Hic mors gaudet succurrere vitae, et planetis

L'ecosostenibilità della donazione del corpo

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8619130/

Sebbene esistano molteplici modelli artificiali anatomici, la dissezione su cadavere rimane il gold standard per garantire risultati paragonabili al paziente. Lo studio in sala settoria del distretto testa-collo consente di poter valutare varianti anatomiche di interesse chirurgico al fine di migliorare la pratica clinica e la salute del cavo orale dei pazienti. Inoltre, la salma, esistendo già in natura, non comporta un aumento dell’inquinamento correlato alla produzione di costosi e spesso non riutilizzabili modelli artificiali. Lo scopo del progetto consiste nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle salme del Programma per la donazione del corpo post mortem del Centro di Anatomia Umana UNIBO per garantire il minor impatto ambientale possibile. Il progetto si propone di verificare l’impatto ambientale dei cadaveri comparati con le rispettive alternative artificiali e i relativi processi gestionali, al fine di rispondere alla domanda “hic mors gaudet succurrere vitae, et planetis?”. La donazione del corpo deve essere incentivata poiché rappresenta non soltanto un gesto di filantropia, ma anche di sensibilità verso l’ambiente.