formazione, iniziative in corso, progetti di ricerca, aperte a collaborazioni
Parla con me è una progettazione del Comune di Casalecchio di Reno (BO) attiva dal 2014 che realizza incontri settimanali di conversazione tra donne straniere e italiane, a libero accesso, condotti da una facilitatrice - antropologa afferente ai Servizi interculturali e delle pari opportunità
Parla con me è una progettazione del Comune di Casalecchio di Reno (BO) attiva dal 2014 che realizza incontri settimanali di conversazione tra donne straniere e italiane a libero accesso condotti da una facilitatrice comunale, antropologa, che lavora presso i servizi interculturali e delle pari opportunità.
Gli incontri si svolgono durante tutto l’anno, con la sospensione del periodo estivo, presso la Sala delle pluralità, uno spazio appositamente allestito all’interno della Casa della Solidarietà Alexander Dubcek.
Gli incontri sono un’opportunità per le donne straniere di ricevere suggerimenti su come esprimersi meglio in lingua italiana e per tutte le partecipanti sono un'occasione di confronto e informazione su temi di loro interesse.
Il dialogo crea per le partecipanti la possibilità di aprire una porta sul proprio mondo, condividendo in un ambiente protetto la propria vita nei diversi aspetti che la definiscono, dalla storia familiare alla dimensione religiosa, dalle opinioni ai desideri di ciascuna.
Oltre all’appuntamento fisso, le donne del gruppo si ritrovano occasionalmente per partecipare insieme a eventi cittadini, per visitare luoghi di interesse storico o naturalistico del territorio oppure per scambiarsi lezioni di cucina multiculturale presso le cucine di associazioni o case private.
Negli anni hanno collaborato al progetto varie giovani volontarie del servizio civile o tirocinanti dei corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione o in Antropologia.
“Per me il Parla con me è pluralità, multicultura, apertura mentale, rispetto per la diversità, cittadinanza del mondo, sapori, colori e condivisione.”
(Patricia)
Parla con me intende sostenere nelle donne partecipanti la possibilità di potersi mettere in gioco in spazi e contesti nuovi, precedentemente non accessibili e così contribuire alla creazione del sé e di sé.
Durante gli incontri la facilitatrice propone tematiche e spunti volutamente scelti per poter consegnare nelle mani delle partecipanti una gamma di nuove possibilità, sviluppi ed esperienze, in linea con il concetto di empowerment proposto da Naila Kabeer, ovvero un processo di cambiamento «che si riferisce ad un ampliamento nelle capacità delle persone di operare delle scelte strategiche per la propria esistenza in un contesto in cui tali scelte erano precedentemente negate»(Kabeer N., Resources, Agency, Achievements: Reflections on the Measurement of Women's Empowerment, in «Development and Change» Vol. 30, 1999, Blackwell Publishers Ltd, Oxford., pp. 435 - 464, in Crivellaro F., Etnografia del microcredito in Italia. Dare per ricevere nelle politiche di inclusione sociale, 2015, editpress, Firenze. p. 201).
Dal confronto con le donne italiane e straniere del Parla con me circa le motivazioni che le hanno indotte a partecipare agli incontri emerge che alla base della loro adesione ci sia la ricerca di ascolto, di relazione e di confronto al di fuori della famiglia o della micro-comunità di appartenenza, in spazi cittadini legittimanti e in un contesto percepito come inclusivo e accogliente.
Parla con me pare quindi rispondere al loro bisogno di definirsi tramite il confronto relazionale, di essere sostenute e coinvolte, di occupare un luogo simbolico di propria presenza attraverso le proprie parole.
Gli incontri contribuiscono al processo di costruzione di sé anche in quanto cittadina, offrendo possibilità di partecipazione attiva alla vita della comunità. Infatti, raccogliendo e suscitando desideri, bisogni e idee, la facilitatrice segnala e sostiene le possibilità di percorsi formativi, culturali o del volontariato.
“Quando mi sono trasferita qui da Napoli anche io provavo le stesse sensazioni delle donne straniere e la stessa nostalgia per quello che avevo lasciato. Qui ho trovato un posto dove esprimersi e dove esprimere anche le difficoltà.”
(Marilena)
Gli incontri del Parla con me tendono a sostenere nelle partecipanti e nell’intera comunità la costruzione di una comune appartenenza a una cittadinanza plurale, dialogica e capace di decostruire gli stereotipi sull’altro.
Da un lato, infatti, le donne del Parla con me trovano concrete possibilità di conoscere meglio il territorio e di abitarlo in modo partecipativo come cittadine attive all’interno della vita della comunità. Sono numerose le loro partecipazioni come gruppo, ad esempio, a eventi, commemorazioni, flash mob o campagne di sensibilizzazione sui temi dell’intercultura, del dialogo inter-religioso, del contrasto alla violenza sulle donne, del sostegno allo Ius Soli, della tutela della memoria, dell’ambiente, della legalità e attività scolastiche di valorizzazione del plurilinguismo.
Dall’altro lato l’intera comunità casalecchiese può aumentare la propria percezione generale delle nuove cittadinanze multiculturali come portatrici di inediti e interessanti modi di vivere il territorio, di nuove possibilità e di alleanze su valori comuni e condivisi.