L’unità UNIFI di LUMEN si è riunita il 14 aprile per discutere ricerca, diritti, pratiche locali e approcci ecologici nella regolamentazione dei semi nei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
Pubblicato il 20 aprile 2025 | Report
Il 14 aprile 2025, presso l’aula D4 2.41 del Campus di Scienze Sociali dell’Università di Firenze, si è tenuto un nuovo incontro del progetto LUMEN, nell’ambito delle attività di mutual learning. La tavola rotonda, intitolata “The Rules of the Seeds in Africa”, ha riunito i membri dell’unità fiorentina per discutere i recenti sviluppi della ricerca e avviare la pianificazione delle prossime tappe, tra cui la conferenza finale del progetto, prevista a Bologna per il 10 e 11 ottobre 2025.
Veronica Federico ha introdotto l’organizzazione dell’evento conclusivo, illustrando le linee tematiche e i relatori in fase di contatto, con l'obiettivo di valorizzare gli esiti della ricerca collettiva e aprire un confronto multidisciplinare.
La discussione si è poi concentrata sull'avanzamento dei singoli filoni di ricerca. Alessandro Francescangeli ha presentato un’analisi comparata della legislazione sui semi in chiave comparata negli stati dell'Africa Sub-Sahariana, sollecitando in avvio una riflessione ulteriore sui legami tra l’approccio ecosistemico e la tutela dei diritti dei piccoli agricoltori ed evidenziando poi come, nella ricerca, abbia ritenuto necessario partire dall’analisi del contesto dato dal diritto internazionale e dai trattati internazionali e continentali. Si è quindi soffermanto sull’analisi dei diversi trattati in materia, per poi compiere un’analisi delle singole legislazioni nei diversi stati. Per il prosieguo della ricerca suggerisce alcuni casi di studio specifici, relativi ad alcuni paesi, data la peculiarità della legislazione o della letteratura in materia (ad esempio nel contesto agro-ecologico). Per quanto riguarda la model-law, ha posto la questione del rispetto (o meno) dei trattati internazionali.
Riccardo Arietti ha avviato una riflessione sul diritto consuetudinario “non colonizzato” in tema di semi, ponendo al centro la conoscenza locale e le forme di regolazione comunitaria. Il suo contributo ha sollevato un’interessante discussione sull’importanza di fonti giuridiche “anomale” (avulse dalla logica positivista occidentale) e sull'inclusione dei prodotti locali nella riflessione normativa, come sottolineato da Veronica Federico e Maria Stella Rognoni.
Rachele Cecchi ha illustrato il caso del Rooibos sudafricano, evidenziando come sia sorta una rilevante conflittualità (anche giurisprudenziale) tra comunità locali e multinazionali sulla coltivazione e l’utilizzo di tale pianta, con riferimento alle pratiche di coltivazione e all’appropriazione da parte di terzi del know-how tradizionale. Ha inoltre illustrato le possibili problematiche dell’approccio bio-culturale (seguito nelle cause) e del suo rapporto con l’approccio ecosistemico, aprendo poi una breve discussione sulla possibilità di ampliare l'approfondimento a ulteriori specie vegetali, ponendo attenzione alle procedure a alle dinamiche decisionali concrete (“chi ha il potere di fare cosa”), come sottolineato da Silvia Sassi.
Mariachiara Boldrini ha offerto un’approfondita rassegna della filosofia ambientale africana, esplorando il il significato della natura in Africa, il posizionamento dell’etica ambientale africana nel dibattito su antropocentrismo e deep ecology, le origini dell’etica ambientale africana e i suoi teorici contemporanei, il tema della giustizia intergenerazionale e della trasmissione alle generazioni future nell’etica ambientale africana, le evoluzioni della stessa e, infine, le interrelazioni con il tema dei semi, esponendo anche la letteratura sul tema e gli approdi raggiunti.
Infine, Alessandro Latterini ha presentato la metodologia seguita e i primi risultati preliminari di un’analisi quantitativa, basata sui dati di Afrobarometer e condotta con Anna Pettini, riguardante la percezione del cambiamento climatico tra i cittadini del Ghana.
La riunione si è chiusa con un aggiornamento sul progetto di pubblicazione collettiva, rimandando a un prossimo confronto l’elaborazione condivisa dei materiali raccolti.
Il prossimo incontro si svolgerà in data 8 maggio 2025.