Trapianto d’Organo nella MNGIE: Analisi Morfologica, Molecolare e Metabolica del Fegato

Il fegato è un organo bersaglio della MNGIE? Il fegato espiantato è un tessuto che può essere utilizzato per un “Domino Liver transplant”?

 

Reintrodurre stabilmente la TP rappresenta la strategia più efficace per ridurre in modo permanente lo squilibrio dei nucleosidi, responsabile del danno citotossico e mitocondriale che porta i pazienti con MNGIE a morte prematura. Il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (AHSCT) o il trapianto di fegato (LT) si sono dimostrati efficaci nel migliorare sia i parametri biochimici che il quadro clinico della malattia. Sebbene il fegato non sia mai stato descritto come un organo bersaglio della malattia, i fegati espiantati da pazienti MNGIE mostrano evidenti alterazioni macroscopiche. È quindi fondamentale chiarire la loro integrità microanatomica, molecolare e metabolica per due motivi principali:

  1. Valutare le alterazioni tissutali epatiche, poiché un fegato compromesso potrebbe influenzare la risposta clinica alle terapie mirate.
  2. Esplorare la possibilità del trapianto di fegato domino, dimostrando se il fegato espiantato da un paziente MNGIE sia microscopicamente normale e metabolicamente comparabile a un fegato di controllo. In questo scenario, un donatore fornisce il fegato a un paziente MNGIE, che a sua volta potrebbe donarlo a un paziente non affetto dalla malattia. Poiché il secondo ricevente non presenta mutazioni per TP in altri organi, non subirebbe le conseguenze del deficit di TP nel fegato trapiantato.

L’obiettivo del nostro studio è quindi fornire un’analisi accurata della morfologia, della struttura molecolare e del metabolismo del fegato nei pazienti con MNGIE.