Il Laboratorio

Storia del laboratorio

“Chi entra oggi nel laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano resta favorevolmente impressionato. Egli si trova infatti in una vasta sala che si apre su un’ampia terrazza prospicente il mare. Ai lati del salone centrale si susseguono gli studi, i laboratori biologici e quello chimico, una sala da disegno, la biblioteca e, al fondo, dopo saliti pochi gradini, si giunge in una sala da conferenze o riunioni. Corredano il tutto una piccola officina, un magazzino per custodia degli apparecchi oceanografici ed altri locali di servizio. Inoltre un motopeschereccio, sul quale è stato installato un piccolo laboratorio biologico, solca il mari”.

Così l’allora Direttore del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano Andrea Scaccini descrive il laboratorio, inaugurato il 27 novembre 1966 presso la sede del Mercato Ittico.

Il laboratorio cominciò la sua attività nel 1939, sotto il Rettorato di Alessandro Ghigi (Direttore dell’Istituto di Zoologia e Professore Emerito) per implementare soprattutto gli studi di biologia applicata alla pesca.

In seguito, grazie all’acquisizione di attrezzature specifiche, l’attività di ricerca applicata alla pesca fu talmente incrementata che il laboratorio divenne noto in Italia e soprattutto all’estero.

La redazione di una rivista propria dal titolo “Note del laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano” fu utile per istituire numerosi scambi di pubblicazioni con altri Laboratori italiani e stranieri.

Aumentarono anche i compiti di consulenza tecnica che il Laboratorio espletava per conto dell’allora Ministero della Marina Mercantile e successivamente di quello dell’Agricoltura e Foreste, e delle amministrazioni delle Provincie costiere dell’Emilia Romagna e delle Marche.

La sede attuale del Laboratorio, inaugurata nel 1990, è stata progettata dall’Arch. Mariano Cantarini sulla base delle indicazioni del Prof. Corrado Piccinetti.

La realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla disponibilità dell’area da parte del Demanio Marittimo ed al finanziamento di 2700 milioni di vecchie lire da parte di un Consorzio di enti locali (Comune di Fano, Provincia di Pesaro-Urbino, Regione Marche, Cassa di Risparmio di Fano).