LA STORIA

La salute mentale come bene comune… perché ci vuole una città

Il benessere di ciascuno di noi è tale in relazione con il contesto in cui viviamo, con le persone con cui condividiamo attività, progetti ed esperienze che si esprimono nei luoghi di vita: ecco perché, per fare salute mentale, ci vuole una città.

Marchio ...Ci Vuole una Città

Il contesto

La Commissione Europea ha indicato la necessità di un approccio globale alla salute mentale.

Durante il periodo pandemico si è registrato un aumento di tutti gli indici di disagio mentale con conseguenze che ancora sono attive in particolari gruppi sociali come i giovani e gli adolescenti e non ancora completamente comprese.

Per affrontarle, ci vogliono studio, ricerca per risposte multidisciplinari.

Nello stesso periodo i servizi di salute mentale sono stati sottoposti ad una sorta di “stress test” che sta portando ad una profonda riflessione sulle pratiche attuali anche attraverso il confronto con altre esperienze regionali, nazionali ed internazionali.

Servizi più efficaci, di prossimità, in grado di interagire con le persone e le comunità mettendo a disposizione competenze cliniche aggiornate e favorendo partecipazione e protagonismo degli utenti e dei famigliari degli stessi servizi sono l'obiettivo di un nuovo "disegno trasformativo". 

La pandemia ha suggerito l'importanza della dimensione locale per una reale efficacia degli interventi. Questo significa lavorare nei luoghi di vita, di studio e lavoro, fra servizi e comunità e, dove è possibile, fare sintesi delle risorse effettivamente disponibili in un territorio.

Su queste basi, a marzo 2022 Azienda USL di Bologna, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, Comune e Città Metropolitana di Bologna avviano “La salute mentale come bene comune…Perché ci vuole una città”, un processo partecipativo, con l’obiettivo di configurare un Recovery College di Bologna.

Una strada innovativa per la salute del singolo e della comunità, fondata sulla valorizzazione delle opportunità sociali, culturali, relazionali, associative e sanitarie, in sinergia con il lavoro dei servizi sociali territoriali.

“Perché ci vuole una città”  è un’opportunità aperta a tutti coloro che intendono mettersi in un gioco in una prospettiva di cambiamento: utenti dei servizi, operatori, cittadini ma anche organizzazioni e servizi stessi.

Un modo concreto per rinnovare i servizi della Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna, a fronte dei sempre nuovi bisogni espressi dagli utenti e delle risorse offerte dai contesti locali e distrettuali, attraverso la collaborazione con tutta la rete territoriale in un’ottica di integrazione socio-sanitaria e valorizzazione delle risorse della comunità, garantendo così una migliore efficacia in virtù del sostegno di una comunità aperta e solidale.

LE TAPPE

Ottobre 2024: Recovery talks, percorsi di co-progettazione del benessere in città

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Ottobre 2023: la salute mentale è un diritto universale

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Maggio 2023: la città come sistema di opportunità

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Febbraio 2023: Perchè ci vuole una città: esperienze ed idee per un progetto futuro

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Ottobre 2022: un processo partecipativo verso la recovery

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2022: nasce una rete di alleanze

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