Nel nuovo numero de L’Ircocervo, Silvia Bagni propone un approccio innovativo al diritto, riconoscendo soggettività giuridica limitata a esseri non umani e integrando la dimensione intergenerazionale.
Pubblicato il 29 agosto 2025 | Pubblicazioni
È stato recentemente pubblicato il numero 1 del 2025 del volume L’Ircocervo (vol. 24), che ospita un nuovo contributo di Silvia Bagni , coordinatrice del progetto LUMEN, intitolato Dal diritto ambientale al diritto delle relazioni ecosistemiche (pp. 41-61).
Nel suo articolo, Bagni affronta la crisi climatica e la generale crisi ecologica del pianeta, evidenziando l’incapacità dell’attuale diritto ambientale di fornire strumenti efficaci per contrastarla. L’autrice propone un nuovo ramo del diritto dedicato alle relazioni ecosistemiche, che consideri i rapporti tra esseri umani, non umani e ambiente, suggerisce il riconoscimento di una soggettività giuridica non limitata agli esseri non umani e valorizza la dimensione intergenerazionale del diritto, estendendo una forma di soggettività anche alle generazioni passate e future.
Questo approccio mira a superare le categorie tradizionali del cosiddetto “diritto fossile”, proponendo un quadro giuridico più inclusivo, ecocentrico e relazionale, capace di rispondere alle sfide della crisi climatica e dell’ecologia contemporanea.