2020

La campagna di scavo 2020 si è svolta dal 23 agosto all'8 settembre, pur con tutte le difficoltà legate alla situazione sanitaria attuale. Nonostante tutto, con un gruppo di studenti ridotto, abbiamo deciso di proseguire i lavori di scavo presso il sito di Chiaramonte Gulfi attuando tutte le misure anticontagio Covid19 previste dal protocollo per la sicurezza nei cantieri archeologici. Nel corso della campagna sono proseguite le indagini sia nell'area della necropoli che nel cosiddetto saggio 2, il settore a valle da cui sono emerse strutture probabilmente riferibili ad un villaggio rurale. Il numero complessivo delle tombe ad oggi individuate e scavate è giunto a 187 . Da esse provengono 56 inumati e un numero considerevole di reperti (vasi fittili, vitrei, oggetti di ornamento personale e reperti numismatici ed epigrafi) che confermano la datazione della necropoli in un periodo compreso tra il III e il V secolo. I lavori nell'area dell'abitato hanno portato all'individuazione di un nuovi setti murari. Dallo scavo sono inoltre emersi diversi materiali fittili e vitrei, la cui cronologia risulta in linea con l'area della necropoli. Giungono inoltre i primi risultati riguardanti lo studio della popolazione antica: in particolare è disponibile la ricostruzione del volto di una giovane donna sepolta nella necropoli.I l dott. Antonino Vazzana, assegnista di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna e membro della missione, ha infatti effettuato la ricostruzione attraverso un protocollo che, dopo lo scavo, prevede la ricostruzione del cranio con integrazione delle parti mancanti, l'inserimento virtuale di spessori secondo modelli condivisi dalla comunità scientifica e, infine, la resa dell'immagine fisica della donna nei tratti fisiognomici.

Hanno partecipato alla missione archeologica 2020, oltre ai membri del Team: Claudia Lamanna, Giuliana Maria Pia Vona, Carlotta Buttò, Federico Bianchi e Domenico De Simone