Volumi pubblicati

Dal 2010 ad oggi i temi di ricerca di SportcomLab sono confluiti nelle seguenti pubblicazioni:

Keep fit! Ben-essere attivo e nuove tecnologie

Keep fit! Ben-essere attivo e nuove tecnologie

[FrancoAngeli, Milano 2019, pagg. 158, con biblio-sitografia di rif. (168), € 22,00, collana "Sport, Corpo, Società" n. 16, codice ed.: 1569.16, ISBN: 978-88-917-8886-3] 

 

Cosa sta avvenendo nella cultura sportiva oggi? Si nota il passaggio dal modello dello sport competitivo (basato sull’etica del lavoro, sull’efficienza del corpo e sul perseguimento del record) a un’idea di sport come pratica espressiva, come risorsa per l’auto-gratificazione e la ricerca di benessere e di relazioni positive.
Il volume raccoglie varie ricerche sulle trasformazioni in atto nei luoghi dello sport. Gli Autori osservano il mutamento sociale e culturale in atto, con particolare attenzione alle trasformazioni che i media digitali favoriscono nel campo dello sport e delle attività fisiche. Il tentativo è quello di far emergere opportunità e rischi, generati dall’uso dei dispositivi digitali nelle pratiche di fitness e wellness in palestra, nelle società sportive e nelle pratiche, anche di gruppo, open air.
I contributi presentati convergono nel riconoscere che le pratiche di fitness e wellness sono sempre più social. L’impiego della tecnologia digitale dimostra di avere molteplici ricadute sociali, funzionali allo sviluppo di pratiche vantaggiose per stabilire positive relazioni con gli altri e con la natura. Mantenersi in forma assume una gamma di significati non riconducibili al semplice workout di tipo fisico, palesandosi come un vero e proprio training di carattere sia culturale sia sociale, fortemente sostenuto dalle piattaforme presenti on line. La società in rete così coglie, connette e potenzia le pratiche e i valori ‘post’-moderni, di cui si nutrono milioni di praticanti lo sport e l’attività fisica nel nostro Paese.

 

Indice

Introduzione

1. Stefano Martelli, Pratiche motorie ed esposizione ai media. Una tipologia socioculturale per conoscere l'uso dei media da parte dei praticanti sport e attività fisica in Italia

(Premessa; I praticanti lo sport e l'attività fisica in Italia secondo le indagini condotte dall'Istat (1995-2018); Quali le motivazioni a fare sport o attività fisica? Un approfondimento in prospettiva socioculturale; Tipi di praticanti: profilo sociodemografico ed uso del tempo libero; Per concludere, una osservazione introduttiva)

2. Ivana Matteucci, I nuovi media e la Social fan experience sportiva

(Premessa; Sport, comunicazione e nuovi media; L'universo dei fan sportivi; La Social fan experience nello sport; Indagine online sulla Social fan experience di una società sportiva; Risultati dell'indagine e discussione; Considerazioni finali)

3. Loredana Tallarita, Sport, corpo e nuove community. Il fitness open-air è sempre più social

(Premessa; Parkrun communities: un esempio di fitness digitale e open-air; Metodi e tecniche; Corpi sportivi e stili di vita attivi. Salute, attività fisica e influenze del web; Aspetti etici ed estetici della Parkrun community; Conclusione)

4. Ivana Matteucci, La palestra digitale: nuovi modelli di consumo per il fitness

(Premessa; La ricerca di benessere; Tecnologia e mondo del fitness; I casi di studio; L'indagine; Considerazioni conclusive)

5. Giovanna Russo, Eugenio Bagnini, Fitness e wellness nella società digitale: tecnologie smart e ben-essere attivo

(Corpi sportivi nella web society: come le tecnologie digitali trasformano la cura del Sé; Quali opportunità sociali per il benessere tra selftracking e sharing online: il progetto di ricerca; L'analisi del contenuto delle interviste e dei post online; L'analisi quantitativa: il punto di vista degli utenti sportivi #digital; Social fitness: verso un nuovo modello di ben-essere attivo)

Una conclusione aperta a ulteriori ricerche su sport e comunicazione

Bibliografia e sitografia di riferimento

 

Gli autori:

Stefano Martelli insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dello sport e della comunicazione presso l'“Alma Mater Studiorum”-Università di Bologna.

Ivana Matteucci insegna Sociologia dello sport e Sociologia del benessere presso l'Università di Urbino “Carlo Bo”.

Giovanna Russo insegna Sociology of wellness e Sociologia generale presso l'“Alma Mater Studiorum”-Università di Bologna (sede di Rimini).

Eugenio Bagnini è Ph.D. in Sociologia e Ricerca Sociale, collabora con lo SportComLab dell’”Alma Mater Studiorum”-Università di Bologna ed è amministratore del centro fitness Euphoria di Bologna.

Loredana Tallarita insegna Sociologia dello sport e della salute e Sociologia generale presso l'Università di Enna “Kore”.

Charting the Wellness Society in Europe. Social transformations in sport, health and consumption

Charting the Wellness Society in Europe. Social transformations in sport, health and consumption

 

Editrice e Autrice: Giovanna Russo 

Altri Autori: Mauro Ferraresi, William Gasparini, Stefano Martelli, Julien Pierre, Andy Smith, Ivan Waddington

Serie Editoriale: Sport, Corpo, Società

Sport Sociology, Health sociologia della salute

Pagine: 144,      anno: 2018   (n° 1569.15) - Peer Reviewed Content - ISBN: 9788891781031

Autore e Curatore

Giovanna Russo, PhD in Sociology and Political Sciences, she currently teaches Sociology of Wellness at "AMS" University of Bologna - Italy (Rimini campus). Her main topic of research: wellbeing, practices of sport and physical activities, sporty consumption and communication, disability, wellness, migration and religion. Other books for this editorial board: La società della wellness. Corpi sportivi al traguardo della salute (2011); Questioni di benessere. Pratiche emergenti di cultura, sport, consumi (2013).

Contributi

Mauro Ferraresi, William Gasparini, Stefano Martelli, Julien Pierre, Andy Smith, Ivan Waddington

 


In breve

Today sport and physical activity are considered cultural tools able to understand the evolution of contemporary symbolic practices, always looking for wellness. The book examines in specific the wellness dimension, going beyond the concept of active lifestyle, investigating the importance of physical activities in order to maintain good health, with a comparative look between Italy, France and the United Kingdom.

 

Presentazione del volume

Wellness concept offers today a new key to describe and understand the social contest in which we live. From the transformation process of wellbeing over the last century in particular, the wellness dimension has grown so much that it involves not only individuals, but also the community and the environment.
The socio-cultural change laying behind these transformations involves the progressive expansion of the concept of sustainable well-being in the global society, which appears increasingly related to life chances and the spread of "wellness culture".
Exploring the wellness phenomenon today means tackling a rapidly growing frontier theme that strongly distinguishes contemporary "sportscape". Nowadays sport and physical activity represent cultural tools able to understand the evolution of contemporary symbolic practices, always seeking for wellness. In particular, they are important because helps to broaden the concept of well-being, whereby through sports practice it turns on into improving the "quality of life".
Hence the consideration that wellness relates to a concept of healthy life, in which sporting activities are the main means of staying healthy, physical and psychic. Wellness as practices and knowledge oriented towards a "good life": a healthy existence, that is aimed to a more authentic and socially adequate concept of well-being. Wellness culture therefore highlights how the important connection between sport, health and society defines the main welfare strategy of European people in different life spheres: health, well-being, work, consumption, etc.
The book examines all these aspects, going beyond the concept of active lifestyle, investigating the importance of physical activities in order to keep being healthy, with a comparative look between Italy, France and the United Kingdom.



Indice

Introduction
Giovanna Russo, The wellness society: towards a new demand for wellbeing
(Introduction; Describing wellness culture; Sport and physical activity in Europe: improving the state of health; The wellness economy: sport, health, consumption; Conclusion)
Ivan Waddington, Andy Smith, Physical activity, sport and health: what is the appropriate public health message?
(Introduction; Sport, exercise and the healthy body ethos; Physical activity, sport and health; The epidemiology of sports injuries; Sport, health and public policy; Public health policy and physical activity; Conclusion)
William Gasparini, Le sport santé sur prescription médicale face aux inégalités sociales de santé: l'exemple français
(Introduction; Sédentarité, inégalités de santé et activité physique; Du "sport-santé pour tous" au sport-santé pour les patients atteints de maladies chroniques. Evolution des politiques de santé publiques françaises; "Sport santé sur ordonnance": un programme innovant de santé publique; Des patients pratiquant une activité physique sur prescription médicale: quelques résultats de l'enquête sociologique; Des patients sédentaires issus majoritairement des quartiers populaires; Se dépenser physiquement et sortir de l'isolement social; Vers un mode de vie physiquement plus actif?; "Bouger" dans la ville de Strasbourg: conciliar prévention primaire et secondaire par l'activité physique grâce à l'aménagement urbain; Conclusion)
Stefano Martelli, Italian sportsmen and sportswomen, in search of their own wellness
(Introduction; Sports and physical activities in Italy; Well-being and active life, but also unhealthy lifestyles; Final remarks: do the movement practices play a positive function for healthy lifestyles?)
Julien Pierre, Sport et bien-être en entreprise: une comparaison France - Italie
(Introduction; Fiat et Peugeot, les moteurs d'une instrumentalisation du sport; Les fonctions du paternalisme sportif; La place de la France et de l'Italie dans l'Europe du sport en entreprise; Vers un nouveau "culte du bien-être au travail"?; Conclusion)
Mauro Ferraresi, Beauty and Wellness in the hyperconnected society
(Introduction: a media study approach; Blogosphere; Consumptionsphere; Beauty and wellness as introflexed mirrors)
References
Authors.

Nuovo manuale di Sociologia dello sport e dell'attività fisica

[di Stefano Martelli e Nicola R. Porro, FrancoAngeli, Milano 2018, pagg. 228, con biblio-sitografia di rif. e 3 indici (288), € 33,00, collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.7.1, ISBN: 978-88-917-7837-6]

 

Indice

Uno strumento indispensabile per tutti coloro che vogliono sviluppare la propria professionalità nel campo delle Scienze Motorie. Il manuale offre una solida base sia per operare scelte nell’organizzazione e comunicazione degli eventi sportivi, sia per attuare politiche rivolte alla salute e al leisure della popolazione.

Presentazione del volume

Questo libro colma una lacuna presente nel panorama degli studi sociologici italiani. Nonostante alcuni pur pregevoli tentativi, finora nel nostro Paese non è ancora apparso un vero e proprio manuale di Sociologia dello sport e dell'attività motoria. È quanto invece si propone di essere questo volume, che offre una sintesi dei principali risultati ottenuti dalla ricerca italiana ed estera nel campo, però riletti e interpretati all'interno di una impostazione teorica chiaramente riconoscibile e, quindi, suscettibile di stimolare ulteriori studi e ricerche.
Si intende dunque offrire uno strumento indispensabile per tutti coloro che vogliono sviluppare la propria professionalità nel campo delle Scienze Motorie. Il manuale si rivolge ai portatori di una nuova cultura del movimento umano, che, diversamente dal passato, oggi cresce meno commentando i fatti sportivi del giorno nei bar, e assai più cercando regolarità empiriche ed evidenze scientifiche nei laboratori e nelle aule universitarie. A tale professionalizzazione in atto il volume contribuisce offrendosi come solida base, sia per operare scelte nell'organizzazione e comunicazione degli eventi sportivi, sia per attuare politiche rivolte alla salute e al leisure della popolazione.

Indice

Stefano Martelli, Nicola Porro, Prefazione
Introduzione
Per la Sociologia cos'è lo sport e l'attività fisica? Teorie e metodi
(Premessa; La teoria struttural-funzionalista: lo sport contribuisce all'ordine sociale; La teoria del conflitto: le pratiche motorie sono ambienti in cui avvengono frequenti contese sociali; La teoria interazionista: gli sport sono mondi vitali costruiti socialmente; La teoria figurazionale: lo sport è un apparato sociale per intrattenere la gente ed incanalare l'aggressività; La teoria relazionale: le pratiche motorie sono ambienti sociali in cui si sviluppano relazioni; Dalla teoria alla ricerca, e ritorno; Conclusione)
Sport e modernità. Valori, identità e contese [L]
(Premessa: perché le Olimpiadi sono (solo) moderne; La globalizzazione dello sport tra società moderna e "post"-modernità; Dalla modernità alla "post"-modernità: i valori e lo sport nel mutamento socio-culturale in atto; Cambiamento nei valori, contese tra le identità: lo sport come risorsa sociale; Conclusione)
Sport e comunità. Socializzazione, comunicazione e devianza [I]
(Premessa; Socializzati dallo sport? Un'ovvietà problematica; La videosocializzazione sportiva; Norme sportive, devianza e criminalità; Conclusione)
Sport e politica [G]
(Premessa; Sport: instrumentum regni?; Sport e coesione sociale; Sport, cittadinanza e policy; Sport, inclusione e solidarietà sociale; Conclusione)
Sport e ambiente sociale [A]
(Premessa; L'organizzazione sportiva come ambiente interno; L'organizzazione sportiva "crea" l'ambiente esterno?; Processi e dinamiche nelle organizzazioni sportive; Conclusione)
Bibliografia e sitografia di riferimento
Indice dei nomi (concetti e autori)
Indice dei box delle attività.

Utili Link 

Alias Sociologia movimenti collettivi (di Pasquale Coccia)…
Avvenire (ed.Bologna) Recensione (di Matteo Fogacci)…
Romagnagazzette.com Sport e sociologia… 
Sociologia e Politiche Sociali Recensione (di Giovanna Russo)…

 

La città e lo sport. Torino 2015 e oltre

 [a cura di Piervincenzo Bondonio, Egidio Dansero e Carlo Genova, FrancoAngeli, Milano 2018, pagg. 216, con biblio-sitografia di rif. e nota sugli Autori (231), solo e-book (PDF) per PC, Mac, Tablet € 21,50; collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.14, ISBN: 978-88-917-6585-7]

In breve

Il volume analizza le modalità con cui, attraverso lo sport, il capitale della città di Torino, materiale e immateriale, è stato fatto fruttare in termini di ricadute economiche, sociali e culturali, nonché le potenziali connessioni tra la politica degli eventi e le pratiche sportive, consolidate ed emergenti, tra lo sport e l’immagine della città. Pur focalizzandosi sul caso torinese, il testo presenta molti spunti di riflessione di più ampio respiro, proponendo percorsi e risultati di ricerca utili per altri contesti locali.

Presentazione del volume

Da tempo Torino ha avviato e perseguito una politica degli eventi, di scala e rilevanza diversa, su temi differenti (editoria, enogastronomia, arte contemporanea) e le Olimpiadi del 2006 hanno conferito una spinta decisiva in tale direzione. Lo sport è diventato uno dei campi privilegiati di investimento: dopo i Giochi del 2006 la città ha ospitato le Universiadi invernali nel 2007, i World Master Games nel 2013, è stata Capitale europea dello sport nel 2015 e guarda con crescente interesse ai cosiddetti "nuovi sport", con iniziative quali Torino Street Style.
Torino, come tante altre città in Europa e nel mondo, si nutre e si trasforma (anche) attraverso gli eventi, intesi come nodi strategici che catalizzano attenzione, risorse, energie, ma che devono essere inseriti in un percorso caratterizzato da continuità e progetto. Non è certamente una novità, e una politica degli eventi non è necessariamente in contraddizione con una politica del quotidiano e dei tempi lunghi.
Il volume analizza le modalità con cui, attraverso lo sport, il capitale materiale e immateriale della città è stato fatto fruttare in termini di ricadute economiche, sociali e culturali, nonché le potenziali connessioni sia tra la politica degli eventi e le pratiche sportive, consolidate ed emergenti, sia tra lo sport e l'immagine della città.
Pur focalizzandosi sul caso torinese, il testo presenta molti spunti di riflessione di più ampio respiro, proponendo percorsi e risultati di ricerca utili per altri contesti locali, nella duplice prospettiva dell'approfondimento di casi-studio e degli approcci comparativi tra città che ospitano medesimi o diversi eventi, o tra stessi eventi ospitati in diverse città.

Indice

Piervincenzo BondonioEgidio Dansero, Carlo Genova, Introduzione
Chito Guala, Torino 2006-2015. Un caso di Eventful City?
(A monte di Torino 2015. I grandi eventi catalizzatori di rigenerazione urbana; Organizzare gli eventi o pianificare la legacy?; I mega eventi e i loro effetti territoriali; I mega eventi e la loro attrattività turistica; La grande importanza dei piccoli eventi; I turisti degli eventi (grandi e piccoli); Torino 2006-2015: un caso di Eventful City?; Dieci anni dopo. Torino: una città che vive di eventi?; Considerazioni finali)
Piervincenzo Bondonio, La pratica sportiva nei paesi Ue, in Italia, in Piemonte, a Torino
(Premessa; Sport e attività fisica nell'Ue: l'Italia e gli altri Paesi; La pratica sportiva in Italia e nelle sue regioni, nelle indagini Istat e Coni; Indici di sportività delle regioni italiane, nei dati Istat e Coni. La posizione del Piemonte; Torino e le altre: le pratiche motorie nelle città capoluogo di regione (una ricerca utile, ma allo stato non fattibile))
Piervincenzo Bondonio, Ragioni e modi degli interventi pubblici per lo sport. Unione europea, Costituzione italiana, politiche della città di Torino
(Le competenze sullo sport degli enti locali nella Costituzione del 2001; Il crescente interesse per lo sport dell'Unione europea; Come si giustifica l'intervento comunale per lo sport?; Le politiche per lo sport e gli interventi programmati e realizzati dalla Città di Torino; Le realizzazioni del Comune, dal punto di vista finanziario; La (ricca) dotazione d'impianti sportivi di Torino e il problema delle manutenzioni; Considerazioni finali)
Piervincenzo Bondonio, Ricadute economiche, per la città e per il bilancio comunale, degli eventi sportivi di Torino 2015
(Premessa; Spese comunali e modalità di finanziamento di Torino 2015; Le ricadute economiche di 88 eventi di Torino 2015; Appendice 1. I risultati dell'analisi di 11 eventi anteriori a Torino 2015; Appendice 2. Gli 88 eventi di Torino 2015 selezionati per l'analisi; Appendice 3. Le schede utilizzate per raccogliere le informazioni presso gli organizzatori degli eventi di Torino 2015)
Valentina Moiso, Il pubblico degli eventi
(L'indagine; I risultati: un profilo del "turista sportivo"; Il turista per sport: meno informato o più focalizzato?)
Davide Cirillo, Egidio Dansero, Anna Maria Pioletti, Torino e lo sport: uno sguardo geografico
(Premessa; Breve viaggio nella storia della geografia dello sport; Descrivere e rappresentare gli spazi dello sport: tre livelli di informazione geografica; Gli spazi e i luoghi dello sport a Torino; La differenziazione dei luoghi dello sport; La geografia simbolica dello sport: dagli spazi ai luoghi dello sport a Torino; Conclusioni)
Irene Ropolo, Costanza Guazzo, Torino in gioco tra eventi e pratiche sportive. Un'indagine a partire da Capitale Europea dello Sport 2015
(Premessa; Gli eventi sportivi come motore di attrattività; La ricerca; Lo sport nella costruzione dell'immagine della città; La percezione dell'immagine di Torino sportiva; La rappresentazione di Torino nelle interviste; Conclusioni)
Raffaella Ferrero Camoletto, Carlo Genova, Le nuove pratiche sportive urbane
(Premessa; Le nuove pratiche in cerca di un'etichetta; Una pluralità di pratiche, alcuni tratti comuni; Nuove pratiche sportive e città; Torino is my playground: il parkour come caso di studio; Sentire lo spazio: il parkour come risocializzazione sensoriale; Pratiche sportive emergenti e città: una sfida da raccogliere)
Claudia Genovese, Alfredo Mela, Roberta Novascone, I migranti e lo sport come pratica urbana
(Sport, migrazioni, capitale sociale; Il territorio e gli spazi dello sport; La partecipazione dei migranti a due tornei: alcuni dati)
Bibliografia
Gli autori.

Mega eventi sportivi, pubblicità in tv e junk food. Quattro indagini su bambini e stili di vita sani e attivi

 [di Stefano Martelli, FrancoAngeli, Milano 2017, pagg. 147, con appendici (172), € 22,00, collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.13, ISBN: 978-88-917-6836-0; Giovanna Russo è autrice del cap. 3 e della Nota metodologica].

In breve 

Gli Europei di calcio 2016 hanno costituito l’occasione per svolgere un insieme di ricerche sociologiche sugli effetti indiretti per la salute dei minori che derivano dall’esporsi ai Mega eventi sportivi e alla pubblicità televisiva di junk food. Si è indagato empiricamente se la pubblicità commerciale incrementi o no, fra i minori e le loro famiglie, il consumo di cibi non consigliabili per la salute. Ciò al fine di rintracciare evidenze scientifiche e poter meglio reagire all’influsso di questi “persuasori occulti” tramite iniziative educative nelle scuole primarie. 

Presentazione del volume

I Mega eventi sportivi (Mes), quali le Olimpiadi e i Campionati internazionali di calcio, rappresentano un'occasione privilegiata per osservare i mutamenti provocati dal "triangolo Sms", ovvero l'interdipendenza di recente emersa fra sport, media e aziende sponsor. Per queste ultime i pubblici dello sport 'mediato' sono potenziali acquirenti di beni e servizi, che esse stesse promuovono con grande efficacia nel contesto "stra-ordinario" offerto dai Mes. Per tale ragione McDonald's, Coca-Cola, Budweiser e Carlsberg sono divenuti i top sponsor di Fifa, Uefa e Ioc: ma quali sono gli effetti di questi obesity Games?
Il volume riflette sugli effetti socio-culturali imprevisti della telemediazione di un Mes; gli Europei di calcio 2016 hanno costituito l'occasione per svolgere un insieme di ricerche sociologiche sugli effetti indiretti per la salute dei minori, che derivano dall'esporsi ai Mes e alla pubblicità televisiva di junk food. Si è indagato empiricamente se la pubblicità commerciale incrementi o no, fra i minori e le loro famiglie, il consumo di cibi non consigliabili per la salute; ciò al fine di rintracciare evidenze scientifiche e così poter meglio reagire all'influsso di questi "persuasori occulti" tramite iniziative educative nelle scuole primarie a stili di vita sani e attivi.
Le quattro ricerche svolte dallo SportComLab dell'AlmaMater sono state condotte con metodologia integrata (quanti-qualitativa e visuale) sull'universo degli scolari frequentanti le classi 4 e e 5 e in un Comune di oltre 30.000 abitanti del Nord-Est. Il nesso fra il Mes osservato, la pubblicità in tv e il consumo di junk food è stato accertato, così com'è emerso che i Mes, oggi, sono considerati dai genitori come una festa "programmata", in cui la trasgressione alimentare è effetto e, al tempo stesso, causa dell'eccezionalità del mega evento sportivo.

Indice

Introduzione
La "pandemia di obesità" fra i minori: oltre gli allarmi medicalizzanti e i corsi di educazione alimentare nelle scuole
(Come contrastare la "pandemia di obesità" fra i minori? Un approccio socioculturale; I minori e la 'crisi sanitaria' in atto: "epidemia", "pandemia di obesità" o "ambiente obesogenico"?; L'"ambiente obesogenico": cause ed effetti sui minori nella prospettiva socio-relazionale; Tanti sforzi, scarsi risultati. Il contrasto ad alimenti poco salubri negli ambienti 'micro'-sociali; Effetti della pubblicità televisiva sui minori e loro scelte alimentari; Davvero i Giochi olimpici di Londra 2012 sono stati degli "obesity Games"?; Riflessioni a conclusione del capitolo)
Alimenti non consigliabili per la salute dei minori, pubblicità in tv e mega eventi sportivi. Evidenze dalle indagini di sfondo
(Premessa; Come contrastare la "pandemia di obesità" fra i minori? L'insieme delle indagini nella prospettiva offerta dalla Sociologia relazionale; La teoria relazionale della società applicata ai Mes; Operazionalizzando la teoria: le analisi di sfondo sulle pratiche motorie dei minori in Italia e sul pubblico televisivo di Euro 2016; Osservazione conclusiva al capitolo)
Giovanna Russo, Sponsorship di eventi sportivi e industria alimentare globale: verso una junk food generation? La ricercaazione sul territorio bolognese
(Premessa; Il progetto di ricerca: "Dalla promozione all'educazione. Salute, ben-essere dei minori e life skills"; Oggetto, ipotesi, obiettivi della ricerca-azione; Le due fasi della ricerca; Metodologia e strumenti dell'indagine sul campo; Quale nesso tra sport 'mediato', pubblicità e consumi di alimenti non salutari? Le scelte degli alunni delle Scuole primarie di San Lazzaro di Savena; Il punto di vista dei genitori: i risultati dei focus group; Per concludere: uno sguardo di sintesi)
Conclusione
Giovanna Russo, Appendice documentaria
Bibliografia e sitografia di riferimento.

Le Città Attive. Percorsi pubblici nel corpo urbano

 [di Antonio Borgogni e Romeo Farinella, FrancoAngeli, Milano 2017, pagg. 139, con bibliografia (152), € 21,00, collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.12, ISBN: 9788891751768].

In breve

La città attiva accomuna politiche urbanistiche, educative, pratiche del tempo libero, esigenze e aspettative sociali e culturali, mobilità sostenibile, promozione dell’attività motoria e delle pratiche sportive, condivisione degli spazi pubblici come luoghi di opportunità e di conflitti. Attraverso l’approccio della città attiva, in cui si intrecciano le esigenze urbane di vivibilità, estetica e funzionalità, il volume presenta soluzioni integrate ai problemi dell’urbanizzazione e della sedentarietà. Gli spazi pubblici così progettati facilitano il movimento del corpo promuovendo stili di vita attivi.

Presentazione del volume

Il libro presenta soluzioni integrate ai problemi dell'urbanizzazione e della sedentarietà proponendo l'approccio della città attiva in cui si intrecciano le esigenze urbane di vivibilità, estetica e funzionalità.
Gli spazi pubblici così progettati e realizzati facilitano il movimento del corpo promuovendo stili di vita attivi.
La città attiva accomuna politiche urbanistiche, educative, pratiche del tempo libero, esigenze e aspettative sociali e culturali, mobilità sostenibile, promozione dell'attività motoria e delle pratiche sportive, condivisione degli spazi pubblici come luoghi di opportunità e di conflitti.
Nel testo vengono dapprima descritte, sul piano urbanistico, le relazioni tra ambienti urbani e persone, le pratiche sociali e culturali del camminare in una prospettiva storica, la promiscuità e riformabilità delle strade, la frammentazione e le connessioni dello spazio pubblico visto come problema strutturale. Viene poi approfondito il concetto di città attiva descrivendone gli sviluppi recenti e futuri, analizzandone gli usi informali e le classificazioni dal punto di vista dell'attività motoria. La prospettiva della mobilità autonoma dell'infanzia viene scelta, inoltre, come indicatrice della qualità della città attiva. Concludono la trattazione alcuni orientamenti progettuali ed esempi.

Indice

Premessa
Parte I. La città, uno spazio camminato
Lo spazio pubblico e le forme della città
(La città: uno spazio camminato; Lo spazio pubblico: evoluzione di un concetto; Camminare nell'urbanizzato)
Strade, pratiche, spazi
(La strada come spazio della quotidianità; Parigi: la promiscuità delle strade; La strada come spazio riformabile; Nei territori della diffusione urbana: strade o direttrici?; Lo spazio pubblico come spazio sociale; Pratiche e spazi; L'esperienza del camminare come pratica della quotidianità)
Luoghi puntuali e spazi di connessione
(Lo spazio pubblico come problema strutturale; Spazi frammentati e luoghi interconnessi; La città attiva come sistema organizzato di elementi e relazioni)
Parte II. La città attiva
Dai luoghi informali ai loose space
(Uso e appropriazione informale dello spazio pubblico; Pratiche del corpo e spazi laschi; Classificazioni al margine tra spazio pubblico e attività motoria)
La città attiva: storia e prospettive interdisciplinari
(La storia recente; Il ritorno del corpo nello spazio pubblico; La città attiva: attualità e prospettive; Le città senz'auto, i veicoli senza guidatore, il picco di uso delle auto: scenari futuri o illusioni?)
La città attiva e l'infanzia
(I bambini come indicatori; Il panorama internazionale della mobilità indipendente: un'analisi comparativa; I bambini nella città attiva)
Orientamenti per rendere attiva la città
(Gli ambiti di intervento; Esempi; La rete delle città attive)
Appendice
Bibliografia e sitografia di riferimento.

Il Mondiale delle meraviglie. Calcio, media e società da "Italia '90" a oggi

 [a cura di Nicola R. Porro, Stefano Martelli e Giovanna Russo, FrancoAngeli, Milano 2016, pagg. 146, con bibliografia (156), € 21,00, collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.10, ISBN: 978-88-917-4234-6].

In breve

Prendendo spunto dall’ultimo mega-evento calcistico svoltosi nel nostro Paese, Italia ’90, il volume vuole mettere in rilievo le profonde trasformazioni economiche e culturali avvenute negli ultimi tre decenni nel “gioco più bello del mondo”, ma anche nell’intera società, nazionale e globale. A conferma che il calcio è un vero e proprio “fatto sociale totale”, in grado di rivelare, come una cartina di tornasole, la complessa trama della società emergente.

Presentazione del volume


"ITALIA'90" è stato l'ultimo mega-evento calcistico svoltosi nel nostro Paese. Da allora è trascorso un quarto di secolo: per alcuni è un ricordo più o meno sbiadito, per altri, i più giovani, neppure quello. Perché, allora, parlarne? E perché chiamarlo il "Mondiale delle meraviglie"?
Qui non si allude solo alle notti magiche cantate da Gianna Nannini: si vogliono invece mettere in rilievo le profonde trasformazioni economiche e culturali avvenute di recente nel "gioco più bello del mondo", ma anche nell'intera società, nazionale e globale.
Quel Mondiale infatti fu l'occasione per l'emergere di una inedita configurazione sociale: il "triangolo SMS", che, collegando strettamente fra loro sport, media e aziende sponsor, da allora fino a oggi e in misura sempre più abbondante genera risorse e fa del calcio Fifa lo spettacolo globale per l'intrattenimento televisivo di miliardi di persone, e per la promozione di beni e servizi presso mercati altrettanto vasti.
I contributi qui raccolti mettono alla prova la teoria relazionale della società da differenti punti di vista, scavando nei rapporti che strutturano il "triangolo SMS", verificandone i nessi con l'intera società italiana e globale fino al presente, e cercando di prevedere l'avvenire del calcio nella società delle reti telematiche. A conferma che il calcio è un vero e proprio "fatto sociale totale", in grado di rivelare, come una cartina di tornasole, la complessa trama della società emergente.

Indice

Stefano Martelli, Nicola Porro, Giovanna Russo, Introduzione
Parte I. Da "ITALIA'90" ai Mondiali di domani
Nicola Porro, Un Mondiale delle meraviglie?
Stefano Martelli, Da "ITALIA'90" a "Brasil 2014" e oltre. Emersione, sviluppo e avvenire di una inedita configurazione sociale: il 'triangolo SMS'
Parte II. Incubi e sogni delle notti magiche
Giovanna Russo, Grandi eventi sportivi, media, pubblicità: da "ITALIA'90" ai Mondiali di calcio 2014
Nicola Sbetti, "ITALIA'90" vista da Zurigo. La Fifa come attore politicoorganizzativo: ruolo e strategie
Loris Caruso, Simone Tosi, Scelte, modelli e retoriche della città sportiva. Una riflessione comparata tra "ITALIA'90" e i processi sistemicostrutturali oggi in corso
Luca Bifulco, Italia-Argentina e oltre. Identità nazionale, appartenenze locali e calcio come spettacolo e consumo
Nico Bortoletto, Volontariato e sport. Alcuni elementi per una contestualizzazione sociologica a partire dai Mondiali di calcio "ITALIA' 90"
Bibliografia e sitografia di riferimento
Gli autori.

Utili link

Conquiste del lavoro Mens sana business sano (di Maria Isa D'Ursi)…

Adolescenti e sport. Trasformazioni sociali e pratiche motorie

[a cura di Emiliana Mangone, FrancoAngeli, Milano 2016, pagg. 170, bibliografia ai capitoli, € 22,00, collana "Sport, Corpo, Società", codice ed.: 1569.11, ISBN: 978-88-917-4244-5].

In breve

Il rapporto fra sport e società rappresenta oggi una tematica emergente nelle scienze sociali e la multidimensionalità del fenomeno orienta verso la ricomposizione delle differenti prospettive disciplinari. Il volume affronta la pratica sportiva dai diversi punti di vista delle discipline, focalizzando una volta l’attenzione sulla relazione società-pratica sportiva e una volta sul valore educativo di questa o sulla sua funzione di identificazione nazionale e di prevenzione della violenza anche e attraverso le politiche attive dello sport.

Presentazione del volume

Lo sport, anche se in questo volume si preferirà parlare più di pratiche motorie, si configura come un sistema socio-culturale a cui per troppo tempo è stata attribuita poca o scarsa rilevanza. Questo soprattutto se lo si considera anche come un universo valoriale ed etico ad alto contenuto educativo e formativo, che ha il compito di orientare non solo l'agire sportivo ma anche quello sociale di ogni singolo praticante che entra a farne parte.
Il rapporto fra sport e società rappresenta oggi una tematica emergente nelle scienze sociali e la multidimensionalità del fenomeno orienta verso la ricomposizione delle differenti prospettive disciplinari.
Ciò è necessario poiché, essendo la pratica sportiva una rappresentazione della società, ha dei nessi di relazione con l'intero sistema sociale e con le molteplici sfere che lo compongono. Le trasformazioni sociali che si registrano nella società si riflettono di conseguenza sulla pratica sportiva e viceversa.
Per tali ragioni nella prima parte del volume si osservano le pratiche motorie da diversi punti di vista scientifico-disciplinari, focalizzando l'attenzione sulla relazione sport e società, sul suo valore educativo, sulla funzione di identificazione nazionale e di prevenzione della violenza, anche e attraverso politiche attive per lo sport.
Nella seconda parte si presentano i risultati di una ricerca condotta in regione Campania su un campione statisticamente rappresentativo di adolescenti scolarizzati, che si confrontano con lo sport e l'attività fisica. 

Indice

Emiliana Mangone, Introduzione. Per una lettura della relazione sport-società
Parte I. Sport e società
Giuseppe D'Angelo, Erminio Fonzo, Sport e nazione nella storia d'Italia
Francesca D'Elia, Ilaria Viscione, Educazione, scuola e sport
Giovanna Truda, Sport, modelli di comportamento e violenza
Antonina Mammì, Politiche attive per lo sport
Parte II. Sport e società. Adolescenti a confronto in Campania
Gianmaria Bottoni, Paolo Diana, L'impianto metodologico della ricerca
Giuseppe Masullo, I giovani tra pratiche sportive di genere e socializzazione
Paolo Diana, Lo sport nell'adolescenza tra pratica e motivazioni
Rosa Di Gioia, Dimensione valoriale, vita quotidiana e sport
Gianmaria Bottoni, Giuseppe Masullo, Oltre le differenze: il posto dell'alterità nelle pratiche sportive
Note su autori e autrici.

 

La città che cammina. Per una sociologia del corpo metropolitano

[Di Giulio Bizzaglia, FrancoAngeli, Milano, 2014, pagg. 125 (con bibliografia pagg. 140), Euro 17,00, Collana Sport, Corpo, Società, cod. ed. 1569.9, ISBN: 978-88-917-051-29]

 In breve

La camminabilità della città, la sua fruibilità mediante il cammino, costituisce una risorsa disponibile per il ripensamento urbanistico reso necessario dalla grande crisi, sapendo che non ci sarà un ritorno al passato ma uno sviluppo sociale collettivo. In questa prospettiva la ricerca con tecnica Delphi riportata nel volume nasce dal convincimento che camminare nella città sia un esercizio di libertà, per tutti.

Presentazione del volume

Camminare conviene. Questo libro si propone di spiegare il perché. Conviene sotto molti punti di vista: è un'attività fisica di tutto rispetto, favorisce le relazioni, vivifica la città, concorre a risolvere traffico e inquinamento, aumenta la sicurezza dei cittadini, realizza il diritto a una cittadinanza più ampia, apre la strada all'introspezione, permette la migliore conoscenza dell'ambiente e di se stessi, genera salute.
Camminare costituisce la giusta misura, il parametro per definire il grado di attenzione che la città dedica alle persone, l'amministrazione ai cittadini, la politica alla polis e alla comunità. È un obiettivo alto, un orizzonte di riferimento; un programma vasto, ambizioso eppure obbligato se si vogliono ridefinire i modi di vivere la città in chiave di sostenibilità, ambientale e civile. Accoglie finalmente anche il principio della sostenibilità della pratica motoria in relazione al corpo, alle persone nel loro stato, nelle diverse stagioni della loro esistenza. Si evidenzia meglio, quindi, il nesso tra ambiente urbano, socialità, soggettività, fino al configurarsi di una prospettiva sincretica. Intorno al corpo metropolitano si gioca una sfida notevole per le scienze sociali e per la cultura del movimento.
La camminabilità, ovvero la fruibilità della città mediante il cammino, costituisce una risorsa disponibile per la rigenerazione urbana resa necessaria dalla grande crisi, nella consapevolezza che non è possibile un ritorno al passato, né lo sarà mai. Dalla crisi si uscirà sviluppando la società, gli esseri umani, le istituzioni: tutti insieme. In questa prospettiva la ricerca riportata nel volume - svolta con tecnica Delphi - nasce dal convincimento che camminare nella città sia un autentico esercizio di libertà, per tutti.

Indice

Nicola Porro, Presentazione
Prefazione
Introduzione
Camminare festina lente
(Un problema aperto per le Scienze dello sport; Sport, movimento, attività fisica, cammino; Il rischio dell'insignificanza; I numeri per capire; Le scienze sociali, il corpo, la città; Le connessioni del camminare: il capitale sociale; La causale urbana; La strada come spazio sociale; Conclusione: un paradigma aperto)
La città camminabile. Uno scenario per il prossimo futuro: i risultati della ricerca Delphi
(Perché un'indagine sul cammino; Il panel; I risultati: lo scenario secondo i diversi temi d'indagine)
Conclusioni
(Una tassonomia minima; Una strada per la cultura del movimento; La fine è l'inizio9
Appendice
(Nota metodologica; Risultati del 2° Round Delphi: obiettivi generali dello scenario e azioni concrete per la loro realizzazione; Commenti)
Bibliografia e sitografia di riferimento
Indice dei nomi (concetti e autori).

Utili link 

Alias L'arte dimenticata del camminare (di Pasquale Coccia)…

Questioni di ben-essere. Pratiche emergenti di cultura, sport, consumi

[di Giovanna Russo, FrancoAngeli, Milano, 2014, pagg. 125 (bibliografia pagg. 142), Euro 17,00, Collana Sport, Corpo, Società, cod. ed. 1569.8, ISBN: 978-88-204-5675-7]

 

In breve

Oggi lo sport è soprattutto un fatto culturale, tanto da essere considerato uno dei frame interpretativi prevalenti delle pratiche simboliche contemporanee. Il volume indaga alcuni aspetti dell’attuale produzione culturale e propone di rileggere lo sport come un circuito relazionale e fenomeno emergente di una società tesa alla ricerca di una migliore qualità della vita, più sana, attiva e socialmente partecipata

Presentazione del volume 

Che cosa può accomunare un libro, un film, un concerto alla fruizione dei Giochi Paralimpici, all'emergere del fenomeno della wellness o al moltiplicarsi delle attività fisico-motorie volte al benessere? 
Ciò che lega questi elementi a prima vista lontani fra loro è il rimando a un comune denominatore: sono tutte pratiche di una vita culturale sempre più contaminata dall'esperienza sportiva, tanto da invadere il quotidiano, la stampa, i media, le politiche pubbliche e da attirare l'attenzione delle scienze sociali. Lo sport esprime infatti una forte attrattività a livello micro e macro sociale rivelandosi un fenomeno ricco di sfaccettature: luogo di evasione e di consumo, ma anche spazio di socializzazione, di educazione, di empowerment identitario, modello di relazioni e campo simbolico dell'agire sociale. Ma oggi lo sport è soprattutto un fatto culturale: il progressivo ampliamento del concetto di cultura lo ha incluso in questa sfera, tanto da poterlo considerare uno dei frame interpretativi prevalenti delle pratiche simboliche contemporanee. Che cosa produce dunque una cultura sempre più "sportivizzata"? Quali rappresentazioni, identità e pratiche sono a essa associate? 
A partire da questi interrogativi il volume indaga alcuni aspetti dell'attuale produzione culturale e propone di rileggere lo sport come un circuito relazionale e come fenomeno emergente di una società tesa alla ricerca del ben-essere. Per una migliore qualità della vita: più sana, attiva e socialmente partecipata.

 Indice

Introduzione
L'esperienza sociale della cultura
(La cultura è ovunque; Cultura e società: teorie a confronto; "All in one rhythm": narrazioni e prodotti nell'orizzonte globale; Produzione culturale, benessere, riflessività)
Pratiche di consumo e nuove cosmologie
(Consumi e ricerca di benessere; Creatività, immaginazione, capitalismo disorganizzato; Consumo e identità: nel gioco dell'io c'è un homo performans; Lenti di ingrandimento: performance ed experience; Consumo performativo e pratiche riflessive)
Lo sport, un circuito relazionale
(Lo sport, pratica sociale in-credibile; Il modello del circuito culturale: oltre produzione e consumo; La wellness: rappresentazione emergente; Identità sportive tra consapevolezza e cura del sé; Usi "devianti": lo sport tra benessere e malessere)
Sport e disabilità: creare identità, accrescere benessere
(Lo sport "adattato", pratica di empowerment identitario; Un approccio multidimensionale alla disabilità; Discutere la disabilità: dal paradigma medico a quello sociale; Sport e disabilità: oltre lo stereotipo del Supercrip; I Giochi paralimpici: una lettura relazionale; Lo sport per atleti disabili: una cultura distintiva)
Conclusioni
Bibliografia di riferimento.

 

Lo sport degli europei. Cittadinanza, attività, motivazioni

[a cura di Anna Maria Pioletti, Nicola R. Porro, Franco Angeli, Milano, 2013, pagg. 221 (con bibliografia 238), euro 31,00, Collana Sport, Corpo, Società, cod. ed. 1569.6, ISBN: 978-88-204-4018-3.

 Indice

In una prospettiva di comparazione internazionale e di cooperazione interdisciplinare, il volume non si concentra solo sulle tradizionali espressioni dello sport istituzionale nel contesto dell’Europa comunitaria, ma chiama in causa le politiche di welfare e le strategie per la cittadinanza attiva sviluppate dai Paesi dell’Unione, nella convinzione che lo sport sia un potenziale strumento di inclusione sociale.

Presentazione del volume

Lo sport e l'attività fisico-motoria costituiscono un potente sensore del mutamento culturale e insieme rappresentano un emergente diritto di cittadinanza.
La ricerca illustrata nel volume non si concentra perciò esclusivamente sulle tradizionali espressioni dello sport istituzionale (comitati olimpici, federazioni, reti di specialità a scala nazionale o internazionale) nel contesto dell'Europa comunitaria. Al contrario, in una prospettiva di comparazione internazionale e di cooperazione interdisciplinare, chiama in causa le politiche di welfare e le strategie per la cittadinanza attiva sviluppate dall'Unione e dai Paesi che ne fanno parte.
L'indagine propone così una mappa aggiornata dei diversi attori in gioco: movimenti di azione collettiva e istituzioni olimpiche, governi nazionali e poteri locali, imprenditori commerciali e organizzazioni non profit. Il sistema sportivo europeo si configura infatti come un fenomeno articolato e persino contraddittorio: un mosaico di esperienze, culture, bisogni e aspettative.
Lo sport di alta prestazione, spettacolo principe dell'intrattenimento di massa, business planetario e grande narrazione della postmodernità, cerca una controversa convivenza con lo sport dei diritti, potenziale strumento di inclusione sociale. Ne emergono una dialettica non di rado conflittuale e dagli esiti incerti e una stimolante chiave di lettura dell'Europa in una delle sue stagioni più critiche.

Indice

Anna Maria Pioletti, Nicola Porro, Introduzione
Parte I. Una questione europea
Nicola Porro, Europa, sistemi sportivi e integrazione comunitaria
Parte II. Partecipazione sportiva e motivazioni
Antonio Mussino, La partecipazione sportiva nell'Unione europea: strategie di misurazione, individuazione di tipologie
Flavia Guidotti, Laura Capranica, Le motivazioni verso sport, istruzione e carriera sportiva degli studenti-atleti italiani
Emanuela Bologna, Fattori determinanti nella pratica di attività fisico-motoria tra la popolazione giovanile
Parte III. Diritti e qualità della vita
Anna Maria Pioletti, Lo sport di frontiera. Sport e diverse abilità: un caso di studio
Simone Digennaro, Le istituzioni sportive tra politiche europee e nuovi diritti di cittadinanza
Antonio Borgogni, Erika Vannini, Corpi e città. Qualità della vita e opportunità di attività motoria in quattro contesti urbani europei
Conclusioni
Bibliografia di riferimento
Gli autori.

Utili Link 

Alias Pagine per correre, battere, placcare (di Pasquale Coccia)…

 

L'Italia e i Giochi Olimpici. Un secolo di candidature: politica, istituzioni e diplomazia sportiva

 [Di Tito Forcellese, Franco Angeli, Milano, 2013, pagg. 259 (con bibliografia 270), euro 34,00, Collana Sport, Corpo, Società; cod. ed. 1569.5, ISBN: 978-88-204-2262-2].

In breve


La storia delle candidature di Roma, Cortina d’Ampezzo e altre città italiane alle Olimpiadi (dal 1908-2012) ricostruita attraverso documenti difficilmente accessibili, come quelli custoditi nell’archivio Ioc a Ginevra. In luce alcune figure rappresentative della dirigenza sportiva italiana, capaci di ottenere credibilità nel contesto olimpico internazionale.

Presentazione del volume


Roma 2020 ha messo in luce le complesse dinamiche politiche e diplomatiche che ruotano attorno alle istituzioni sportive internazionali. Per la prima volta il volume ricostruisce la storia delle candidature italiane alle Olimpiadi, utilizzando molteplici fonti, tra cui i documenti inediti dell'Ioc a Losanna.
Le candidature abbracciano un arco di tempo di oltre un secolo (1908-2012), toccando momenti della storia nazionale tra loro diversi, talora cruciali. L'età liberale registrò tentativi maldestri e infruttuosi, tanto che il progetto del barone de Coubertin, quello di tenere a Roma i Giochi del 1908, non si realizzò. Nel primo dopoguerra, a fronte di un elevato impegno del fascismo a favore dello sport nella prospettiva dell'adesione di massa degli italiani al regime, Mussolini preferì cedere a Tokio l'ospitalità dei Giochi del 1940, poi cancellati a causa della seconda guerra mondiale. Gli anni della democrazia repubblicana, infine, furono caratterizzati dall'opera ricostruttiva della dirigenza politica e sportiva, che culminò con l'assegnazione dei Giochi invernali a Cortina d'Ampezzo (1956) e di quelli estivi a Roma (1960). 
Da questo originale angolo prospettico, in cui la città di Roma costituisce sempre il punto catalizzatore delle dinamiche politiche nazionali, si possono osservare alcune figure rappresentative della dirigenza sportiva italiana, capaci di intessere fruttuose reti diplomatiche e di ottenere credibilità nel contesto olimpico internazionale. La secolare vicenda delle candidature olimpiche fa emergere questa complessa relazione tra le aspirazioni non sempre universali di Roma capitale e le pulsioni particolaristiche presenti nel giovane stato italiano, ciclicamente alle prese con la ricerca di assetti condivisi.

Indice


Le Olimpiadi non disputate (Roma 1908)
(I primi referenti italiani del Cio; Il barone de Coubertin "vuole Roma" per rilanciare i Giochi; L'olimpica utopia di Fortunato Ballerini; Il rifiuto di Todaro ed il silenzio di Giolitti; L'assegnazione della IV Olimpiade a Roma; Pierre de Coubertin a Roma e la polemica tra Mosso e Ballerini; de Coubertin, il Vaticano e le associazioni cattoliche; La corrispondenza del barone con i membri del Comitato e il fallimento della Commissione comunale; Ultimi tentativi per salvare il progetto di Roma olimpica)
Roma capitale dell'Impero ma non dei Giochi
(Il primo dopoguerra e il difficile ruolo di Montù; I membri italiani del Cio durante il fascismo; Roma candidata: ma è cosa seria?; Al lavoro per i Giochi del '40: politica, diplomazia e organizzazione; La nuova Roma del duce e l'asse sportivo con Tokyo; La sessione di Oslo: la resistenza di Bonacossa e il diktat di Mussolini; Mussolini sacrifica i Giochi per l'Etiopia e per l'Esposizione Universale; Le strategie per il 1944: le mosse degli inglesi e le ambiguità italiane; La propaganda del partito per i Giochi e l'Olimpiade della Civiltà; La sessione di Londra sceglie solo Cortina: uno smacco per il regime fascista)
L'Italia della ricostruzione e i Giochi Olimpici
("L'alleanza olimpica" tra Bonacossa e Onesti: continuità e rinnovamento; La scelta occidentale: Andreotti e il Coni; La sessione Cio del 1949 a Roma; La proposta di Roma per i Giochi del 1960; L'elezione di Brundage ed il sostegno italiano; Le reti della diplomazia sportiva; Scelba, l'anticomunismo e i voti dei membri Cio dell'est Europa; La battaglia finale del Coni; I Comitati di Cortina e di Roma: equilibri politici, scelte tecniche e i "fatti compiuti"; Le ultime candidature)
Conclusioni
Bibliografia di riferimento
Tavola delle abbreviazioni.

 

Lo sport globale. Le audience televisive di Mondiali di calcio, Olimpiadi e Paralimpiadi invernali (2002-2010)

[di Stefano Martelli, Franco Angeli, Milano, 2012, pagg. 185 (con bibliografia finale pagg. 205), Euro 24,00, Collana Sport, Corpo, Società, cod. ed. 1569.4, ISBN: 978-88-568-4569-3].


In breve

Il volume ricostruisce ampiezza e profilo socio-anagrafico delle audience italiane che hanno assistito in tv ai Mondiali di calcio, alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali nel periodo 2002-2010. Partendo da una teoria del processo di sportivizzazione che si interroga sugli esiti ambivalenti della globalizzazione di calcio e atletica per normodotati e per diversamente abili, il libro getta uno sguardo in profondità sui mutamenti sociali promossi dallo sport, vero fenomeno sociale globale.

Presentazione del volume

Le stordenti vuvuzela , vere e proprie "trombe del giudizio" che hanno reso cacofonico il surround dei Mondiali di calcio 2010, e i tentacoli del polpo Paul, protesi verso la bandierina a indicare la squadra che vincerà: sono queste, probabilmente, le immagini rimaste scolpite nella memoria di milioni di italiani che, delusi dalla precoce eliminazione degli Azzurri, tramite la televisione hanno potuto seguire in tempo reale eventi sportivi che si stavano svolgendo dall'altra parte del pianeta. 
Se l'ampiezza del pubblico italiano che in tv ha assistito alle partite in Sudafrica è stata molto inferiore a quella registrata quattro anni prima nel corso della trionfale cavalcata azzurra in Germania, il profilo delle audience è rimasto sostanzialmente il medesimo, a riprova dell'attaccamento dei telespettatori italiani verso la Nazionale di calcio. Assai minori e molto diversi nel profilo socio-anagrafico, invece, sono stati i pubblici che hanno seguito in tv le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali, peraltro con significative variazioni rispetto ai Giochi precedenti.
Proseguendo il lavoro di analisi sui dati Auditel iniziato con Lo sport "mediato" , il volume riporta i principali risultati ottenuti dallo SportComLab, il Laboratorio di Comunicazione sportiva dell'Università di Bologna "Alma Mater Studiorum", e ricostruisce ampiezza e profilo socio-anagrafico delle audience italiane che hanno assistito in tv alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali svoltesi nel periodo 2002-2010. Ciò all'interno di una teoria del processo di sportivizzazione che si interroga sugli esiti ambivalenti della globalizzazione di calcio e atletica per normodotati e per disabili. 
Un libro che getta uno sguardo in profondità sui mutamenti socio-culturali promossi dallo sport, divenuto nel decennio un vero e proprio fenomeno globale.

Indice

Introduzione
Il processo di globalizzazione e lo sport
(Globalizzazione e n(è) sportivizzazione?; Dentro la sportivizzazione)
Calcio e atletica sono sport globali?
(Il calcio è uno sport globale?; L'atletica olimpica è uno sport globale?; L'atletica per disabili è uno sport globale?)
Al centro dei triangoli dell'indipendenza: le audience globali
(La struttura emergente degli sporti globali; Le audience globali; Dalla teoria alla ricerca: la metodologia dell'indagine sulle audience televisive dei grandi eventi sportivi (2002-2010))
Ivo Stefano Germano, Francesco Pagnini,  Dalla polvere all'altare, e ritorno. Le audience tv dei Mondiali di calcio 2002-2010
(Un'audience in frammenti; Aprire le finestre al mondo: le audience dei Mondiali in Corea e Giappone (2002); Un Mondiale "a fior di pelle": Germania 2006; Il mondiale delle mobile audience e dei social network: Sudafrica 2010; Osservazione conclusiva al capitolo: in attesa del "dì di festa" del calcio globale)
Paolo Dell'Aquila,  I Giochi olimpici invernali. Subculture sportive e audience tv nel periodo 2002-2010
(Premessa; Il pubblico delle cerimonie di apertura e di chiusura delle tre edizioni dei Giochi; Le medaglie italiane ai Giochi olimpici invernali 2002 e il loro pubblico televisivo; Le subculture sportive di Salt Lake City 2002; Le medaglie olimpiche italiane a Torino 2006 e il loro pubblico televisivo; Le subculture sportive di Torino 2006 e il loro pubblico televisivo; Le gare di Vancouver 2010 e il loro pubblico televisivo; Le subculture sportive di Vancouver 2010; Osservazioni conclusive al capitolo)
Giovanna Russo,  L'atletica per diversamente abili tra pratica e spettacolo: una subcultura al maschile? Le Paraolimpiadi 2002-2010
(Sport invernali e praticanti: quasi due milioni di italiani attivi; Dai praticanti ai pubblici degli sport invernali: il caso delle Paralimpiadi; Le Paralimpiadi invernali, un'acquisizione sportiva recente; Paralimpiadi invernali e media: alcuni dati per uno sguardo d'insieme; Il pubblico delle Paralimpiadi invernali: da Salt Lake City a Vancouver; I Giochi paralimpici invernali: un ritratto delle audience sportive in bianco)
Conclusione. L'avvenire dello sport globale
Nota metodologica
Bibliografia e sitografia di riferimento.

La società della wellness. Corpi sportivi al traguardo della salute

[a cura di Giovanna Russo, Franco Angeli, Milano, 2011, pagg. 142 (con bibliografia 153), Collana Sport, Corpo, Società, euro 18,00, cod. ed. 1569.3, ISBN: 978-88-568-4438-2]

 

In breve

Il volume indaga la relazione fra wellness, corpo e attività motorie con l’obiettivo di far emergere sfide e complessità di un approccio al benessere che concepisce lo sport come “piattaforma relazionale” per gli individui, nonché luogo strategico dell’identità individuale e dei suoi mutamenti.

Presentazione del volume

Negli ultimi decenni il benessere fisico e mentale della popolazione è divenuto uno degli obiettivi primari delle società "avanzate"; come poi si possa tradurre in pratica questo imperativo è il nocciolo del dibattito contemporaneo. La wellness va oltre il lifestyle attivo, inteso come attività fisica regolare, sana alimentazione e approccio positivo alle cose, perché sottolinea la rilevanza delle attività motorie e sportive al fine di mantenersi in buona salute.
Il volume indaga la relazione fra wellness , corpo e attività motorie con l'obiettivo di far emergere sfide e complessità di un approccio al benessere che concepisce lo sport come "piattaforma relazionale" per gli individui, nonché luogo strategico dell'identità individuale e dei suoi mutamenti. Ma non solo. Il concetto di ben-essere veicolato dalle attività fisico-motorie si apre nella "post"-modernità a una pluralità di significati volti alla ricerca di un migliore life value attraverso percorsi di vita sana che riguardano in egual misura individuo, collettività e ambiente.
Analisi empiriche e riflessioni teoriche qui presentate inducono a interpretare la wellness secondo una concezione comprensiva di saperi e azioni di "ben-essere" ( wellbeing ), orientate alle "buone pratiche" ( well-doing ) e oltre la strumentalità del fare: la wellness come parte del progetto di vita buona.

Indice

Giovanna Russo,  Introduzione
Giovanna Russo,  La società della wellness
(L'emergere della wellness: una trasformazione socio-culturale; Sfide e complessità di un concetto; Wellness e sport: nuove cornici sociologiche; Salute e sport: tendenze e controindicazioni; Sport e corpo: mitologia del "post"-moderno; Industria della wellness e green lifestyle; La cultura della wellness tra presente e futuro)
Stefano Martelli,  Gli sportivi italiani e la wellness
(Premessa; Le pratiche motorie degli italiani (1982-2010); Motivati dalla wellness: un ritratto socio-culturale dei praticanti lo sport per ragioni salutistiche; Benessere e vita attiva, ma anche stili di vita insalubri; Conclusioni)
Antonio La Spina, Attilio Scaglione,  Politiche dello sport e divario nella wellness
(Le politiche pubbliche in Italia; Modelli di governance e politiche sportive; Sport in Italia: il divario Nord-Sud; Conclusioni)
Sandro Stanzani,  Nuove frontiere della wellness: le organizzazioni di terzo settore
(Premessa; Il sorriso della modernità?; Wellness e postmoderno; Il benessere come relazione sociale; La wellness in Italia: interazioni e solidarietà; Sport e benessere secondo il Terzo settore; Conclusioni)
Giovanna Russo, Roberto Meglioli,  Lo sport per tutti: buone pratiche di ben-essere
(Premessa; Sport per tutti: complessità e mimetismi; L'associazionismo sportivo in Italia: un arcipelago relazionale; Buone pratiche sul territorio: il caso Uisp-Emilia Romagna)
Giovanna Russo,  Conclusioni
Bibliografia di riferimento
Gli autori.

 

Sport, media e intrattenimento. Emozioni in/controllate e struttura sociale emergente

 [di Stefano Martelli, Franco Angeli, Milano, 2011, pagg. 179 (con bibliografia 189), Collana Sport, Corpo, Società, euro 22,00, cod. ed. 1569.2, ISBN: 978-88-568-4424-5].

In breve

Il volume pone l’accento sulla struttura sociale emergente che negli ultimi anni ha collegato in un circuito “virtuoso” lo sport, i media e le aziende sponsor: essa coinvolge un pubblico, composto al tempo stesso da sportivi, telespettatori e consumatori, al quale vengono offerti intrattenimenti che hanno una crescente rilevanza sociale, economica e politica.

Presentazione del volume

Già Norbert Elias nei primi scritti di Sociologia dello sport aveva mostrato una percezione acuta delle feconde e piacevoli conseguenze che derivano dalla "controllata assenza di controllo", che lo sport consente ai protetti ma annoiati abitanti delle società moderne. Negli stadi è consentito esprimere emozioni e passioni in modi pittoreschi e chiassosi, mentre queste sono solitamente represse nelle altre occasioni della vita sociale, altamente razionalizzate e routinizzate. Ma negli anni '60, quando Elias aveva elaborato la sua visione del processo di civilizzazione, non si era ancora affermato lo sport-spettacolo, né si era stabilita un'alleanza globale tra questo, la televisione e le aziende sponsor dei grandi eventi sportivi. 
Il volume pone l'accento sulla struttura sociale emergente, che negli ultimi anni ha collegato in un circuito "virtuoso" lo sport, i media e le aziende sponsor: essa coinvolge un pubblico, composto al tempo stesso da sportivi, telespettatori e consumatori, al quale vengono offerti intrattenimenti che hanno una crescente rilevanza sociale, economica e politica. Riflessioni teoriche e analisi dei dati raccolti dall'Istat nel corso delle tre indagini nazionali su sport, media e tempo libero (1995, 2000, 2006) consentono di proseguire nel contesto italiano la riflessione di Elias e Dunning sullo sport e il processo di civilizzazione. In particolare emergono dubbi sul fatto che questi sviluppi socio-culturali abbiano dato luogo a un modello positivo di controllo interno e di auto-regolamentazione; si assiste invece a comportamenti differenti, alcuni dei quali sollevano gravi interrogativi sull'avvenire della società nella fase "post"-moderna.

Indice

Introduzione
Parte I. Per una sociologia relazionale e multidimensionale dello sport, dei media e del leisure
Sport e civilizzazione. Le trasformazioni recenti
(La sportivizzazione: un aspetto qualificante del processo di civilizzazione; Il tifo violento e i mass media: solo una battuta d'arresto nel processo di civilizzazione?; Lo sport nella fase "sport" moderna della civilizzazione; Il pubblico dello sport "mediato": quattro fattori generativi)
Una struttura sociale emergente. Là dove le emozioni possono esprimersi liberamente in modo controllato
(Fra sport, media e sponsor: il circuito "virtuoso" che attira l'audience; Le relazioni intersistemiche osservate a partire dallo sport; Le relazioni intersistemiche osservate a partire dai media; Le relazioni intersistemiche osservate a partire dalle aziende sponsor; Osservazione conclusiva alla parte I: dallo sport "mediato" allo sport "marchiato"?)
Parte II. Sport, media e tempo libero in Italia (1995-2006)
Sportivi, fisicamente attivi o sedentari? Gli italiani e le attività motorie
(Prefazione; Le attività motorie in Italia: la tipologia di base; Profili di italiani tra sport e sedentarietà)
Nelle case degli italiani: i media e lo sport
(In casa, ma in contatto crescente col mondo; Ritratti di consumatori mediali; Sport e mezzi di comunicazione; Osservazione conclusiva al capitolo)
Gli italiani e il tempo libero
(Eventi sportivi, giochi e scommesse. Quale nesso con le attività motorie?; Il pubblico delle attività culturali e la pratica sportiva: Sport e relazioni sociali nel tempo libero; Osservazione conclusive al capitolo)
Parte III. Nel nucleo generativo della struttura sociale emergente 
Le motivazione alla pratica sportiva in prospettiva socio-culturale
(Premessa; Motivazione alla pratica sportiva e tipi praticanti; Le motivazione alla pratica sportiva influiscono sulle scelte di esporsi ai media e sul tempo libero?; I praticanti lo sport e le tendenze emergenti nella società "post" moderna)
Conclusione. Gli sportivi/telespettatori/clienti: gentlemen o neo-barbari?
Nota metodologica
Bibliografia e sitografia di riferimento.

 

Lo sport "mediato". Le audience televisive di Olimpiadi, Paralimpiadi e Campionati europei di calcio (2000-2008)

 [Di Stefano Martelli, con la collaborazione di P. Dell'Aquila, Ivo S. Germano, G. Russo, Franco Angeli, Milano, 2010, pagg. 188 (con bibliografia 2016), euro 23,00, Collana Sport, Corpo, Società, cod. ed. 1569.1, ISBN: 978-88-568-1726-3].

In breve

Per la prima volta nel nostro paese, i dati sulle audience italiane di Olimpiadi, Paralimpiadi e Campionati europei di calcio nei primi anni del nuovo millennio (2000-2008). Confronti e tendenze quantitative sono collocate entro un quadro più ampio, che descrive sociologicamente cos’è un mega evento sportivo e quali processi comunicativi lo rendano possibile.

Presentazione del volume

Ogni giorno è possibile seguire in tv partite di calcio o competizioni sportive, che la globalizzazione televisiva consente di ricevere da paesi anche molto lontani. Numerosi canali tematici, specializzati in eventi sportivi, sono in grado di alimentare passioni ed incentivare consumi, che divengono fonte di inedite appartenenze multiple a tifoserie diffuse a livello planetario, mentre ciascuno degli eventi sportivi seguiti pretende di essere "grande".
Qual è allora il criterio per distinguere un mega evento sportivo da un altro che non lo è? E da chi sono composti questi pubblici immensi, che restano invisibili agli atleti in gara ma che tuttavia assicurano loro la possibilità di gareggiare? Infatti ormai è chiaro a tutti che, senza le audience televisive, e senza i ricchi diritti di trasmissione pagati dalle compagnie televisive al Comitato olimpico o alle Federazioni gioco calcio, i grandi tornei internazionali non potrebbero svolgersi.
Sinora ampiezza e caratteristiche di tali audience sono state conoscenze riservate agli studi pubblicitari e alle aziende sponsor dei grandi eventi sportivi. Questo libro per la prima volta nel nostro paese presenta i dati sulle audience italiane di Olimpiadi, Paralimpiadi e Campionati europei di calcio nei primi anni del nuovo millennio (2000-2008). Confronti e tendenze quantitative vengono poi collocate entro un quadro più ampio, che descrive sociologicamente cos'è un mega evento sportivo e quali processi comunicativi lo rendano possibile.

Indice

Per una sociologia dei grandi eventi sportivi
Sportivi in poltrona. Le trasformazioni dello sport visto in tv
("Mediasport": dallo slogan alla ricerca sociologica; Ragioni ed effetti dell'interdipendenza tra media e sport: il caso delle Olimpiadi "mediate"; Il gioco del calcio, le audience e le trasformazioni delle identità nella società della comunicazione globale; I mass media sportivi: il caso dei tornei internazionali di calcio; Ricapitolando: il modello teorico-metodologico della ricerca sulle audience tv dei grandi eventi sportivi (2000-2008))
Paolo Dell'Aquila, Da Sydney a Pechino. Le audience delle Olimpiadi (2000-2008)
(Premessa; I giochi olimpici come grandi eventi sportivi; L'analisi delle audience tv dei Giochi olimpici; Il tecno sport)
Giovanna Russo, Figli di un sport minore? Le audience televisive delle Paralimpiadi
(Sport paralimpico e media: quando lo spettacolo del corpo è "fuori norma"; Lo sport "adattato"; Non solo sport-spettacolo: ipotesi di ricerca; A proposito di media e di audience; Da Sidney a Pechino: tre appuntamenti per un unico risultato; Le audience delle Paralimpiadi: concludere per ripartire)
Ivo Stefano Germano, L'"Euro-palio" calcistico fra identità e appartenenza culturale
(Premessa; L'identità dinamica dell'audience; Generazioni sociosportive e mediate: il fattore anagrafico; L'"euro-palio" calcistico: un popolo di appassionati/intenditori; Uno sguardo d'insieme all'Euro-coppa; L'"Euro-palio" e il ricomporsi delle identità)
Il telecomando in rosa. L'audience femminile dei grandi eventi sportivi in tv
(I media sportivi contestati in nome delle pari opportunità tra i sessi; Molte ricerche, una grande lacuna; Una minoranza niente'affatto minima. La componente femminile dell'audience italiana dello sport in tv; Il profilo socio-demografico delle telespettatrici di sport; Note per uno sguardo meno ideologizzato all'audience femminile delle trasmissioni sportive)
Conclusione. Il pubblico dello sport "mediato"
(Persistenze e mutamenti del pubblico dei mega eventi sportivi in Italia nei primi anni del terzo millennio; Gli sportivi in poltrona del nostro Paese a confronto con altri pubblici televisivi)
Nota metodologica
Bibliografia e sitografia di riferimento.