Obiettivi del Progetto e Contesto di riferimento
Il presente Progetto, nell’ambito delle attività di terza missione dell’Università di Bologna, intende far dialogare e agire sinergicamente la struttura proponente e aggregata dell’Università di Bologna (Dipartimenti SDE e DSG), da un lato, e il mondo delle imprese cooperative, dall’altro (con particolare riferimento a Legacoop Romagna, associazione di rappresentanza delle imprese coopeative, Federcoop Romagna, struttura tecnica a servizio del movimento cooperativo locale e nazionale), nonché altri soggetti che hanno un ruolo strategico nella riuscita del progetto (Fondazione PICO, attiva nei processi di innovazione e digitalizzazione delle società cooperative e Alma Vicoo Centro Universitario per la formazione e la promozione dell'impresa cooperativa)
Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:
(i) porre le basi per la realizzazione di un modello fattibile, sostenibile ed efficiente di «cooperativa di dati», da collocare entro i principi e la cornice teorica del neomutualismo digitale (VENTURI-ZANDONAI, Neomutualismo. Ridisegnare dal basso competitività e welfare, Milano, EGEA, 2022);
(ii) generare una visione integrata tra didattica, ricerca e responsabilità sociale di impresa tramite il modello della cooperativa dei dati;
(iii) generare un impatto sociale, culturale ed economico nel settore imprenditoriale e nel contesto sociale, attraverso azioni efficaci e durature incentrare sul modello dell’impresa cooperativa.
Il Progetto, in particolare, mira a realizzare azioni sinergiche tra mondo accademico e quello imprenditoriale delle società cooperative, indirizzate a rafforzare e affermare il mutualismo, nella sua moderna declinazione di neomutualismo digitale, come modello di crescita dell’economia, delle imprese, delle persone e della comunità, nel quadro di obiettivi e strumenti che l’UE ha recentemente affermato con il Reg. UE 868/2022, Data Governance Act (DGA).
Attraverso tale Regolamento l’UE intende perseguire l’obiettivo di incentivare la creazione di un mercato digitale unico europeo basato sull’uso e riuso di dati, rafforzando il ruolo delle imprese europee.
Il modello di gestione europeo dei dati, voluto dal legislatore europeo, prende le distanza dal modello di business perseguito dalle c.d. Big Tech extra UE, caratterizzato dal capitalismo della sorveglianza, ed è orientato sia ad affermare una visione antropocentrica, che porta sia ad assicurare la tutela della persona e la solidarietà sociale, sia a ristabilire un regime concorrenziale tra le imprese, contrastando il sostanziale oligopolio delle multinazionali americane nel mercato digitale e favorendo l’emersione di imprese europee di ben più piccole dimensioni (v. Comunicazione della Commissione Europea del 2020, A European Strategy for Data, COM2020(66)).
Al tal riguardo il legislatore europeo ha contemplato espressamente anche le «cooperative dei dati», improntate ad un modello economico rispondente a principi di solidarietà sociale, mutualità e di democraticità interna, volto a realizzare le predette esigenze.
In particolare, l’art. 2.1, n. 15, del DGA prevede che i servizi di intermediazione dei dati (F. BRAVO, Intermediazione di dati personal e servizi di data sharing dal GDPR al Data Governance Act, in Contratto e impresa Europa, 2021, 1, pp. 199-256) possano essere svolti anche da una «cooperativa di dati», intesa come «una struttura organizzativa costituita da interessati, imprese individuali o da PMI, che sono membri di tale struttura, avente come obiettivi principali quelli di aiutare i propri membri nell'esercizio dei loro diritti in relazione a determinati dati, anche per quanto riguarda il compiere scelte informate prima di acconsentire al trattamento dei dati, di procedere a uno scambio di opinioni sulle finalità e sulle condizioni del trattamento dei dati che rappresenterebbero al meglio gli interessi dei propri membri in relazione ai loro dati, o di negoziare i termini e le condizioni per il trattamento dei dati per conto dei membri prima di concedere l'autorizzazione al trattamento dei dati non personali o prima che essi diano il loro consenso al trattamento dei dati personali» (art. 2.1, n. 15, DGA).
L’art. 10 del DGA prevede espressamente che la disciplina in tema di intermediazione dei dati si applichi anche al caso di fornitura di servizi di cooperative di dati, senza tuttavia specificare le modalità con cui queste ultime possano operare nel mercato digitale, in conformità alla disciplina in materia di protezione dei dati personali, a quella sulla Data Governance e a quella specifica di settore delle imprese cooperative.
Il DGA apre scenari fortemente innovativi, basati sul modello mutualistico applicato alla valorizzazione dei dati nel mercato digitale, di grande interesse sia sotto il profilo scientifico, sia sotto il profilo imprenditoriale, che conducono a nuovi modi di fare impresa nel mercato digitale. Va tenuto presente che la trasformazione digitale nella cooperazione porta ad affermare il mutualismo come modello per la crescita non solo dell'economia, ma anche della società e delle persone. Per le imprese cooperative la trasformazione digitale non è solamente un processo di modernizzazione implicante il mero superamento di processi e strumenti di tipo analogico, ma è parte integrante fondamentale della strategia per lo sviluppo dell'economia sociale e solidale. Infatti le imprese cooperative, con la trasformazione digitale, mirano a migliorare il benessere, la qualità della vita e del lavoro delle persone coinvolte nel patto mutualistico, accrescere le forme di partecipazione e sviluppare le comunità in cui operano.
Per cogliere tali opportunità occorre che la ricerca in ambito accademico si muova in sinergia con l’operatività del mondo imprenditoriale, nel solco del neomutualismo digitale (VENTURI-ZANDONAI, op. cit.). Nel settore imprenditoriale, però, non risultano ancora delineate le modalità con cui possa essere costituito e realizzato tale modello innovativo di impresa. Pertanto è di profondo interesse e di grande impatto, per le imprese, avviare una serie di iniziative in dialogo con l’Università in tale direzione.