Il progetto DiverSIta ha l'obiettivo di sviluppare una risorsa digitale per documentare la natura cangiante del patrimonio orale italiano, con un focus sui contesti urbani di Bologna e Torino. Questo nella convinzione che una rappresentazione fedele della diversità dell'italiano parlato sia un passo cruciale verso una società più inclusiva, che possa ritrarre la diversità dei suoi individui (vedi Presupposti teorici).
Questo obiettivo verrà raggiunto tramite l'espansione di un corpus di italiano parlato già esistente (KIParla), tramite nuovi moduli che lo renderanno rappresentativo 1) delle diverse costellazioni di italofoni, senza distinzioni di retroterra linguistico e sociale, 2) delle varietà di italiano meno rappresentate, come ad esempio socioletti di gruppi con basso livello di istruzione, varietà di apprendimento e etnoletti parlati in comunità con esperienza di migrazione internazionale.
Il progetto intende costruire una risorsa ad accesso libero, modulare, incrementale e replicabile, che includerò sei moduli (KIP, ParlaTO, ParlaBO, KIPasti, Stra-ParlaTO and Stra-ParlaTO), per un totale di 310 h di registrazioni, trascritte ed allineate con l'audio, consultabili con ricerche ad hoc grazie a filtri basati sui metadati. Tutto il processo metodologico verrà documentato perché sia accessibile e replicabile in progetti europei ed extra-europei che lavorino con lingue diverse dall'italiano, secondo i principi FAIR. Clicca qui per maggiori dettagli sulla raccolta dati.
Strettamente legato al primo è il secondo obiettivo del progetto DiverSIta. Grazie all'analisi di dati orali, si procederà alla progettazione di una Bussola dell'Oralità, vale a dire uno strumento che possa servire a interlocutori extra accademici (enti cittadini, uffici preposti alla gestione dell'immigrazione, scuole, e così via) per imparare a orientarsi fra gli sfaccettati processi tipici dell'oralità, in particolare le pratiche che portano alla co-costruzione ed espressione di categorie sociali all'interno e tramite la lingua. La Bussola dell'Oralità fornirà linee guida e strumenti visivi rivolti al personale impegnato in ambiti interculturali, che potrà servirsene per interpretare con maggiore consapevolezza il processo con cui gli attori sociali costruiscono e trasmettono specifiche categorie sociali (ad esempio "stranieri", vs "migranti", vs, "neo arrivati", e così via). La Bussola dell'Oralità avrà un impatto significativo sulle dinamiche di inclusione sociale, grazie al coinvolgimento attivo degli enti locali, che parteciperanno alla progettazione della risorsa e saranno guidati in un percorso di messa in pratica dei risultati e delle raccomandazioni nate dalla ricerca.
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