Il 3 novembre 2025 presso l’Aula 9 del Teaching Hub del campus di Forlì si è tenuta la presentazione dei community partner 2025-2026 per il progetto di IN.TRA.
Data: 03 NOVEMBRE 2025 dalle 13:30 alle 15:00
Luogo: Aula 9 Teaching Hub, Viale Filippo Corridoni, 20, 47121 Forlì FC.
Il 3 novembre 2025 presso l’Aula 9 del Teaching Hub del campus di Forlì si è tenuta la presentazione dei community partner 2025-2026 per il progetto di IN.TRA. Gli studenti e le studentesse hanno finalmente potuto conoscere le associazioni con cui avranno l’opportunità di collaborare quest’anno nell’ambito del corso di Service-Learning, confrontandosi con lə referenti delle organizzazioni coinvolte. Infatti, per ognuna di esse, i responsabili e le responsabili hanno partecipato alla lezione per presentare al meglio le loro associazioni e i loro progetti per quest’anno accademico. Chi in presenza e chi online, hanno cercato di trasmettere allə ragazzə la “mission” che portano avanti e come possono contribuire tramite il Service-Learning, ribadendo però più volte come le nuove idee siano sempre ben accette e importanti per l’arricchimento delle iniziative.
Il primo community partner a presentarsi è stata la Comunità missionaria di Villaregia, che da anni lavora tra l’Italia, il Sud America e l’Africa. In particolare questa associazione è presente in Brasile, Messico, Perù e Puerto Rico per quanto riguarda il continente americano mentre in Africa opera in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Etiopia e Mozambico. A parlare allə studentə è stata Margherita Coralli, che si occupa di prevenzione degli abusi, contribuendo soprattutto a progetti con minori. La Comunità in particolare ha creato iniziative legate al mondo dell’educazione e all’ambito sanitario, costruendo luoghi di formazione, scuole dell’infanzia e doposcuola ma anche centri medici. Inoltre si occupa della tutela delle persone più vulnerabili, come le donne con progetti di microcredito. Si sono rivolti a IN.TRA in quanto vorrebbero collaborare per la traduzione in francese, spagnolo e portoghese delle nuove linee guida per la tutela dei minori, testo per loro fondamentale, specialmente per la formazione dei loro collaboratori e collaboratrici.
In seguito, è stata la volta della società cooperativa sociale DiaLogos, con cui IN.TRA ha già collaborato lo scorso anno. DiaLogos è una realtà presente da molti anni sul territorio forlivese e dal 2011 si occupa di erogare servizi socio-sanitari ed educativi con l’obiettivo di favorire l’inclusione e di stimolare i processi di integrazione e coesione sociale di persone provenienti da diversi contesti sociali, geografici, culturali e religiosi. Attraverso attività come la gestione del Centro Servizi per l’Integrazione e l’Inclusione dei Migranti, la società cooperativa fornisce servizi informativi, servizi di mediazione interculturale, servizi di assistenza e accoglienza a persone richiedenti o titolari di protezione internazionale, e svolge anche iniziative di housing sociale e attività rivolte a bambinə e ragazzə, come progetti di sostegno allo studio e laboratori. Come già accennato, DiaLogos è una realtà che ha già collaborato con IN.TRA e per questo presenta allə studentə proposte in linea con quanto già fatto, come l’espansione di glossari dedicati al lessico sanitario, la gestione di memorie di traduzione o la scrittura e traduzione di testi semplificati per lo svolgimento di pratiche burocratiche. Tuttavia la cooperativa è aperta a tutte le idee provenienti dallə ragazzə sulla base dei loro interessi, dopo la virtuosa esperienza dell’anno scorso che ha portato alla creazione di un club del libro rivolto a persone tra i 14 e i 18 anni, ideato e organizzato da un gruppo di studentesse del corso, con l’assistenza delle operatrici di DiaLogos.
Il terzo partner a presentarsi è stata un’inaspettata ma apprezzatissima novità: si tratta onlus Plastic Free, presentata dal direttore generale Lorenzo Zitignani. L’associazione, nata nel 2019, si occupa, tramite 4 progetti principali in 40 Stati, di ripulire l’ambiente dalla plastica che sempre più spesso invade le zone naturali, sensibilizzando nel frattempo le comunità attraverso iniziative nelle scuole, ma anche in aziende e istituzioni. Inoltre, non meno rilevante è il loro progetto per la salvaguardia delle tartarughe, animali la cui sopravvivenza è messa a rischio proprio dalla plastica. L’associazione, apolitica e apartitica, collabora attivamente con il Parlamento italiano ed europeo, oltre a essere diventata osservatore ufficiale dell’ONU. Questa espansione a livello internazionale è stata molto rapida e perciò l’associazione si è rivolta a IN.TRA per collaborare su un progetto di traduzione del loro sito e dei documenti ufficiali. Essendo in costante crescita, le loro esigenze potrebbero cambiare in itinere, prevedendo anche nuove attività per gli studenti e le studentesse.
Anche il quarto partner a presentarsi si occupa di salvaguardia e tutela ambientale attraverso attività di sensibilizzazione: è l’associazione Ma Petite Planète che dal 2019 crea sfide e giochi per incoraggiare le persone a agire concretamente per proteggere il nostro pianeta. L’associazione propone, anche tramite un’app, sfide quotidiane che puntano a condividere contenuti per ridurre la nostra impronta di emissioni e lo spreco di risorse, soprattutto l’acqua, invitando scuole, aziende e istituzioni a partecipare. Ma Petite Planète si rivolge a una platea internazionale e già dallo scorso anno collabora con IN.TRA proprio per i servizi di localizzazione delle sfide in programma, ma avrebbe anche necessità di includere tra le attività la ricerca di risorse in italiano sulla crisi climatica e la tutela ambientale. Questo permette alle persone interessate di partecipare e imparare di più sul contesto in cui si trovano, invece di leggere sempre solo statistiche internazionali che possono sembrare lontane dalla vita quotidiana.
La speaker successiva è stata Giulia Tarducci, che ha parlato allə ragazzə di Cittadinanza Onlus, che opera in Kenya, Etiopia e India, sostenendo progetti di cooperazione in ambito socio- sanitario con l’obiettivo di migliorare l’accesso a cure di qualità. L’associazione collabora con le organizzazioni locali, contribuendo per esempio alla formazione dei colleghi e delle colleghe in loco da parte di esperti ed esperte dall’Italia su varie materie, come la psichiatria, la neuropsichiatria infantile, la psicoterapia e la psicologia dello sviluppo. Nei Paesi in cui è attiva, ha inoltre creato centri per bambini e bambine con disabilità e ambulatori di salute mentale, conducendo una lotta contro l’abilismo e le discriminazioni. In Kenya si occupa anche di un programma nutrizionale per cui la collaborazione di IN.TRA diventa molto utile: una degli incarichi proposti per il primo semestre è infatti la revisione di un documento, scritto in inglese, di sistemazione del programma nutrizionale svolto in Kenya. Altri documenti per cui Cittadinanza Onlus avrebbe bisogno di servizi di editing nei prossimi mesi sarebbero legati alla ricerca sulla disabilità condotta in Kenya, ma anche sull’attaccamento madre-bambino e sul rapporto tra suicidi e violenza di genere in Etiopia, anche se ovviamente nuove necessità potrebbero emergere dalle opportunità che si presenteranno all’associazione.
Di tutt’altro argomento si occupa il sesto community partner per quest’anno, ossia il progetto Radici Cosmiche. Quest’ultimo, presentato da Leonardo De Deo e curato da lui in collaborazione con Bartolo Giuseppe Dimattia, si occupa di divulgazione scientifica inclusiva dedicata a persone con disabilità. Il progetto, svolto in collaborazione con il Collegio Superiore dell’Università di Bologna e l’associazione Volhand-Gruppo Volontari Handicap, parte dal porsi domande fondamentali per tutti gli esseri umani e si concentra su temi che uniscono astronomia ed ecosostenibilità, mettendo in connessione la scienza con l’esperienza quotidiana, anche tramite progetti come un orto sperimentale o laboratori artistici per la rielaborazione di temi scientifici. In particolare, i servizi di IN.TRA sarebbero necessari per la traduzione del libro illustrato Cronache dal Cosmo: Terre in Vista!, che racconta un viaggio di formazione attraverso l’universo ed è destinato a un target di ragazzə tra i 9 e i 13 anni, scritto da De Deo e Dimattia, dottorandi di astrofisica e scienze agrarie rispettivamente.
Infine l’ultimo community partner presentato è JL Project, che ha creato e da anni cura un database sui respingimenti illegali nel Mediterraneo centrale. Lo scopo di questa associazione è quella di raccogliere testimonianze e dati da utilizzare come prove per dimostrare il coinvolgimento delle istituzioni italiane ed europee in queste attività e fornire assistenza legale a persone migranti vittime di gravi violazioni dei diritti umani. JL Project propone agli studenti e alle studentesse di occuparsi della traduzione dall’italiano all’inglese dei dossier relativi ai casi di respingimento che hanno già gestito. Avendo questi documenti disponibili nella lingua franca della comunità internazionale, potranno essere utilizzati dalle principali istituzioni, corti di giustizia e organizzazioni di assistenza legale in Europa e nel mondo.
Ora gli studenti e le studentesse hanno un quadro completo delle attività e possono riflettere e decidere quelle a cui vorrebbero prendere parte.