Intervista a André Martins

Intervista a cura di Eduardo Sena

André Martins, filosofo e psicanalista, attualmente professore all’Università Federal di Rio de Janeiro. I suoi interessi riguardano principalmente la filosofia di Nietzsche e Spinoza, nonché la teoria psicoanalitica, con particolare attenzione al pensiero di Winnicott.

 

Grazie per essere qui oggi con noi Professore. Mi piacerebbe iniziare con una domanda molto generale: quando è stata la prima volta che Lei si è accorto che una relazione fra lo spinozismo e la psicoanalisi fosse possibile?

 

Innanzitutto, vorrei ringraziare dell’invito, sono contento di essere qua e di partecipare a Sive Natura. Parlerò velocemente di un punto della mia traiettoria biografica. È curioso che le questioni della nostra storia di vita influenzino i percorsi che imprendiamo. Sono andato a fare un dottorato in Francia a Nizza con Clément Rosset. Quando avevo fatto richiesta per la borsa dell’istituzione CAPS in Brasile, era possibile, quando richiesto, mettere più opzioni e io ne ho messa una sola. Volevo andare dov’era Clément Rosset, volevo studiare con lui. Felicemente ci sono riuscito e sono andato a fare il dottorato di filosofia con lui, ma Rosset insegnava anche teoria psicanalitica e queste lezioni erano molto dense. Molti psicoanalisti della città andavano a seguire i suoi corsi e ciò mi ha colpito. Avevo quindi già iniziato a mettere in relazione la psicoanalisi e la filosofia dell’immanenza prima di cominciare a studiare nel dettaglio Spinoza. Ho iniziato per conto mio a cercare libri di psicoanalisi e a studiarli. Quando sono tornato a Rio de Janeiro in Brasile ho conosciuto un caro amico chiamato Nahman Armony. Studiava molto Winnicott, ci siamo incontrati a due congressi, a Rio de Janeiro e a Brasília. In queste occasioni mi ha parlato di Winnicott e io di Spinoza, un autore che lui non conosceva. Alla fine, lui non è diventato spinoziano, ma io mi sono ritrovato winnicottiano, perché ho visto Spinoza e Winnicott, ognuno nel suo universo concettuale, dire cose che io avevo già intuito e sviluppato durante il dottorato fatto nel 1994. Dopo aver incontrato Nahman mi sono accorto che, non solo la filosofia dell’immanenza ma anche e soprattutto la filosofia di Spinoza (senza l’influenza di Deleuze) si avvicina molto alla psicoanalisi ed in particolare con la psicoanalisi di Winnicott. Vi è un mio articolo in internet intitolato A grande identidade entre Espinosa e Winnicott in cui ho giocato con quella frase famosa di Deleuze sulla grande somiglianza fra Nietzsche e Spinoza. Questo perché io penso che ci sia una vicinanza molto più grande fra Spinoza e Winnicott che non tra Spinoza e Nietzsche, sebbene io abbia lavorato sulla prossimità tra Spinoza e Nietzsche. 

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