Archivio

Il servizio di informazione sportiva svolto dal laboratorio è testimoniato nel tempo dai Comunicati stampa relativi alle attività ed iniziative proposte dallo SportComLab (vedi a lato)

Sport e religione sono risorse per l’integrazione sociale degliimmigrati?

 

Una tavola rotonda all’Università di Bologna - Campus di Rimini per discutere di come sport e religione possano essere pratiche emergenti di una cultura inclusiva


L’Italia da alcuni decenni è territorio di frontiera per migranti e richiedenti asilo. I frequenti arrivi sulle nostre coste di persone di origini etniche e religiose differenti fa ormai del ‘Bel Paese’ una “società delle culture” in itinere. È una sfida per l’Unione europea e per l’Italia di grande portata. Finora il nostro Paese èstato la ‘Porta d’Europa’ e quindi un “Paese di transito” per migranti e richiedenti asilo; ma, a seguito delrifiuto di accoglierli opposto anche recentemente dall’Austria e da altri Paesi dell’Est europeo, l’Italia potrebbedivenire anche mèta di arrivo.

Come emerge dal 21° Rapporto sulle Migrazioni dell’ISMU, è plausibile pensare che il fenomeno migratorio in Italia sia in continua crescita e trasformazione, tanto da poter parlare di un nuovo ciclo caratterizzato da un notevole incremento dei flussi migratori e dalla presenza sempre più visibile di rifugiati dai teatri di guerra nel vicino Medio Oriente. Ospitando poco più di 5 milioni di stranieri residenti (l’8,2%degli italiani) il nostro Paese è entrato nella pattuglia ‘di testa’ delle nazioni europee per numero assoluto di immigrati (IDOS 2015). Non è pertanto troppo presto cominciare ad interrogarsi su come integrare migranti e richiedenti asilo; occorre andare oltre gli aspetti materiali e interrogarsi sugli aspetti socio-culturali che possono risultare positivi, in base ai primi studi svolti in Europa, ai fini di favorire l’integrazione nel nostro Paese di questi nuovi attori della società civile globale.

La tavola rotonda che si terrà giovedì 6 aprile (ore 14-16) nel Campus universitario di Rimini (aula“Teatini 1”, p.zza Teatini 10, a pochi passi dal Tempio malatestiano), intende esplorare alcune pratiche socio- culturali che possono agevolare l’inserimento nel vivere quotidiano di migranti e richiedenti asilo. In particolare si discuterà se sport e religione siano o no potenti “facilitatori” dell’integrazione sociale, offrendooccasioni di incontro fra autoctoni ed immigrati o, al contrario, se erigono muri e barriere. Ciò a partire dai contributi offerti dal dossier n. 84 della rivista “Africa e Mediterraneo”, che ha per titolo Sport e immigrazione.

All’incontro parteciperanno: Nicola Porro (Docente di Sociologia generale presso l’Università di Cassino e Lazio Meridionale); Stefano Martelli (Docente di Sociologia dei Processi culturali, Università diBologna “Alma Mater Studiorum”); Giovanna Russo (Università di Bologna “AMS” e curatrice del dossierSport e immigrazione); Elisabetta Degli Esposti Merli (rivista “Africa e Mediterraneo”, editore Lai-momo - Sasso Marconi - Bologna); Luciano Marzi (responsabile per la Caritas Diocesana di Rimini dell’area ‘immigrazione’). L’incontro, organizzato per gli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Scienze dell’Educazione e in Scienze Motorie, è aperto a tutti.

1

Stefano Martelli

Ordinario di Sociologia dei Processi culturali e comunicativi presso i CdS in Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Bologna

Responsabile dello SportComLab dell’Alma Mater, Centro Studi e Ricerche del Dipartimento di Scienzedell’Educazione “Giovanni M. Bertin”

Per ulteriori informazioni riguardanti l’evento è possibile contattare la Dott.sa Silvana Porro all’indirizzoemail: vocescienzemotorie@unibo.it
Informazioni sempre aggiornate su attività ed eventi nelle Scienze dello Sport dell’Università di Bologna sipossono trovare nel sito web dello SportComLab dell’“Alma Mater” all’indirizzo:http://sportcomlab.edu.unibo.it

2 allegati per saperne di più sull’offerta formativa dell’Uni.Bologna “AMS” nel campo delle Scienze Motorie:A) Le Scienze Motorie all’Università di Bologna “AMS”

Sono quattro i Corsi di studio che formano i nuovi professionisti nel campo delle Scienze dello Sport edell’Attività fisica, nell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”. Sciolta ex lege 240/2010 la Facoltàdi Scienze motorie, la quale nel 1998 aveva raccoltò l’eredità del precedente ISEF (Istituto superiore diEducazione fisica), al tempo stesso trasformandolo in un vero e proprio percorso formativo universitario, dal 15 ottobre 2012 le funzioni della disciolta Facoltà sono passate alla Scuola in Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie e pure al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, con sede a Rimini. Saranno talistrutture ad assicurare la formazione dei nuovi scienziati del movimento umano nell’Università più antica delmondo.

L’offerta formativa dell’Alma Mater nel campo delle Scienze Motorie è stata profondamente rinnovatanegli ultimi anni, sia negli aspetti organizzativi, sia di contenuto, con l’istituzione di nuovi corsi di studio econ la rimodulazione degli esistenti. Nell’attuale A.A. 2016-2017 al 1° livello degli studi universitari è attivo il nuovo Corso di studio in SAMS-Scienze delle Attività motorie e sportive, che è presente nelle due sedi (Bologna e Rimini); il SAMS è un CdL a numero programmato (220 posti nel capoluogo, 110 nella città romagnola), la prova di ammissione si tiene solitamente a Bologna entro la prima metà di settembre.

Al termine del triennio i laureati in SAMS potranno iscriversi a uno dei tre seguenti Corsi di Laurea Magistrale, con sede a Bologna i primi due, e a Rimini il terzo:

1. Scienze e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e Adattata (STAMPA);2. Scienze e Tecniche dell'Attività Sportiva (STAS);
3. Management per le Attività motorie e sportive (MAMS).

Dal prossimo A.A. 2017-18 ci sarà un’inversione di sede: la MAMS verrà a Bologna e la STAMPA sitrasferirà a Rimini. Qui verrà pure istituita una nuova LM nella classe 47, in cui le lezioni si terranno in inglese. Le Scienze motorie comprendono un ampio campo di discipline aventi per obiettivo la conoscenza del corpo umano in movimento in tutti i suoi aspetti: dalle basi biologiche della motricità, alle tecniche di allenamento negli sport; dalle attività fisiche praticate a scopo ludico, a quelle mirate al ripristino e al mantenimento della forma e della salute fisica; dal raggiungimento di elevati livelli di prestazione nell'agonismo, al mantenimento o al recupero della motricità sia nei soggetti normali sia in persone anziane ovvero portatrici di handicap. In questo campo sono inoltre incluse tutte quelle conoscenze collaterali necessarie all'educazione alla motricità e all'organizzazione socio-economica delle attività e degli eventi

sportivi.
La finalità dei Corsi di studio in Scienze Motorie dell’Alma Mater è quella di acquisire e trasmettere ai

giovani conoscenze approfondite nei vari campi delle attività motorie dell'uomo, per far fronte alla sempre maggiore richiesta sociale di competenze professionali in materia di fitness, di wellness e di sport competitivo (a livello professionale o amatoriale).

L'obiettivo specifico dei suddetti Corsi di studio è quello di preparare atleti, manager, educatori, ricercatori e professionisti di livello universitario, impegnati in attività finalizzate al raggiungimento e al mantenimento delle migliori condizioni di benessere psico-fisico della popolazione nei vari ambienti, così come quello di sostenere e comunicare le attività sportive a livello agonistico e competitivo.

2

B) Dati statistici sul gradimento dei Corsi di Studio in Scienze Motorie da parte degli studenti

Secondo i risultati dell’ultima indagine condotta dal Censis-la “Repubblica” sul gradimento dei Corsi di laurea in Italia, i Corsi di studio [CdS] in Scienze motorie dell’Alma Mater sono tra i più apprezzati a livello nazionale. L’87,8% dei laureati a Bologna risulta infatti complessivamente soddisfatto del proprio Corso di studi, contro una media nazionale nei Corsi similari di altre Università dell’85,3%.

Nel 1° anno i complessivamente soddisfatti della qualità dell’insegnamento ricevuto sfiorano il 92%, contro una media nazionale dei Corsi di studio in Scienze motorie dell’85,3%. Il livello di soddisfazione dichiarato è elevato: chi ha risposto al questionario Almalaurea (l’80% dei 210 laureati fra CdS triennali e CdS magistrali) dà un giudizio sui Corsi di studio in Scienze Motorie decisamente positivo, sia rispetto a chi si è laureato in altre sedi, sia rispetto ai laureati triennali delle altre Facoltà di Bologna.

Altri risultati positivi sono i seguenti.
L’età media dei laureati nei quattro CdS in Scienze Motorie a Bologna è di 25,8 anni rispetto una media

generale degli atenei italiani di 27,1 anni. Più di un quarto si è laureato a meno di 23 anni (27,6%,) e altrettanti si sono laureati in un’età compresa tra i 23 e i 24 anni (27,6%); solo l’ultimo quarto si è laureato a più di 27 anni, ma tra questi vi sono numerosi laureati Magistrali (22,4%). In altri termini oltre due laureati su cinque si sono laureati in corso di studi (44,8%) e un altro quinto lo ha fatto entro il 1° anno fuori corso. Quasi uno studente su cinque iscritto a un Corso di Studi in Scienze Motorie presso l’Università di Bologna AMS ha usufruito di borse di studio (19,6%), e il 3,6% ha trascorso periodi di studio all’estero usufruendo di una borsa Erasmus o di un altro programma dell’Unione europea.

Altro dato da mettere in rilievo è la frequenza molto elevata di occasioni professionali già nel corso degli studi universitari in Scienze Motorie: il 93,5% dei laureati presso l’Alma Mater ha lavorato in varie forme e a vario titolo in strutture sportive già nel corso degli studi, contro il 74,5% delle altre sedi.

In questo quadro gli studenti intervistati si dichiarano decisamente soddisfatti del corso di studi frequentato, tanto da considerare favorevolmente l’idea di iscriversi nuovamente all’Università di Bologna AMS nello stesso corso di studi per il 66,1%, e solo nel 4,8% allo stesso corso di studi ma in un’altra Università. Ben 7 laureati su 10 dichiarano poi di voler proseguire gli studi (70,2%), nella maggior parte dei casi iscrivendosi ad uno dei 3 Corsi di laurea Magistrale in Scienze Motorie offerti nelle sedi di Bologna e Rimini (30,4%), ma anche a un’ulteriore laurea triennale (12,5%), a Scuole di specializzazione post-laurea (3%), a Master universitari o a corsi di perfezionamento (8,4%) o ad altre attività di qualificazione professionale (organizzati dal CONI o altri enti) (13,1%).

Inoltre, come emerge dalla recente Indagine sulla condizione occupazionale e formativa dei laureati effettuata dal Consorzio AlmaLaurea, i laureati in Scienze Motorie ad un anno dal conseguimento del titolo di 1° livello risultano occupati per il 40,4%, per l’ulteriore 24,9% al tempo stesso lavorano e studiano essendosi iscritti alla Laurea Magistrale, e per il 19,6% studiano solamente –quindi ad un anno dalla laurea solo il 15% circa è inoccupato o cerca lavoro. Ciò a fronte di una media nazionale rispettivamente del 29,3%, del 15,1%, e del 39,7%.

Inoltre i laureati in Scienze Motorie dell’Alma Mater, che hanno risposto positivamente alla domanda sulla soddisfazione per il corso di studio frequentato, sono stati quasi 9 su 10 (87,1%, in crescita rispetto all’anno precedente (+6,2 punti percentuali) e di molto superiore ai corsi della stessa classe a livello nazionale (81,3%). Analogamente, i laureandi che si iscriverebbero allo stesso corso di studio nelle Scienze Motorie dell’Alma Mater sono oltre 7 su 10 (in aumento rispetto all’anno accademico precedente: +0,5 punti) e superano di molto la media nazionale (+7,1 punti %).

Per conoscere ancor meglio l’offerta formativa nell’area delle Scienze Motorie e per ricevere ulteriori informazioni sui Corsi di Studio in Scienze Motorie dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” è possibile visitare il sito internet della Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie, all’indirizzo:http://www.farbiomot.unibo.it/it.


Concetti e numeri per lo sport

La sociologia e la statistica per capire e organizzare un grande fenomeno sociale

 

Oltre 36 milioni di italiani praticano uno o più sport, o semplicemente corrono nuotano vanno in bicicletta o fanno fitness o cercano con la wellness un migliore equilibrio tra la mente e il corpo: i dati Istat documentano puntualmente i mille volti di uno dei più grandi fenomeni sociali quotidiani, eppure nei media si parla solo di pochi sport e di pochissimi professionisti lautamente stipendiati. Come spiegare questa riduzione elitaria che trasforma una pratica ludica e popolare in una battaglia tra squadre? Come documentare il nesso tra mega- eventi sportivi e sviluppo del territorio che li ospita? come ampliare lo sguardo per cogliere l’avvenire di tantisport e la crescente varietà delle attività fisiche?

A questi e ad altri interrogativi proverà a rispondere la tavola rotonda su: Concetti e numeri per lo sport.La sociologia e la statistica per capire e organizzare un grande fenomeno sociale. L’evento, in programmavenerdì 20 ottobre 2017 alle ore 9-11 nelle aule 1-2 dell’ex Facoltà di Farmacia (via San Donato 19/2 – Bologna), si colloca all’interno delle manifestazioni che in tutto il Paese si stanno svolgendo in occasione dellaSettimana della Sociologia, e pure quel giorno nel 91° anniversario dell’istituzione dell’Istat.

Folto il parterre delle Autorità che porteranno i saluti ai convegnisti: Andrea Rossi, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Regione Emilia-Romagna; Carlo Bottari, Ordinario di Istituzioni di Diritto pubblicopresso l’AMS-Università di Bologna, già Preside della Facoltà di Scienze Motorie; Maurizio Fabbri, Ordinario di Pedagogia generale presso la medesima Università e Vice-Presidente della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione; Marco Ricci, Responsabile Istat per l’Ufficio territoriale del Nord-Est.

Sono attese le relazioni di Roberta Piergiovanni (Ricercatrice Istat presso l’Ufficio per l’Emilia-Romagna), di Maurizio Marano (Associato di Economia Aziendale presso la medesima Università e Direttore scientifico della Scuola dello sport, Coni/Emilia-Romagna) e di Stefano Martelli (Ordinario di Sociologia dello Sport e della Comunicazione presso la medesima Università e Responsabile dello SportComLab). L’incontro è aperto a tutti.

A cura dello SportComLab-Laboratorio di Comunicazione sportiva dell’AlmaMater

 

Referente per la comunicazione dell’evento: Dr.sa Giovanna Russo (mail: edu.sportcomlab@unibo.it; tel.: 051.2091625).

La Fondazione “Carlo Rizzoli per le Scienze Motorie”

 

La fondazione “Carlo Rizzoli per le Scienze Motorie” nasce nel 2007 per volontà di docenti e studiosi dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” con l’intento di proseguire l’eredità scientifica del Prof. Carlo Rizzoli, già Rettore dell’Università stessa (1975-1986) nonché fondatore e primo presidente dell’originaria Fondazione Isef per le Scienze Motorie.

Quali gli scopi della Fondazione? 

La Fondazione, che ha sede in via Calori n. 6 a Bologna, presso l’Istituto di Medicina dello Sport, non ha scopi di lucro, e persegue le seguenti finalità:

a) Sviluppo e diffusione delle Scienze motorie, nonché crescita ed aggiornamento della formazione e della cura scientifica e tecnica legate all’educazione fisica;

b) Promozione e sostegno delle attività didattiche, scientifiche e di ricerca della Facoltà di Scienze Motorie della suddetta Alma Mater, nonché di altre istituzione e soggetti pubblici e/o privati che svolgono attività inerenti la cultura e la pratica sportiva e motoria.

Quali le attività? 

Per l’attuazione delle suddette finalità la Fondazione svolge diverse attività; nello specifico:

  1. Attività culturali (convegni, conferenze, congressi, dibattiti, mostre, attività sportive…);
  2. Attività editoriali (pubblicazioni di riviste, atti di convegni/seminari…);
  3. Attività a sostegno della ricerca nel campo delle Scienze Motorie

Quali le iniziative in atto nel presente anno?

Dopo il successo conseguito nella prima edizione (2011), anche quest’anno si terrà il Corso di Formazione speciale “Palestra Sicura”. Intitolato alla memoria di Girolamo Mercuriale, medico e filosofo forlivese del XVI secolo, noto in quanto per primo teorizzò l’uso della ginnastica a fini salutistici, il Corso si rivolge ai laureati Isef e Scienze Motorie di primo e secondo livello, e intende formare personale qualificato, in grado di affiancare il personale sanitario per la somministrazione di esercizio fisico adattato in particolari condizioni di salute.

Inoltre la Fondazione riproporrà il Corso di Tai Chi medico e le attività di Chinesiologia e di analisi del movimento. Un programma intenso e qualificato, che merita attenzione ed adesione.