Caute: Alcune riflessioni sulla virtù di Spinoza di Steven NADLER

traduzione a cura di Francesco Belmonte

 

 

È noto che il motto personale di Spinoza, inciso sul suo anello con sigillo, fosse Caute (“Cautamente” o “Sii cauto). Nell’Etica, inoltre, Spinoza elenca un sostanziale numero di virtù esibite dalla “persona libera” [homo liber][1], il “modello della natura umana” o paragone della ragione, virtù, libertà e potere che funge da snodo centrale della sua filosofia morale. La persona libera è immancabilmente razionale nel decidere come agire e reagire alle circostanze         , consapevole di cosa sia il vero bene, benevolente nei confronti degli altri, e relativamente (sebbene non in forma assoluta) libero da odiose e rovinose passioni. La questione che vorrei porre e affrontare oggi è se la cautela possa essere elencata tra le virtù della persona libera. Tale persona adotterebbe il motto proprio di Spinoza?

 

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[1] Il lemma è tradotto molto frequentemente nell’inglese come “l’uomo libero” [the free man]. Io, però, non vedo la necessità – né nella filosofia di Spinoza e nemmeno in principio – di restringere il genere nella mia traduzione di homo (anche se, certamente, le cose sarebbero state diverse se Spinoza avesse usato il termine vir)