Obiettivi

Il progetto DiverSITa intende costruire un risorsa digitale che documenti la natura multiforme del patrimonio orale italiano, perché varietà sottorappresentate, come ad esempio l'italiano parlato da chi ha un trascorso di migrazione internazionale, venga rappresentato al meglio, al fine di analizzare e comprendere in maniera approfondita che ruolo hanno le pratiche linguistiche delle contemporanee società urbane multiculturali. Il progetto, infatti, si pone l'obiettivo di migliorare il benessere di chi vive in contesto urbano come indicato dal Subcluster 4, dedicato allo sviluppo di ricerche innovative sul patrimonio culturale europeo.

Questo obiettivo sarà ottenuto tramite l'espansione di un corpus già esistente (KIParla) in una direzione radicalmente innovativa, con l'aggiunta di nuovi moduli che renderanno il corpus rappresentativo, da una parte, delle diverse costellazioni di italofoni, senza distinzioni di retroterra linguistico e sociale, e, dall'altra, delle varietà parlate da questi individui. Verranno dunque prese in considerazione varietà che sono generalmente sottorappresentate, come ad esempio socioletti di gruppi con basso livello di istruzione, varietà d'apprendimento e etnoletti di parlanti con trascorsi di migrazione internazionale (vedi Presupposti teorici per maggiori dettagli). Crediamo, infatti, che quest'insieme complesso e dinamico di risorse linguistiche e pratiche sociali sia una parte fondamentale del patrimonio orale italiano e che sia necessario documentarlo.

Per rendere il corpus KIParla la prima risorsa largamente rappresentativa della variazione interna all'italiano parlato, in primo luogo si completeranno e pubblicheranno due nuovi moduli che sono al momento in costruzione (KIPasti e ParlaBO), per i quali la raccolta dati è completa ma il lavoro di trascrizione e pseudonimizzazione è ancora in corso. L'aggiunta di questi due moduli sarò cruciale per la rappresentatività del corpus KIParla, che in questo modo includerà una maggiore varietà di registri e contesti comunicativi (varietà diafasiche) e di parlanti, in termini di caratteristiche sociodemografiche (varietà diastratiche) e di provenienza geografica (varietà diatoniche).

Il cuore del potenziale innovativo del progetto risiede, però, nello sviluppo di due moduli completamente nuovi, che riguardano le varietà parlate da persone con trascorsi di migrazione internazionale nelle aree di Bologna e Torino (vedi Metodologia per maggiori dettagli sulla raccolta dati). Questi due moduli puntano a rappresentare le varietà di italiano parlate all'interno di comunità con origini straniere e complessi repertori plurilingui.

Da una prospettiva sociolinguistica, si potrà in questo modo descrivere le varietà di parlanti con trascorsi di migrazione internazionale all'interno del quadro sociolinguistico del sistema dell'italiano. Da una prospettiva acquisizionale, inoltre, raccogliere dati di parlato non supervisionato è di enorme importanza, in quanto fa sì che le caratteristiche di queste varietà emergano integralmente.

Strettamente legato al primo è il secondo obiettivo del progetto DiverSIta. Grazie all'analisi di dati orali, si procederà alla progettazione di una Bussola dell'Oralità, vale a dire uno strumento rivolto a  interlocutori extra accademici, come enti cittadini, uffici preposti alla gestione dell'immigrazione, scuole, e così via (vedi la pagina dedicata per maggiori informazioni).