunità, nonostante la Commissione raccomandi un orizzonte temporale di sette anni.
Gentiloni ha inoltre esortato gli Stati a utilizzare pienamente i fondi del NextGenerationEU, il piano di ripresa post-Covid, per finanziare investimenti pubblici cruciali entro il 2026.
Le previsioni economiche attuali indicano una crescita dello 0,8% per la zona euro e dello 0,9% per l’intera UE nel 2023, con prospettive di accelerazione nel medio termine: l’1,5% nel 2025 e l’1,8% nel 2026.
Ultimo aggiornamento
19-11-2024