Piano attuativo e principali ricerche in corso

Introduzione

Il CENTRO CRESPI, già attivo dal 2013 presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M.Bertin” dell’Università degli Studi di Bologna, si pone l’obiettivo di collegare tra loro e promuovere le molteplici linee di ricerca sulla professionalità degli insegnanti, dal nido d’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, con particolare attenzione alla formazione in servizio.
La scelta della tematica “professionalità docente” nasce dalla consapevolezza dell’importanza della professionalità degli insegnanti come elemento fondamentale di qualità dei sistemi educativi e di istruzione e della necessità di uno studio sistematico, continuativo e di natura interdisciplinare sulla costruzione e lo sviluppo del complesso di competenze professionali che qualificano tale figura, anche alla luce della funzione vitale che il sistema scolastico svolge all’interno di una società democratica, sempre aperta al cambiamento.

Per questi motivi il CRESPI

  • favorisce la realizzazione di ricerche sull’identità e lo sviluppo professionale degli insegnanti, dal nido alla scuola secondaria, caratterizzate dal pieno coinvolgimento di insegnanti (in servizio e in formazione) attraverso la metodologia della ricerca-formazione, espressa in forme articolate ma convergenti dai ricercatori dei vari Atenei che partecipano al Centro;
  • si caratterizza per lo sviluppo di attività di coordinamento e collaborazione tra i ricercatori dei vari atenei e gli insegnanti ricercatori, implementando ricerche congiunte tra i diversi gruppi di ricerca, e fungendo al tempo stesso da promotore e valorizzatore delle attività di singoli gruppi/aderenti, anche attraverso seminari tematici e metodologici ad hoc.

 

Progetti del triennio

Progetto A 

Le attività previste per il Progetto A - R-F per contrastare lo svantaggio culturale e promuovere l’inclusione sociale

Il progetto intende progettare e validare un modello di intervento integrato finalizzato a promuovere le competenze progettuali, didattiche e valutative degli insegnanti, in linea con l'approccio metodologico della Ricerca-Formazione (R-F), verificandone le ricadute sulle studentesse e sugli studenti.

Il Progetto prevede lo svolgimento di tre fasi:

  •  una fase di definizione del quadro teorico, in particolare a partire dalle ricerche più attuali (e quelle fondamentali seppur datate) sul tema delle diseguaglianze e povertà educative e dello svantaggio culturale, con particolare attenzione alle ricerche empiriche;
  • una fase di indagine documentale, descrittiva e correlazionale all'interno dei vari "casi" individuati, allo scopo di analizzare tutte le informazioni disponibili sulle diseguaglianze negli apprendimenti degli studenti in alcune scuole secondarie di primo grado (a partire dai dati Invalsi, dagli indicatori socio-economici e rilevando ulteriori variabili sui contesti-scuola/famiglie e sui contesti-classe/pratiche didattiche e valutative) per definire il "bisogno di competenze specifiche per integrare la professionalità" degli insegnanti e i bisogni più ampi del contesto scuola; 
  • una fase di realizzazione di interventi "mirati" di R-F nelle scuole-campione indagate e di controllo degli effetti e dei risultati prodotti su studentesse e studenti;

La numerosità minima di istituzioni scolastiche sarà di una per ogni sede coinvolta (nello specifico Bologna, Milano, Perugia, Roma e Palermo). Saranno individuate le istituzioni scolastiche che rispondono a parametri socio-economici e di risultato che li collocano nel terzo o quarto quartile delle distribuzioni (e comunque sotto la mediana).

Di seguito viene presentato un dettaglio delle attività previste.

Definizione di criteri per selezionare il/i caso/i di studio

  • Individuazione dei principali punti di forza e criticità relative a:
  • competenze di base degli studenti secondo Invalsi e altra documentazione disponibile;
  • situazione media socio-economica utenza;
  • presenza superiore alla media del contesto di studentesse e studenti con background migratorio.

Individuazione e taratura degli strumenti di analisi

  • Analisi di micro-sistema (rilevazioni livelli degli studenti in abilità fondamentali di tipo linguistico e matematico-scientifico ex ante);
  • Analisi di meso-sistema (Clima di scuola: percezione di studentesse e studenti, percezione insegnanti, percezione genitori ex ante).

Realizzazione delle R-F

  • Costruzione di un protocollo di intervento che integri diversi elementi;
  • Ricerca/formazione;
  • Sperimentazione attività e documentazione critica delle attività stesse;
  • Controllo esiti studentesse e studenti (ex post) e clima (ex post);
  • Validazione delle procedure funzionali a determinare l’impatto.

 

Progetto B 

Le attività previste per il Progetto B – Indicatori di risultato e efficacia della Ricerca–Formazione

Il Progetto si fonda su uno studio condotto dal 2020 al 2021 su R-F già avviate e finalizzato alla costruzione, in via esplorativa, di un possibile set di indicatori di efficacia o di impatto della R-F sui contesti scolastici, sulle pratiche professionali, sull’agire didattico degli insegnanti. Il primo studio era costituito da una serie di interviste di follow-up condotte tramite focus group online su partecipanti di R-F già concluse in contesti e livelli scolastici o di formazione molto diversi tra loro (dal nido all’università, coprendo l’intero arco dell’istruzione formale). A seguito di questa prima attività di ricerca (i risultati sono pubblicati, tra gli altri, nella rivista RicercaAzione e disponibili a questo link), le attività proseguiranno, nel biennio 2023-24, con lo scopo di rispondere ai seguenti interrogativi di ricerca:

1. Come definire gli indicatori di risultato e efficacia della R-F e le modalità di raccolta, analisi e interpretazione dei dati che forniscono gli indicatori?

2. Che cosa emerge dall’analisi aggiornata della letteratura esistente?

3. Che cosa emerge da un’analisi delle esperienze di R-F pregresse e dalle riflessioni già condotte nei precedenti tentativi di valutare il loro impatto?

4. Che cosa emerge dalle nuove sperimentazioni sul campo?

Le istituzioni scolastiche/educative target di queste attività di ricerca saranno ancora ad ampio spettro e appartenenti ai livelli ISCED 0, 1, 2 e 3.

Le fasi della ricerca possono essere schematizzate come segue:

  • ricerca bibliografica mirata al focus del progetto;
  • ricerca strumenti con ridefinizione di strumenti di raccolta dati, compresi protocolli e prospettive
  • ricerca contesti con sperimentazione sul campo di nuovi dispositivi di ricerca;
  • fasi cicliche di ricerca basate sulla condivisione dei materiali, la documentazione degli scambi, la negoziazione degli obiettivi e delle modalità, l’elaborazione di strumenti e di prodotti intermedi e finali.

I prodotti attesi sono relativi all’elaborazione di un modello CRESPI che permetta di definire e operativizzare gli indicatori di risultato e di efficacia della R-F, assieme alla possibilità di individuare un set di strumenti e procedure atte alla rilevazione di eventuali evidenze.

Il gruppo intende altresì portare avanti attività di disseminazione dei risultati principalmente attraverso la pubblicazione dei lavori del progetto in una monografia della Collana CRESPI (FrancoAngeli Ed.) e l’organizzazione di seminari e webinar CRESPI interni e con la comunità scientifica e scolastica.

Progetto C

Le attività previste per il gruppo C – Formazione

Le attività previste per il prossimo triennio 2023-25 sul tema della Formazione per la professionalità dell’insegnante si collegano a quanto già realizzato dal precedente CRESPI. Come per tutti i progetti CRESPI qualsiasi attività  legata al tema della Formazione sarà realizzata in collaborazione fra almeno due sedi universitarie.

Nel periodo pandemico i Webinar sono stati un efficace strumento per raggiungere gli insegnanti, permettendo anche un loro uso in modalità asincrona. Per cui saranno realizzati nuovi cicli di formazione a distanza, cercando di definire in modo più preciso temi e destinatari, mantenendo come fulcro la Ricerca-Formazione (R-F). Circa i temi si lavorerà in particolare sulla fascia 0-6, sulla diffusione di pratiche educative e didattiche, su esperienza di innovazione già in atto nelle scuole. Per i destinatari si partirà dal coinvolgimento delle istituzioni educative con cui sono già in atto collaborazioni, valorizzando le loro esperienze, estendendo la partecipazione agli insegnanti delle reti di cui le istituzioni fanno parte. Si cercheranno di raggiungere anche educatori professionali e operatori sociali, e in genere tutti i professionisti dell’educazione. Circa le modalità di attuazione da una parte si proseguirà con una serie di webinar ognuno a tema unico, ma verrà studiata la possibilità di realizzare dei cicli con gruppi omogenei, incoraggiando la possibilità di progettare, realizzare e analizzare attività educative nel corso di diversi incontri. Si rifletterà sul coinvolgimento dei colleghi disciplinaristi, finora svolto soprattutto sulla base di conoscenze personali, cercando invece di allargare la platea degli esperti, anche insegnanti, e privilegiando sempre l’approccio R-F.

E’ prevista la realizzazione di una seconda edizione della School (ancora da decidere la stagione), indirizzata a insegnanti, dirigenti, giovani ricercatori e responsabili di formazione. La School sarà centrata su metodi e strumenti a sostegno della professionalità docente e saranno considerate sia le competenze legate alla cittadinanza democratica a scuola, sia gli strumenti a supporto della professionalità docente. Il format sarà lo stesso della prima edizione del 2019, con sessioni di approfondimento metodologico e attività operative per gruppi, si cercherà però di svolgere le giornate di lavoro all’interno di un’istituzione educativa. Sempre sul tema dei giovani ricercatori è prevista la realizzazione di seminari finalizzati alla conoscenza della R-F, da realizzare nei corsi magistrali e di dottorato delle 13 sedi del CRESPI (sempre in maniera incrociata), rendendosi disponibili anche per interventi in altri Atenei.

Infine si cercherà di inserirsi in modo organico e attivo in iniziative di formazione istituzionale in servizio realizzate da reti di scuole e uffici scolastici, sia come ospiti per interventi spot, sia come organizzatori di cicli di formazione, ma sempre puntando alla valorizzazione di temi ed esperienze legate alla R-F.

Come risultato finale di almeno un biennio di lavoro si può ipotizzare una nuova edizione del volume sulla R-F, probabilmente distinguendo in maniera più accurata i livelli educativi (Infanzia, Primaria, Secondaria)

 

Ulteriori progetti di ricerca

Altre attività prendono le mosse da attività già avviate e saranno in futuro sviluppate anche a livello nazionale con l’apporto di sedi diversi.

Monitoraggio delle innovazioni organizzative e didattiche

Da diversi anni il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione della Sapienza svolge il monitoraggio del modello organizzativo DADA con attività di Ricerca-Formazione realizzate con scuole secondarie della provincia di Roma. Poiché la rete di scuole DADA si articola sull’intero territorio nazionale, si intende estendere il monitoraggio a scuole di altre regioni, coinvolgendo quindi altre unità operative, per poter confrontare le modalità di monitoraggio e le ricadute in termini di formazione alla professionalità degli insegnanti e dei dirigenti delle scuole partecipanti.

Costruzione condivisa di una cultura della valutazione pratica

I recenti contatti avuti con le scuole con cui il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione della Sapienza collabora per attività di Ricerca Formazione e le esperienze dirette in corsi di formazione indicano la valutazione come tema di particolare rilevanza per la professionalità dell’insegnante. Le recenti novità riguardanti la valutazione nella scuola primaria richiedono un intervento di sostegno e di formazione agli insegnanti che può trovare una risposta adeguata in iniziative di Ricerca -Formazione, finalizzate alla realizzazione di modalità di valutazione che si integrino con gli interventi didattici. Attraverso la collaborazione dei ricercatori dei diversi atenei aderenti al CRESPI sarà messo a punto un modello di intervento da realizzare in alcune reti territoriali di scuole (prioritariamente per i livelli dell’obbligo) che preveda un equilibrio tra la riflessione teorica sulla valutazione attuata alla luce della normativa e la definizione collegiale (fino al livello del consiglio di classe o interclasse) di pratiche valutative condivise.

Ricerca-Formazione sulle pratiche professionali e didattiche – Fascia 0-6

Da lungo tempo presso l’Università degli Studi di Pavia si conducono iniziative di formazione degli insegnanti/educatori per la fascia 0-6. Si prevedono due progetti intersede rivolti a personale di nidi e scuole dell’infanzia: il primo, sulla promozione della partecipazione dei bambini sui percorsi di costruzione/conoscenza del mondo naturale (Forlì Cesena); il secondo, sulla formazione di educatori/insegnanti attraverso la metodologia dell’autovalutazione dei servizi educativi (Brescia).

Modalità di disseminazione

Tre criteri principali guideranno le modalità di disseminazione e comunicazione e la selezione di strumenti e canali utilizzati: 1. accessibilità, 2. ricorso a tecnologie avanzate, 3. coinvolgimento pubblico/degli stakeholder.

1. Il CRESPI è fortemente impegnato in una politica open access con lo scopo di diffondere i risultati principali e renderli il più possibile accessibili alla più ampia comunità scientifica.

2. Per la diffusione dei report scientifici, delle pubblicazioni e dei materiali multimediali raccolti ed editi lungo la fase di implementazione delle attività di ricerca, il CRESPI si avvarrà di risorse tecnologiche quali:

  • forme di editoria web aperta che permettono agli autori di assemblare più “materiali” anche multimediali, ad esempio Scalar (http://scalar.usc.edu/);
  • tecnologie consolidate per la classificazione di Google Images Open Gallery, Omeka, analisi testuale TAPoR, costruzione di timeline complesse Tiki-Toki.

3. Oltre alla disseminazione dei risultati in conferenze locali, regionali, nazionali e internazionali, il CRESPI mira a coinvolgere gli stakeholder (insegnanti, dirigenti, studenti, genitori, responsabili politici, studenti insegnanti, esperti, altri professionisti dell'istruzione) nel dialogo e nella condivisione dei processi di conoscenza durante le attività di ricerca.

I principali canali di diffusione saranno il sito web del progetto, gli archivi pubblici, le pubblicazioni scientifiche, le conferenze scientifiche e i webinar, workshop e incontri con gli stakeholder.