Arie

Tradizione testuale delle arie nell’opera seria della prima metà del Settecento

Pier Leone Ghezzi, caricatura di Gaetano Caffarelli, ca. 1735

Maschera di ricerca

La ricerca viene effettuata nella modalità 'per stringa', non per ricerca libera di parole. Per superare alcune rigidità di questa modalità di ricerca è utile l’impiego dei cosiddetti caratteri jolly: "%" (carattere di troncamento) e "_" (underscore, carattere sostitutivo di un carattere in qualunque posizione della parola).

Nell’impostare le chiavi di ricerca dell’Incipit e del Testo bisognerà aver cura di disporre le parole nella loro corretta successione ed inserire in posizioni opportune i caratteri "%" e "_"; i caratteri jolly possono essere inseriti in qualunque posizione, anche all’interno di parole.

Alcuni esempi di impiego dei caratteri jolly nella ricerca del testo:

  • "%labro%accende": restituirà i testi che contengono le due parole in successione
  • "%lab%ro": restituirà i testi che contengono le parole "labro" o "labbro";
  • "%torment_": restituirà i testi che contengono la parola con la radice "torment", con qualunque finale (tormento, tormenti, tormenta);
  • "%pr_ncipe": restituirà i testi che contengono "principe" o "prencipe".

Questo metodo di costruzione della stringa di ricerca vale per tutti i campi della maschera.

Il Metro dei versi è espresso con numeri arabi: 7 = settenari; 8 = ottonari; 10 = decasillabi; ecc.; per i testi con versi isometrici viene indicato un solo numero; nel caso di versi non isometrici i numeri sono separati da virgola, senza spazio: "7,8,5" (= testo con versi settenari, ottonari e quinari, nella sequenza indicata). La chiave di ricerca "7,8" restituirà i testi che contengono versi settenari e ottonari.

Per la ricerca del Titolo basta inserire anche una sola parola o radice del titolo; se si inseriscono più parole bisogna aver cura di rispettare la successione delle parole; anche per questo campo, se non si conosce la esatta successione delle parole, inserire "%" tra una parola e l’altra: "Rodelinda%Longobardi".

I nomi degli Autori (compositori e librettisti) e degli Interpreti vanno inseriti nella successione Cognome Nome. Per la ricerca di nomi sono indicizzate tutte le forme dei nomi, compresi gli pseudonimi. È possibile impostare una sola chiave di ricerca; non è possibile invece eseguire ricerche per individuare la co-occorrenza di due o più nomi: per esempio, opere di "Vinci" e "Metastasio" o rappresentazioni con "Caffarelli" e "Monticelli".

I testi delle arie sono stati ricavati da libretti e pertanto è possibile impostare il filtro per tipo di edizione. Per ‘prima edizione assoluta’ si intende l’edizione per la prima rappresentazione di un testo originale; ‘prima edizione’ è l’edizione per una prima rappresentazione di un testo già musicato da altri in precedenza. La selezione di ‘prima edizione’ visualizza sia le ‘prime edizioni’ sia le ‘prime edizioni assolute’.

Per la ricerca dei nomi dei Personaggi può essere utile l’impiego dei caratteri "%" e "_" per risolvere le frequenti oscillazioni ortografiche; alcuni esempi:

  • "Agrip%ina" restituisce "Agripina", "Agrippina";
  • "%Fabri_io" restituisce "don Fabrizio", "Fabrizio", "Fabricio";
  • "V_nceslao" restituisce "Venceslao", "Vinceslao";

Anche per i Personaggi non è possibile ricercare co-occorrenze del tipo: "Enea" e "Didone".

È possibile eseguire ricerche di parole presenti nella Didascalia dei personaggi: "%capitano", "%figlia", "%giov_ne", "%napol_tan", "%sacerdote", "%sposa" (oppure "%spos_" per "sposa", "sposo", "sposi"),

Anche per i Luoghi di rappresentazione è possibile impostare una sola chiave di ricerca, non è possibile cercare le co-occorrenze del tipo: "Varese" e "Novara".

La Data di rappresentazione deve essere impostata nei formati: "aaaa"; "mm/aaaa"; "gg/mm/aaaa". Ci si può limitare ad inserire gli anni estremi che definiscono i limiti cronologici della ricerca, o inserire date più precise. Per esempio, per cercare le arie o le opere della stagione di carnevale basta indicare le date di inizio e fine della stagione, anche approssimate: da "26/12/1731" a "03/1732".

Tutti i campi di ricerca presenti nella maschera si intendono legati dall’operatore logico "e", vale dire che i risultati della ricerca restituiranno i record che soddisfano tutte le chiavi di ricerca impostate.

I Risultati della ricerca possono presentare elenchi di Arie oppure di Opere. Selezionare il pulsante corrispondente per ottenere il tipo di risultato desiderato.

 

Risultati della ricerca 

Arie

Le arie sono elencate per incipit e data, in ordine crescente. Per ciascuna aria sono riportate le informazioni seguenti: incipit, indicazione del tipo di relazione con l’aria collegata (oppure "nuova"), personaggi, interpreti, autori dell’aria (compositore e poeta), titolo dell’opera (il doppio asterisco in coda indica una prima rappresentazione assoluta; un solo asterisco indica una prima rappresentazione) con indicazione di compositore e librettista, data di rappresentazione, luogo e edificio.

Con click sulle didascalie evidenziate in blu nella testata del prospetto si può modificare l’ordinamento dei record: per Incipit, Titolo dell’opera, Data di rappresentazione e Luogo di rappresentazione. I record sono presentati sempre in ordine crescente.
Il link sull’incipit apre la pagina Aria; il link sul titolo dell’opera apre la pagina Opera; il link sul tipo di relazione apre la pagina Compara Arie che consente di confrontare le arie collegate; per le arie con l’indicazione "nuova" o "riproposta" la pagina di comparazione presenterà soltanto l’aria selezionata.

È possibile comparare i testi delle arie, fino ad un massimo di tre. Sul margine sinistro del prospetto sono presenti checkbox che consentono di selezionare le arie da comparare; dopo aver selezionato le arie premere il pulsante confronta arie, sopra la testata del prospetto, per aprire la pagina Compara Arie. Il pulsante annulla azzera la selezione.

 

Opere

Le opere sono elencate per titolo e data, in ordine crescente. Per ciascuna opera sono riportate le informazioni seguenti: titolo (il doppio asterisco in coda indica una prima rappresentazione assoluta; un solo asterisco indica una prima rappresentazione), autori (compositore e librettista), data di rappresentazione, luogo e edificio.

Con click sulle didascalie evidenziate in blu nella testata del prospetto si può modificare l’ordinamento dei record: per titolo dell’opera, data di rappresentazione e luogo di rappresentazione. I record sono presentati sempre in ordine crescente.
Il link sul titolo dell’opera apre la pagina Opera.

È possibile comparare due opere e confrontare l’elenco delle arie contenute. Sul margine sinistro del prospetto sono presenti checkbox che consentono di selezionare le due opere che si intende comparare; dopo aver selezionato le due opere premere il pulsante confronta opere, sopra la testata del prospetto, per aprire la pagina Compara opere. Il pulsante annulla azzera la selezione.

Schede descrittive

Aria

Nella parte superiore della pagina la colonna di sinistra riporta i dati descrittivi dell’aria: incipit, forma musicale, metro dei versi, personaggio e didascalia, autori della musica e del testo, data e luogo di rappresentazione, testo completo ed infine, se presenti, annotazioni e relazione con l’aria dalla quale è stata derivata.

La colonna di destra riporta i dati dell’opera, del libretto e della posizione che l’aria occupa all’interno del libretto, seguiti dai dati della rappresentazione con indicazione dell’interprete. I pulsanti C, di diverso colore, sono link a Corago e aprono rispettivamente le pagine seguenti: blu, la scheda dell’Opera in Repertorio; verde, la scheda bibliografica del Libretto; rosso, la scheda dello Spettacolo in Cronologia.

Se dell’aria esistono altre versioni del testo e/o intonazioni di altri musicisti, nella parte inferiore della pagina compare lo stemma completo dell’aria. Nel prospetto sono elencate le arie individuate nelle fonti con informazioni sulla rappresentazione: righe con lo stesso contenuto informativo fanno riferimento a fonti diverse; le arie sono descritte come nella pagina Risultati ricerca Arie (vedi sopra). La riga del prospetto corrispondente all’aria descritta nella parte superiore della pagina è evidenziata dallo sfondo colorato.

Ciò che qui si definisce ‘stemma’ non corrisponde al consueto stemma di forma grafica: i dati che descrivono la tradizione del testo dell’aria sono presentati in forma tabellare e simulano la forma grafica dello stemma. Della rappresentazione grafica in forma ramificata si applica però il principio che ne è alla base, vale a dire l’individuazione del percorso che dall’archetipo porta ai diversi testimoni.

Per illustrare il metodo di compilazione del prospetto tabellare è opportuno commentare un esempio: «Vanne alla pena, o perfido» (si veda la pagina web), aria di Anassandro nella Merope di Francesco Gasparini su libretto di Apostolo Zeno, rappresentata a Venezia nel 1712.

Nella prima riga viene riportato l’archetipo, contrassegnato con la sigla L1 (= livello 1; Venezia 1712); nella riga successiva con il segno "=" si indica la stessa aria (testo e musica) riproposta a Firenze nel 1713; nella terza riga compare «Perfido, è ver, cadrò» (Milano 1715), con varianti estensive, contrassegnata con la sigla L2 (= livello 2), e da questo ‘nodo’ scaturisco tutti i ‘rami’ successivi; a livello 3 (L3) sono elencate 5 arie; una di queste, «Cadrà quest’alma, è ver» (Milano 1719), riscrittura dell’antecedente «Perfido, è ver, cadrò» (Milano 1715; L2), è un altro ‘nodo’ e apre a sua volta un nuovo ramo: «Cadrà quest’alma, è ver» (Monaco di Baviera 1719; L4), con varianti locali, ancora un ‘nodo’ del nuovo ramo «Cadrà mia salma, è ver» (Venezia 1723; L5), con varianti locali.
Per dare evidenza grafica alla nidificazione dei livelli, le righe sono rientrate e allineate per livello.

Avvertenza. Nelle indagini fin qui svolte sono stati individuati alcuni casi di arie il cui testo è stato derivato da più arie (vedi «Dall'amore e dal timore», testo di Giovanni Cosimo Villifranchi, musica di autore non identificato, forse Giovanni Chinzer, derivata da tre arie). Casi di paternità plurima non possono essere tracciati in uno stemma in forma tabellare come quello qui proposto perché per ciascuna aria è possibile indicare il legame con un solo antecedente: in questi casi, le informazioni sulle altre arie collegate sono riportate in nota.

Il prospetto presenta le stesse funzionalità della pagina Risultati ricerca Arie (vedi sopra): il link sull’incipit dell’aria aggiorna la descrizione dell’aria nella parte superiore della pagina; il link sul tipo di relazione apre la pagina Compara Arie per confrontare l’aria selezionata e l’antecedente; il link sul titolo dell’opera apre la pagina Opera; il pulsante confronta arie apre la pagina Compara Arie e visualizzerà le arie selezionate in precedenza (fino a 3) con i checkbox presenti sul margine sinistro.

 

Opera

Nella parte superiore della pagina la colonna di sinistra riporta i dati descrittivi dell’opera: titolo, indicazione di genere, compositore e librettista, dati bibliografici essenziali del libretto, dati della rappresentazione. I pulsanti C, di diverso colore, sono link a Corago e aprono rispettivamente le pagine seguenti: blu, la scheda dell’Opera in Repertorio; verde, la scheda bibliografica del Libretto; rosso, la scheda dello Spettacolo in Cronologia.
Il pulsante verde O --> O, in fondo alla colonna, apre la pagina Compara numero di Arie condivise.
La colonna di destra riporta l’elenco dei personaggi e degli interpreti. Il link sul nome dell’interprete apre la pagina nel ‘baule’ dell’interprete selezionato.

Nella parte inferiore della pagina sono elencate le arie dell’opera con i seguenti dati descrittivi: numero progressivo, incipit, forma musicale, tipo di relazione con l’antecedente (oppure “nuova”), personaggio e interprete, scena e posizione nella scena (A = inizio della scena; B = posizione media, con eventuale numerazione nel caso di più arie in posizione media; C = fine della scena), metro dei versi, compositore. Un esempio: Il Demetrio di Hasse, Venezia 1732.

 

nel 'baule' di ...

Le arie di baule sono le arie favorite di un cantante, quelle arie la cui esecuzione riusciva particolarmente bene e quindi efficaci per far sfoggio delle proprie capacità vocali, tanto da riproporre quelle arie anche all’interno di opere diverse, in aggiunta o in alternativa ad altre. Qui la locuzione ‘aria di baule’ viene intesa in una accezione più ampia rispetto al suo significato storico sopra ricordato: nel prospetto sono elencate tutte le arie eseguite dal cantante nell’opera descritta e tutte le altre arie cantante sullo stesso testo in riprese della stessa opera o inserite in altre opere, su musica dello stesso autore dell’opera o di altro compositore.

Le arie presenti nell’opera sono su sfondo bianco, la stessa aria riproposta in altre rappresentazioni su sfondo verde, quelle cantate su musica di altro autore su sfondo giallo: questo il 'baule' di Nicola Grimaldi nella Didone abbandonata
Il link sul nome del cantante, in alto a destra, apre il Prospetto cronologico dell’attività svolta dal cantante, tutta la sua carriera professionale in produzioni operistiche.

 

Pagine di comparazione

Compara Arie

La pagina consente di comparare fino a tre arie, disposte su tre colonne. Un esempio: «Son qual nave che agitata», di Giaì, Hasse, Leo

Nella parte superiore di ciascuna colonna viene data una descrizione sintetica dell’aria con il testo completo. Se l’aria descritta ha relazioni con un’altra aria si riporta di seguito il tipo di relazione e i dati identificativi dell’antecedente; seguono i pulsanti A (rosso) e O (verde) per aprire rispettivamente le pagine di comparazione Arie condivise nelle opere e Compara opere.

Nella parte inferiore della pagina, sotto la didascalia Fonti, sono riportate tutte le fonti che attestano l’aria descritta nella parte superiore.

Il link sulla prima riga con la data e il luogo di rappresentazione apre la pagina Aria.
I link dei titoli delle opere aprono le rispettive pagine Opera.

 

Compara opere

Questa pagina consente di confrontare l’elenco completo delle arie di due opere. Nella colonna di sinistra è riportata l’opera cronologicamente anteriore tra le due selezionate. Un esempio: Farnace di Vinci 1724 e Vivaldi 1727.

Nella parte superiore si dà una descrizione essenziale delle opere, del libretto e della rappresentazione (con link alle schede complete nelle rispettive pagine di Corago, vedi sopra) seguita dall’elenco di personaggi e interpreti; nella parte inferiore si riporta l’elenco completo delle arie presenti in ciascuna opera con indicazioni essenziali: posizione (atto e scena), incipit, forma, relazione con altre arie, personaggio, compositore. Le arie sullo stesso testo presenti nelle due opere sono evidenziate dallo sfondo celeste se collocate nello stesso atto, rosa se in atti diversi. In testa all’elenco delle arie compare un’indicazione numerica della arie condivise dalle due opere e il pulsante A (rosso) apre la pagina con le sole Arie condivise nelle due opere.

 

Compara numero di Arie condivise

Il prospetto presenta tutte le opere che condividono almeno un’aria con l’opera selezionata (es. Farnace di Vivaldi 1727).

Questo prospetto consente di avere una visione d’assieme sintetica ed efficace del fenomeno di reimpiego delle arie. L’ordine cronologico delle opere consente di individuare agevolmente le opere interessate e l’arco temporale entro il quale si inscrive il fenomeno rispetto all’opera di riferimento; l’indicazione, per ciascuna delle opere elencate, del numero di arie condivise con l’opera di riferimento dà conto invece della dimensione quantitativa del fenomeno. I link alle pagine di comparazione delle arie contenute nelle opere consentono poi di approfondire la natura della relazione.

Nella parte superiore è riportata una descrizione essenziale dell’opera, del libretto e della rappresentazione (con link alle schede complete nelle rispettive pagine di Corago, vedi sopra).

Nel prospetto, le opere sono elencate in ordine cronologico con i dati seguenti: numero di arie condivise con l’opera di riferimento, titolo dell’opera, compositore, data, luogo e edificio della rappresentazione. L’opera selezionata è evidenziata dallo sfondo colorato.

Sul margine sinistro sono presenti tre pulsanti: il pulsante azzurro con la freccia verso l’alto consente di selezionare l’opera dall’elenco e rigenera il prospetto con i dati relativi alla nuova opera di riferimento; il pulsante A (rosso) apre la pagina Arie condivise nelle opere e visualizza tutte le arie condivise tra l’opera di riferimento e l’opera scelta dal prospetto; il pulsante O (verde) apre la pagina Compara opere che consente di confrontare l’elenco completo delle arie contenute nell’opera selezionata con quelle dell’opera di riferimento.

 

Arie condivise nelle opere

Questa pagina consente di confrontare i dati essenziali delle arie condivise tra due opere (es. Farnace di Vinci 1724 e Vivaldi 1727).

Nella parte superiore, su due colonne, è riportata una descrizione sintetica delle opere, del libretto e della rappresentazione (con link alle schede complete nelle rispettive pagine di Corago, vedi sopra).

Nel prospetto sono elencate le sole arie condivise tra le due opere e i dati descrittivi raggruppati per elementi descrittivi posti l’uno di fianco a l’altro, su colonne appaiate per rendere più immediato il confronto. Per agevolare la lettura, le colonne appaiate ripropongono il colore di sfondo delle opere di appartenenza descritte in testa alla pagina.

La prima coppia di colonne indica la posizione dell’aria nell’opera (numero progressivo, atto e scena) e la forma; la seconda coppia l’incipit, poi i nomi dei personaggi e infine i nomi degli interpreti.

Nella colonna "relazione" viene indicata la relazione che intercorre tra le due arie. L’eventuale asterisco anteposto alla definizione segnala che la definizione riportata non è riferita all’aria indicata nella colonna di fianco, ma ad un’altra aria.

Il link posto nella relazione apre la pagina Compara Arie; il link sull’incipit dell’aria la pagina Aria; il link sul titolo dell’opera la pagina Opera.