Tipo d’impianto
Fitodepurazione salvaspazio a cascata
Influente
Acque grigie
L’UoR Università di Padova, nell’ambito del progetto GREEN4WATER, ha installato un sistema pilota innovativo di trattamento di acque grigie. L’impianto è stato ideato secondo il concetto di “sistema salvaspazio a cascata”, ovvero potenzialmente in grado di coniugare i benefici offerti dalle tradizionali pareti verdi (regimazione acque in eccesso, inverdimento urbano, mitigazione ondate di calore, ecc.) con quelli dei sistemi di fitodepurazione (in primis, il trattamento delle acque reflue). Le acque da trattare sono provenienti dagli scarichi della mensa situata presso il campus universitario “Agripolis” dell’università di Padova, che fornisce circa 70,000 pasti all’anno con volumi di acque reflue prodotte di circa 90 m3.
Il sistema pilota, installato presso la struttura universitaria, è composto da sei linee di fitodepurazione sotto-superficiale, ognuna delle quali prevede tre vasche disposte in serie su tre livelli così da garantire il movimento del refluo per gravità. Le specie vegetali utilizzate sono Mentha acquatica L., Oenanthe javanica (Blume) D.C. e una consociazione di Lysimachia punctata L. e nummularia L., selezionate per la loro adattabilità alle condizioni di saturazione.
Tipo d’impianto
Giardini Pluviali
Influente
Acque meteoriche
Il sito sperimentale allestito dalla UOR - Università di Padova comprende due rain garden (RG) atti a ricevere l’acqua di pioggia raccolta dal tetto di un edificio adiacente della superficie pari a 220 m2. I RG hanno forma circolare e superficie di 10.5 e 21 m2. Per la realizzazione dei RG è stato eseguito uno scavo di 0.8 m riempito con un miscuglio costituito dal 50% (v/v) di sabbia, il 25% di compost e il 25% di terreno del posto. La superficie del RG presenta una concavità centrale e una berma di contenimento predisposta tutta intorno per permettere l’invaso dei volumi drenati dal tetto durante eventi piovosi intensi. L’acqua di pioggia intercettata dal tetto viene, tramite una rete di 5 pluviali, convogliata in una vasca di raccolta dotata di stramazzo e sensori di livello a galleggiante e piezometrico, quindi equamente divisa nei due RG. Dei sistemi di troppo pieno e pozzetti sono presenti per raccogliere l’acqua di pioggia eccedente la capacità di invaso.
Sonde di umidità sono posizionate a diverse profondità e posizioni rispetto al centro dei RG per il monitoraggio del contenuto idrico del terreno nella zona interessata dalle radici delle piante. Durante la sperimentazione è previsto l’impiego di piante erbacee perenni ornamentali diverse di cui si valuterà l’idoneità: Iris spuria, Iris pseudacorus, Hemerocallis hybrida 'Glittering Treasure', Aster Novi-belgii 'White Ladies', Panicum virgatum 'Cardinal', Dianthus lumnitzeri 'Tatra Fragrance', Echinacea purpurea, Salvia ×sylvestris 'Mainacht', Rudbeckia fulgida ‘Goldsturm’.
Tipo d’impianto
Tetti verdi
Influente
Acque meteoriche
Il sito sperimentale allestito dalla UOR - Università di Padova prevede una serie di microcosmi di tetto verde costituiti da cassette in materiale plastico nei quali sono presenti due diversi tipi di strato di accumulo/drenaggio (preformato plastico e perlite o altro materiale inerte), due tipi di substrato (vulcanico e laterizio riciclato o altro), e 2 miscugli di vegetazione costituiti da Sedum e piante erbacee. Per ogni sistema di tetto verde sono previste tre repliche. Sul fondo di ogni elemento di tetto verde è stato fatto un foro da cui scaricano i deflussi di acqua piovana non gestiti dagli strati interni. I volumi di deflusso sono accumulati in taniche e misurati per pesata dopo ogni evento piovoso.
È stato anche allestito un simulatore di pioggia per l’analisi del comportamento idraulico di ogni sistema di tetto verde sottoposto in laboratorio a differenti intensità di pioggia in assenza di vegetazione e con piena copertura vegetativa. Le piante scelte sono: Sedum. sexangulare, S. acre, S. album, S. reflexum, S. spurium, Bromus erectus, Euphorbia cyparissias, Cota tinctoria, Thymus serpyllum, Dianthus sp.
Tipo d’impianto
Serbatoi di detenzione
Influente
Deflussi superficiali
Il sito sperimentale allestito dalla UOR - Università di Padova è costituito da un Wet Bioretention Pond (WBP) con dimensioni massime di circa 9.40 × 7.30 m per 1.65 m di profondità. Il bacino è impermeabilizzato con un film poliolefinico. Il WBP raccoglie le acque piovane da un parcheggio asfaltato e da tetti di edifici adiacenti mediante il sistema di drenaggio preesistente, per un totale di 2270 m2 area di drenaggio. L’acqua raccolta dal sistema di drenaggio è convogliata in un pozzetto di raccolta e da questo convogliata al WBP per messo di una elettropompa sommergibile. Acqua che supera la capacità del WBP defluisce in un altro pozzetto da cui una seconda pompa immette l’acqua in un canale secondario.
Sulla superficie del WBP sono disposti degli elementi galleggianti a celle (Tech-ia®), in etilenvinilacetato, di forma rettangolare (0.53 x 0.95 m). Gli elementi originali sono stati modificati per la specificità della sperimentazione dotando ognuno di 4 cestini di rete in grado di contenere 1 L circa di argilla espansa. Su ciascun cestino sono alloggiate piante delle seguenti specie: Bacopa caroliniana, Caltha palustris, Iris 'Black Gamecock', Lysimachia punctata 'Alexander', Mentha aquatica, Oenanthe javanica 'Flamingo', Phalaris arundinacea 'Picta', Typha laxmannii, Houttuynia cordata 'Chameleon, Lobelia siphilitica, Schizostylis coccinea ‘Mrs Hegarty’, per un totale di 54 elementi flottanti.
Attualmente, in una prova parallela, si sta valutando l’opportunità di sostituire l’argilla espansa con un substrato costituito da torba e zeolite, nonché di concimare le piante con un concime a cessione controllata per facilitare l’accrescimento delle piante messe a dimora. Inoltre, è in fase di allestimento un sistema con vasca a stramazzo per la misurazione dei deflussi in entrata e dei volumi di troppo pieno in uscita.