Quarto Percorso. Il Mediterraneo Nero

Quarta attività

Il Mediterraneo Nero: crocevia tra due continenti

La riflessione prende spunto dalla mappa presente nella collezione cartografica del Museo di Palazzo Poggi a Bologna. Nello specifico, partiremo dalle mappe della scuola fiamminga che, a cavallo tra il 1600 e il 1700, rappresentano i primi tentativi di cartografare il globo conosciuto attraverso le tecniche di proiezione cartografica e nautica. La riflessione si concentra sul Mar Mediterraneo come crocevia tra due continenti che storicamente hanno intrattenuto strette relazioni diplomatiche, commerciali e culturali – rapporti che proprio in quel periodo subiscono dei cambiamenti radicali, in coincidenza con gli albori del colonialismo europeo in Africa, nonché con la fase di massimo sviluppo della schiavitù transatlantica. Partendo dal modo in cui la cosiddetta “ragione cartografica”(Farinelli, 2009) trasforma il nostro modo di relazionarci con l’Altro, la riflessione intende snodarsi fino all’epoca contemporanea, caratterizzata da nuovi collegamenti e flussi che continuano ad essere condizionati da immaginari e inquadramenti cartografici che hanno avuto origine proprio nell’epoca moderna. 

Scopriremo insieme   la Carta Nautica del Mediterraneo Seconda Parte Orientale. Amsterdam, inizio sec. XVIII (cm 70 x111,5) Autori: Joannes Van Keulen – Gerard Van Keulen (secc. XVII-XVIII) 

 

A chi è rivolta
Il percorso è pensato preferibilmente per studenti delle scuole superiori, ma può essere declinata in forme adatte anche a studenti della scuola primaria o secondaria di primo grado, modulandone i temi e discorsi. Lo spazio del museo permette la visita a una sola classe per volta.

 

Docenti:

Prof.ssa Karin Pallaver

Prof. Timothy Raeymaeker

Il Mediterraneo Nero